“Il popolo gridò di fame.
Molti udirono ma nessuno pianse.
Il popolo cadde nel fango.
Tutti lo seppero ma nessuno pianse.
Il popolo martirizzato
Morì nei campi di concentramento.
Nessuno pianse.
Ma il poeta scrisse allora
il miglior poema di tutti i poemi.
La voce del poema
non era la voce del poeta:
era la voce del popolo,
il grido del popolo,
il pianto del popolo.
I versi del poema
piangevano come il popolo …
E il poeta, scrivendoli,
piangeva anch’egli con loro”.
Aguinaldo Fonseca
Poeta africano del Capo Verde
Il poeta e il popolo
È nella natura dell’Iniziato esprimere naturalmente, per mancanza di contenuti egoici, quelli che i più chiamano “poteri” (“siddhi”). L’ahamkara (l’“ego”), nell’Iniziato, non avendo consistenza, per mancanza di “identificazioni”, non può creare ostacoli all’Anima che, in esso (l’Iniziato), si esprime mediante il corpo sottile (lingasarira): senza l’ostacolo dell’ego l’Anima comunica, liberamente e direttamente, con questo mondo del divenire, tramite, per l’appunto, l’individualità-corpo-personaggio-Iniziato.
Il vero Iniziato, essendo un risvegliato-illuminato-liberato, ha risvegliate delle facoltà, che però cerca di non usare: egli guarda e “vede”, senza voler vedere; egli ascolta e “sente”, senza voler sentire; egli “percepisce” senza voler percepire, ma è costretto a “percepire” per colpa dell’irrequietezza degli ego che vomitano dalle aure (pensieri-forma) i loro segreti, senza sapere che non basta tenere la bocca chiusa, ma che bisognerebbe acquietare la mente per custodire davvero i propri segreti. Le vrtti, le onde agitate prodotte dal desiderio-kama, della mente-manas e di mente-citta svergognano, di fronte al veggente, qualsiasi tipo di ego (ahamkara, il senso dell’ego, l’io-mio).
L’essere umano ordinario, che non è risvegliato spiritualmente, si muove secondo la spinta dei suoi desideri irrefrenabili, è, cioè, un kamacara: non è un essere libero (mukta), ma un condizionato (un legato dal karma), la sua mente (antahkarana) è irrequieta e salta come una scimmia da un ramo-desiderio all’altro. Un risvegliato, o chi si appresta ad esserlo, mette invece un tetto ai desideri. Colui che è vittima dei propri desideri colora la propria personalità di collera, di irascibilità, spesso cade in uno stato concitato di passione. I suoi desideri frustrati lo rendono oscillante tra gli stati che vanno tra il depresso e l’iroso. Un individuo sotto la pressione dei suoi molteplici desideri è soggetto facilmente alla manipolazione, cioè un buon soggetto per la persuasione occulta, perché in lui si viene a creare un rapporto tra il desiderio-kama e la mente-manas (mente empirica) ed in questo rapporto s’insinua l’elemento manipolatorio per eccellenza, che scatena la mente-citta (la subcoscienza), cioè l’elemento magico, l’immagine-desiderio che fa esplodere l’emozione, ed ecco allora che il manipolato viene posseduto dall’istanza acquisitiva.
La manipolazione che viene esercitata sull’uomo-massa, nella società moderna, è quella prevalentemente della magia dell’immagine, associata questa ad un riflesso condizionato insediato nel subconscio con la tecnica mantrica (ritmi, suoni, ecc.) degli spot, dei programmi tv degli opinionisti, serial, film, ecc.: questa è l’era dell’immagine che suscita emozioni a tutti i costi richiamando archetipi personali in ogni subcoscienza (loghi, corpi nudi, bocche, umori visibili, sguardi, accoppiamenti, svestimenti, trasparenze, ecc.). I cervelli sono bombardati da fotogrammi, anche subliminali, di tutti i tipi: il cervello si comporta come un grande occhio, quindi si lascia insidiare facilmente dal potere delle immagini accompagnate dai suoni appropriati (le sirene che catturano la ragione e fanno prevalere la follia di un subconscio senza controllo). Esistono suoni benefici che aprono all’Anima; esistono suoni malefici che solidificano ancora di più la scissura creatasi col regno spirituale (molti dei suoni utilizzati negli spot, nei film, nei vari spettacoli in tv): questi suoni sono quelli che usa il “potere nascosto” per mantenere obliati gli individui, così impossibilitati a risvegliarsi nella coscienza spirituale, tenendoli identificati alle cose materiali e alle sciocchezze psico-emotivazionali.
