Quando può dirsi che un “risveglio” ha inizio?
Certamente è difficile individuare il momento esatto in cui avviene il movimento che precede il “risveglio” nella “realtà degli effetti”, cioè nel mondo del divenire. Ciò che indica, nel manifesto, un elemento di “risveglio” non ha importanza perché si tratta solo di un visibile effetto ma la causa scatenante è avvenuta nel silenzioso invisibile.
La realtà, vissuta dai corpi-personaggi, è molto complessa perché sembra intessuta sia da fili della realtà vera sia da fili della realtà illusoria (inaffidabile perché soggetta agli inganni della mente). Eppure se non il “momento” è la condizione in cui il risveglio avviene che si può individuare.
I corpi-personaggi interagiscono con quanto accade attorno a loro ma è anche vero che ognuno attrae-crea le condizioni in cui le cose, le persone e gli eventi gli sfilano innanzi. Una energia dentro-fuori si dinamizza coinvolgendo la percezione dei sensi grossolani e sottili: ecco, il corpo-personaggio si accorge di un tipo di realtà mai sospettata prima che non sa spiegarsi e non sa spiegare bene agli altri. Entrare con questa realtà sottile energetica implica un “risveglio”, una trasformazione graduale della coscienza. Tutto si ribalta nella vita del corpo personaggio sotto l’impatto del “risveglio”: un vero travaglio lo disorienta facendo ripensare il significato dell’intera esistenza. Modifiche sostanziali della vita sociale di tutti i giorni lo toccano profondamente. Egli è graziato dalla possibilità potenziale in germe ma non lo sa ancora. Potrebbero trascorrere molti anni ancora o molte vite prima di divenirne consapevole.
I profondi mutamenti interiori, le sofferenze, le crisi diventeranno compagni di viaggio insieme a meravigliosi momenti di ineffabile gioia, del “sentire”, anche se per poco una incredibile leggerezza dell’essere reale. Pochissimi procedono senza arresti improvvisi. La maggior parte di questi graziati, facendo prevalere gli inganni della mente scatenano i feroci animali del subconscio che lo cristallizzano in uno stato di perenne resistenza illogica. Pochissimi, quindi, osano attraversare i fuochi fatui dell’ignoranza senza restarne intrappolati e avventurandosi definitivamente verso la direzione del risveglio completo della coscienza: una o mille vite la scelta è fatta sotto la luce di una determinata visione della realtà da rettificare ad ogni successivo grado di “risveglio” effettivo.
Chi è caduto nella trappola della resistenza ordita dalla subcoscienza e sostenuta dalle energie della contro-iniziazione patirà un’ulteriore oscuramento intellettuale e spirituale. Lo attenderà, nel futuro, un’ulteriore prova tra il fuoco delle esperienze perseguitate.
La dimensione energetica offre la possibilità di una “percezione” in grado di far superare il mondo grossolano delle forme aprendosi un varco nei livelli immateriali dell’esistenza rivelando possibilità di sintesi cognitiva, apertura alla Luce che “trasmette” coscienza-conoscenza.
Lungo il cammino di una catena di sforzi armonizzanti si potrà varcare la soglia dei “centri” predisposti dalle Strade Alte dove, oltre quelle mura (spirituali), è certo il raggiungimento finale.