Noi diciamo che la Verità è Una.
Gli enti planetari la chiamano con molti nomi.
La Verità può essere cercata ovunque, perché Essa è ovunque.
La Verità dimora sempre all’interno di ogni ente planetario incarnato. Colui che realizza questa Verità diviene “completo”, “realizzato”, “illuminato”, “liberato”.
La Verità è il Sommo Bene. All’infuori della Verità non vi è Saggezza, esiste il non Bene. La Verità è la “Forza di Tutte le Forze”, l’Energia Onnicreativa.
Cosa unisce coloro che hanno realizzato una “parte” o “tutto” della Verità? L’Amore che è Forza unitiva e fa sentire l’appartenenza alla “Sfera dell’Alto”, un vincolo delle Anime perché riconoscono la Sapienza contenuta nei testi di tutte le Rivelazioni e in tutti i Riti pervenuti dall’antichità.
Coloro che sono sulla Via perché l’hanno riconosciuta, in una forma o nell’altra, si chiamano Fratelli, sentono il legame con l’Alto, sanno ascoltare nel Silenzio la Sapienza e la Voce del Maestro.
L’esperienza di ciascuno, però, è unica: ciascuno è giunto sulla Via, nel Sentiero Iniziatico, attraverso una singolare scelta. Tutti hanno conosciuto la sofferenza della ricerca ma ciascuno, nella risposta data, ha maturato propri requisiti che lo hanno condotto sulla soglia del Tempio (la Fratellanza) provando contemporaneamente sia il sentimento di gioia, della straordinarietà dell’evento, sia il sentimento improvviso di non esserne degno. Così si bruciano i passi che non fanno storia ma coscienze.
Da semplice ricercatore a Neofita fino al momento di Neo Iniziato i piccoli problemi non possono, e non devono, arrestare o frenare il passo deciso dell’Anima; i veicoli sono soggetti a piccoli incidenti ma la mente concentrata sugli studi superiori fornisce tutta la forza necessaria. La distinzione del falso dal vero è già stata conquistata dal risveglio della buddhi che come un faro illumina e rivela l’illusione dalla Realtà dello Spirito.
La Fratellanza abbraccia anche i Fratelli intrappolati negli ostacoli che arrestano il loro serio sviluppo. Sarebbe più facile che tutti facessero lo sforzo sin dai primi passi del sentiero spirituale di saper riconoscere il fatto che il difetto sta in loro, e così gli ostacoli verrebbero facilmente superati.
Lungo il sentiero spirituale, agli inizi, tutti si smarriscono, cadono e si rialzano, alcuni vanno più lontano di altri. Ma coloro che stanno sul sentiero spirituale sono tutti Fratelli che vanno verso la Luce e la invocano.
Quando la consapevolezza è matura i Fratelli si incontrano regolarmente, pochi o tanti, e vivono la presenza della loro vera natura Divina.
Prima di essere degni di cose più alte molte sono le prove da superare ed in queste ciascuno è unico nel farlo. Il coraggio della verità è in grado di far superare ogni difficoltà, senza ingigantire le preoccupazioni, piccoli sforzi, altruismo e buon senso e si vince. Con la Conoscenza giunge la Forza e ad essa segue l’esperienza necessaria perché ciascuno comprenda la propria funzione e la propria missione.
La scelta di un sentiero spirituale che conduce nella direzione di un iter iniziatico presuppone un tentativo graduale di accesso al divino. Con tale scelta si entra in una realtà esperienziale irripetibile, non misurabile, ma in cui il contatto col piano divino o si accetta o non si accetta, perché esso coinvolge completamente la struttura fisica e psichica del candidato, comportando anche dei rischi.
La Via della Tradizione Primordiale non si è mai perduta. È come un grande fiume millenario divenuto sotterraneo, ma ancora limpido e incontaminato. Non è nascosta, né soggetta ai sistemi del “Segreto” oscuro, ma raggiungibile da tutti coloro che hanno ricevuto la “chiamata” e riescono a scorgere, in “superficie”, i segni, quelle fresche acque che, se seguite, conducono il cercatore in “profondità”, in cerca del suo fine.
“Ecco! Tu sei divenuto la Luce, tu sei divenuto il Suono, tu sei il tuo Maestro e il tuo Dio. Tu, Tu stesso sei l’oggetto della tua ricerca: la Voce ininterrotta, che risuona attraverso le eternità, immutabile, libera da peccato, i Sette Suoni nell’uno, La Voce del Silenzio”.
tratto da La Voce del Silenzio