La manipolazione risulta efficace perché chi conosce bene il “mondo del desiderio” sa che esso è basato su quella sfera dell’esperienza dualistica (conflittuale, fatta di contrapposizione) in cui le forze si comportano secondo la condizione dell’attrazione-repulsione.
Insegnano molto bene le cose del “mondo del desiderio” i politici di oggi, ma senza saperlo, senza rendersene conto: essi “ignorano di ignorare” e si lasciano soffocare dai più pazzi desideri che li costringono ai più vergognosi compromessi. Sono essi la causa degli scandali senza fine nelle istituzioni e della corruzione dilagante. Sono avvelenati dai vapori del potere che ottundono la loro ragione, accendendo soltanto gli interessi di parte, la brama appropriativa che fa crollare ogni valore: uomini che tradiscono se stessi, i propri fratelli, il proprio Paese. Questi politici formano una corte corrotta e ignorante del “potere nascosto”: gli intrighi, gli scandali, i disastri economici del Paese sono l’unica semina che li fa riconoscere e distinguere per quello che sono veramente.
La classe dirigente di un Paese dovrebbe distinguersi per l’eticità, la moralità, la spiritualità, l’amore, la compassione, la simpatia, la neutralità, con le lanterne della Verità, del Bene e del Bello: una vera classe dirigente che si rispetti offre responsabilità senza chiedere nulla in cambio, perché tutto guadagnerà oltre ogni aspettativa grazie all’amore. Ma quella di oggi è una società senza amore.
Ancora scriviamo di tutto ciò perché non tutto è perduto e perché esistono ancora molti semi buoni nel mondo. La Bontà di tutte le cose c’è.
Quindi, anche tu che leggi, se tendi anche solo per un po’ ad essere un utopista è una cosa buona, significa che disdegni le cose effimere, che sei oltre il piano strettamente materiale, che ti apri volentieri all’intuizione, che il tuo cuore si apre facilmente ai sogni quando ti incanti di fronte al Bello, al Buono, al Vero: significa che in te è in atto una forma di risveglio spirituale, il tuo cakra del cuore (anahata) si sta risvegliando e tende a sintonizzarsi con l’era nuova che verrà, con l’indispensabile nuovo piano di coscienza planetario. Il palpito che ti dà il risveglio ti dà anche la possibilità di far passare, tramite il tuo cakra (e di quelli come te), i pensieri-idee che scendono dal piano causale per la collettività, al momento più sensibile.
Tutti quelli come te, in questo momento sul pianeta, producono un tipo di energia (prana-citta) che intesse fili inconsci nella tela del futuro possibile, la tela alimentata da tutti i sogni che vedono un mondo migliore, più giusto, più pacifico, più illuminato, più felice. Ad un certo livello esistenziale, ai confini tra il piano sottile e il piano causale, tutto questo produce, per chi riesce a percepirlo, un suono speciale, particolare. Chi lo percepisce-ascolta comincia inconsciamente a creare le nuove possibilità. Se i tuoi pensieri si imbattono nel regno dell’utopia fai già parte di una comunità non organizzata i cui membri pensano, parlano, si muovono, fanno con l’animo libero, idealista: una comunità che vede soltanto con le possibilità del potenziale spirituale.
Se sei tra questi, alcuni compiti ti aspettano nel futuro: è come se già tu sapessi che l’essere umano vive in un mondo dalle sconfinate dimensioni (la manifestazione universale, la prakrti) ma questi è cosciente, e non completamente, solo di tre dimensioni. L’essere umano, addormentato nella coscienza spirituale, con i suoi sensi non può percepire più dei tre sensi ordinari. Chi non percepisce le altre dimensioni è però osservato dalle dimensioni che ignora: a volte riesce a malapena ad intuirle e spaventarsene.
La Vita opera su infiniti piani dove ogni cosa si comporta come fosse riflessa in uno specchio che a sua volta si riflette in ulteriori dimensioni. Nella grandezza della manifestazione il piccolo io-ego non conta nulla: ecco perché necessita il risveglio, perché con esso il piccolo io-ego scompare e si manifesta il Grande Sé, il Sé Sovrano che gioca con la Vita consapevolmente.
