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29. L'importanza del linguaggio usato

Domenica 17 Luglio 2011 16:35 Rosario Castello
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Quando si parla delle cose dello Spirito in senso religioso, in senso filosofico, in senso esoterico assume fondamentale importanza il linguaggio utilizzato ai fini di una corretta comprensione di quanto trattato e per evitare di incorrere in fraintendimenti se non in possibili confusioni.
Questo vale sia trattandosi di costruzioni ipotetiche sia trattandosi di elementi informativi provenienti da fonti tradizionali non perfettamente conosciute.
Qui si intende sia per i “termini” utilizzati sia per i “concetti” espressi.
Il problema esiste sovente perché gli interlocutori non pervengono a un accordo di linguaggio comune, trattandosi non di un incontro dilettevole da circolo sportivo ma di ben altro, senza nulla togliere ad altri ambiti.
Le parole più ricorrenti per esprimere visioni, conoscenze, concetti, comparazioni, analogie: Anima, Spirito, , Sé Superiore, Essere, Io, Ego, io, personalità, personaggio, Coscienza, Supercoscienza, Mente, Mente Superiore, Subcoscienza, Tradizione, Iniziazione, Iniziato, Neofita, Adepto, esoterico, probando, Gnosi, Misteri, contro-iniziazione, anti-tradizione, sovvertimento mondiale, Philosophia Perennis, Arconti, gerarchia, Maestri del Mondo, Esseri-Energie, Advaita, Jiva, Atma, Brahman, Karman, Avatara, Hiranyagarbha, Lingam, LingaSarira, indriya, Darshana, Sadhana, Chakras, Yoga, ‘alam ash-shahada, al-‘ama, al-‘ayn al-wahida, al-Dhat, ghayb, kalam ilahi, tanzih, zulma, al-haqiqa, basira, kashf, wujud, Kabbalah, Sephiroth, Metatron, Schaddai, En Soph, Shekinah, Adam Kadmon, Dio-Padre, Figli di Dio, Tao, eccetera, eccetera.
Gli interlocutori di una dissertazione (verbale, epistolare, telematica) possono essere due o più di due (un gruppo di studio).
Ogni individuo ha la propria formazione, la propria provenienza, le proprie aspettative, le proprie motivazioni, il proprio bagaglio esperienziale unico. Interloquire è incontrarsi, comunicare, dialogare, è scambiare idee e pensieri, è avvicinarsi insieme ad un tema comune per comprendere, per apprendere, per offrire, per migliorarsi, per elevarsi, aprirsi ad un livello altro da prima. Questo dovrebbe essere. Non sempre riesce ad esserlo.
I migliori presupposti possono crearsi con degli incontri preliminari, prima di affrontare un dialogo impegnativo, per familiarizzare gli uni e gli altri con i familiari linguaggi di ognuno.
I meccanismi della “Radianza” (delle Aure) faciliteranno l’impresa se gli animi di ognuno saranno votati ad un atteggiamento di apertura nei confronti di tutti e del tema centrale.
Negli incontri preliminari si possono chiarire le proprie posizioni rispetto ai termini che si intenderanno usare. Trovare un accordo di linguaggio non può che facilitare le rispettive comprensioni.
In una cerchia esoterico-iniziatica il problema non sussiste perché i suoi membri seguono passi procedurali in cui il linguaggio è ben codificato.

Di seguito alcuni semplici esempi di ciò che si intende su quanto detto:

“Ogni essere umano riceve un livello di Verità
saggiamente calibrato
in rapporto alle capacità e alla maturità spirituale raggiunta”