Oggi, 17 febbraio 2016, gli uomini del vero libero pensiero commemorano, nel loro cuore, senza riti esteriori, il ricordo del filosofo-iniziato Giordano Bruno (nato a Nola nel 1548): ricorre il 416esimo anniversario della sua morte (arso sul rogo a Campo de’ Fiori il 17 febbraio del 1600).
Giordano Bruno stesso si definì “risvegliatore delle coscienze”, uno che risveglia gli altri dal sonno della coscienza: così, con questo appellativo vogliamo ricordarlo, una Coscienza-Fiamma ancora viva che arde anche in questa notte oscura in cui è caduto il mondo, nei nostri giorni. Agli spiriti liberi, a coloro che nel cuore sono sinceri quando gridano e lottano per la Giustizia, per la Pace, per i Diritti e i Doveri umani, per le Libertà, per i Valori Umani Universali, a tutti costoro è dato ancora vedere la Coscienza-Fiamma di Bruno, ascoltare la sua voce che insegna: non tutti coloro che, pronunciando il suo nome ad ogni necessità, lo hanno tradito, e sono tanti che in suo nome hanno tradito il popolo sovrano.
In questi giorni bui in cui cercano di uccidere gli ultimi diritti e libertà rimaste, giorni in cui tentano di bandire il simbolo vivente della Costituzione italiana del 1948, che se applicata veramente potrebbe guidare e curare ancora il popolo italiano, redimerlo, riformarlo, con il suo bel Paese Italia.
L’illuminata percezione di Giordano Bruno può insegnare, aiutare ancora e far comprendere perché andrebbe bandita la follia quotidiana dei politici, dei governanti di oggi: una politica fatta di uomini mediocri che servono, conservano un “potere nascosto” che inganna soltanto, un potere che divide per proteggere se stesso e asservire i molti, i governati.
Ci auguriamo che possano essere in molti, oggi, a riflettere sull’importanza di smascherare le tante vie dell’inganno e individuare l’unica sincera via della verità che può aiutare l’umanità in questo critico e pericoloso momento mondiale, in cui rischiano tutti i Paesi, compreso l’Italia.
Che da ogni cuore sincero possa sgorgare e diffondersi, in questo momento di grande necessità, un grande Amore:
“L’Amor che move il sole e le stelle”
(dell’amato Dante Alighieri)
“(…) La verità è la cosa più sincera, più divina di tutte; anzi la divinità e la sincerità, bontà e bellezza de le cose è la verità; la quale né per violenza si toglie, né per antiquità si corrompe, né per occultazione si sminuisce, né per comunicazione si disperde: perché senso non la confonde, tempo non l’arruga, luogo non l’asconde, notte non l’interrompe, tenebra non l’avela; anzi, con essere più e più impegnata, più e più risuscita e cresce (…).
Giordano Bruno
da Lo Spaccio de la bestia trionfante
La storia umana è solo una stagione cosmica: perché non fare in modo che l’ente planetario, l’io-corpo-personaggio karmico, non realizzi la grande utopia di una “coscienza dell’unità” diffusa a livello planetario, che preveda il benessere di tutti: un mondo dove le Anime possano esprimersi attraverso io-corpi-personaggi illuminati.
“(…) Quell’idolo d’errori, idol d’inganno, (…)
(…) Ma legge aurea e felice,
Che Natura scolpì,
S’ei piace, ei lice.
Giordano Bruno
(da Età De L’Oro)