Gli Iniziati seminano tra coloro che sentono fortemente il regno dell’utopia per stimolarli nei loro sogni di cambiamento del mondo, così le forze prodotte dalla purezza dei sogni di elevazione possono penetrare in quegli strati dell’inconscio dove risiedono i simboli negativi del passato: prima di un cambiamento vero occorre la distruzione dell’inaccettabile che indigna e questa distruzione giunge sempre per mano degli ego che non si frenano, in preda alla loro incontrollabile irrequietezza che diventa la follia che usurpa i posti di potere, credendo di sottomettere-guidare-regnare il mondo.
L’essere umano è, nella sua forma-specie, nato da tutti quelli che lo hanno preceduto, se resta piccolo io-ego-personaggio rappresenta tutto il passato negativo (la storia dei conflitti), mentre se si trasforma in Sé può esprimere soltanto il Grande Giocatore nel Continuo-Infinito-Presente.
Gli uomini che si credono potenti non si accorgono che la loro ricchezza li rende nervosi, sempre preoccupati, senza vera gioia. Il già povero non è più preoccupato, si alimenta di sogni e sperimenta la gioia dell’attesa delle cose che possono cambiare. Nella fascia mediana della società c’è chi vive di emulazione; chi vive di preoccupazione; chi vive ogni giorno di naturalezza (pochissimi) e conosce l’equilibrio, l’attrazione per l’armonia, l’uso saggio della commensura.
La maggior parte degli esseri umani, ricchi o poveri, vive con l’affanno che rende condizionati, schiavi. Tutti, utilizzando erroneamente la propria mente, si creano buoni motivi per essere sempre in compagnia di affanni, paure, fobie, ansia, dubbi, depressione …
Pochissimi hanno compreso come l’amore non possa essere assente dentro ogni essere umano. Però è vero che non tutti sanno amare. È vero che ciascun essere umano ama qualcosa o qualcuno. È vero: chi compie il bene lo compie perché ama il bene. È verissimo, è certo: chi compie il male lo compie perché ama il male. L’amore è sempre presente. Immaginate una società basata sull’amore concreto, pensato ed applicato, come sarebbe rivoluzionaria.
Come l’amore in ciascun essere umano, nel suo animo profondo, dimora la verità.
Ci vorrebbero amore e verità applicate in quegli uomini membri dell’èlite che governa segretamente il mondo dietro i governi ufficiali di tutti i Paesi.
Dove sono finiti quei pensieri di qualche tempo fa (intorno al 1850) che rappresentavano un movimento di pensiero che sembrava desiderasse una Europa grande, civile, progredita, dignitosa, molto umana capace di realizzare una realtà politico-economica all’altezza del pensiero dei grandi letterati, grandi filosofi, grandi scienziati, grandi artisti? Forse quel sentimento di grandezza si è fossilizzato come pensiero scritto sulla carta.
Eppure molti esoterici, del passato e del presente, hanno tirato molti fili partendo da Augusta, capoluogo del distretto governativo della Svevia. Le premesse parlavano di grandezza spirituale per il genere umano. Il Lato Oscuro del Potere ha prevalso: la contro-iniziazione ha rovesciato le premesse. Lo spirito europeo che poteva sorgere è stato soffocato.
Quel re chiamato pazzo, ma pazzo non era, cioè Re Ludwig II, un essere sensibile che bisogna ringraziare, nonostante tutto, per aver permesso di conosce in Europa gli antichi misteri della Persia, la conoscenza dei Sufi, l’esistenza dei dervisci. Egli stravedeva, in senso intellettuale e spirituale, per il sufi Jalal ud-Din Rumi. Re Ludwig II fu lanterna per la ricerca di molti “ricercatori della saggezza”, esoterici, alchimisti, filosofi, spiritualisti, scienziati.
Sono ancora vivi i pensieri-forma che anelavano alla giustizia, alla pace, alla libertà: un certo numero di risvegliati al regno dell’utopia possono ad essi connettersi naturalmente e prendere la forza per un nuovo volo dei valori maggiori per la costituzione di una vera civiltà.
L’opera di ognuno può edificare spiritualmente, intellettualmente e infine materialmente quanto la ragione del cuore, con il fuoco divino, può coagulare in Verità, in Bontà, in Bellezza.