Esiste una “Conoscenza senza tempo” anche se chiamata antica Saggezza, che non appartiene a nessuna razza perché è di “origine non-umana”, divina: è quella indicata come Tradizione Primordiale.
Tutte le razze esistenti nella Manifestazione cosmica formano un insieme perché vige un principio che intimamente unisce tutte le cose.
Tutti gli infiniti mondi e gli infiniti esseri vivono un’esperienza cosmica che deve portarli a scoprire, con il massimo risveglio spirituale, la Fonte, il Piano Divino che è meta di tutti.
L’antica Saggezza contiene quanto è in grado di provocare il risveglio spirituale per accedere alla Verità.
Nel Grande Gioco della Manifestazione universale, a volte anche drammatico, tutti hanno la loro parte, ognuno con la propria posizione coscienziale.
Quel tutto può essere molto più vicino di quanto i molti lo pensano: per questo si intraprende una sadhana (una via spirituale).
Finché un’entità non si risveglia all’Anima, riconoscendosi in Essa, ma continua a identificarsi col l’illusorio ego-corpo-personaggio karmico, è costretta a recitare la commedia come tragedia e non come Divina Commedia.
La sadhana risveglia ed espande la coscienza fino all’inconscio collettivo mediante la trasformazione dei contenuti subconsci. Si resta nel dramma senza comprenderne il senso non per colpa del Divino ma per il perdurare dell’ignoranza spirituale (avidya).
Questa è una verità che tutti dovrebbero prendere in considerazione perché può aiutare concretamente ogni individuo a vivere saggiamente e sviluppare sempre di più un vero senso di unione con l’intera Manifestazione, passando per il senso di fratellanza con tutto ciò che vive.
Chi si risveglia e comincia ad espandere la propria coscienza può aiutare, con vera umiltà, gli altri a farlo.
Qual è il fine ultimo di ogni essere?
Quando il risveglio e l’espansione di coscienza non faranno più vedere la differenza fra una vita ed un’altra vita, fra una luce e un’altra luce, fra un potere e un altro potere, fra una mente e un’altra mente, si vedrà che la luce ed il calore del proprio cuore sono gli stessi nel cuore degli altri, si sarà realizzato, a quel punto, la Grande Verità:
“aham brahmasmi”
“Io Sono Brahman”
(una delle “grandi sentenze”
– mahavakya –
tratta dalla Brhadaranyaka Upanisad)
