Nessuno nasce e nessuno muore. Questa è una grande Verità, ma conosciuta da pochissimi: in pochi giungono a tale altezza di consapevolezza-conoscenza spirituale. La maggior parte degli enti planetari “ignora di ignorarla”. Questo tipo di ignoranza metafisica fa soffrire moltissimo nei momenti in cui le persone care passano oltre la soglia della vita terrestre. Per chi resta, e spesso per chi va, è motivo di grande dolore fisico-psichico-spirituale.
Sono pochi coloro che si pongono la questione di trovare la chiave per comprendere ciò che l’Anima è in grado di comunicare al corpo-personaggio del grande mistero della Creazione, della Vita e della Morte, della Realtà dell’infinità, dell’eternità e dell’immortalità.
I più non sanno o non sono sicuri di essere un’Anima.
La base di partenza per conoscere tutte le verità è la consapevolezza della scoperta che tutte le cose hanno il loro lato buono. Non solo questa scoperta è necessaria per la verità ma perché permette facilmente di sfuggire ai tanti inganni del mondo illusorio materiale (legato allo spazio e al tempo).
L’ente planetario deve prendere coscienza della natura reale del suo vivere, riconoscere la propria natura spirituale e farsene sollecitare a dispetto dell’ombra che inganna.
Il mondo fenomenico non è la Realtà: esso si crea e si distrugge-dissolve continuamente, dentro la Ruota del Mondo, e non è questa da chiamare Vita.
L’ente planetario ordinario sa veramente poco di se stesso, di cosa rappresenta in realtà, non sa che il proprio corpo fisico è solo una piccola parte dell’edificio che costituisce la struttura che supporta la propria Anima discesa-incarnata nel mondo illusorio: la propria struttura è fatta di nove piani-livelli inserita in una dimensione di nove piani-livelli della Vita. La maggior parte, e non tutta, riesce a percepire solo i primi tre piani-livelli e in pochissimi davvero tutti i nove piani-livelli.
Pochissimi sanno che il sognare è una attività che è in grado di migliorare il mondo se fatta con cuore sincero e spinta altruistica: è un tessere negli alti piani-livelli dell’esistenza.
Il problema dell’ente planetario ordinario è che spesso si convince che ciò che non riesce a vedere non esista. Anche coloro che potrebbero vedere molto spesso ignorano di poterlo fare. Egli non sa di non essere solo anche quando lo sembra. Sono molti gli “occhi” che osservano la realtà in cui gli individui sono immersi.
Quando qualcuno muore cosa accade? Semplicemente si allontana dal primo piano-livello della dimensione dei nove piani-livelli della realtà. È come se si allontanasse su di una lunghissima strada rettilinea: si fa sempre più piccolo finché da un semplice punto lontanissimo non sarà più visibile. Ma egli c’è, continua ad esistere non visto da coloro che hanno la coscienza sintonizzata al primo piano-livello di una realtà molto più grande. Chi muore non cessa di esistere ma diventa invisibile alla percezione del primo piano-livello della realtà.
Ogni ente planetario, a qualsiasi stato di coscienza appartenga, ha una parte di sé, invisibile ai suoi sensi, che vive nella Realtà Parallela, spirituale, che lega ogni cosa al Tutto, all’Assoluto.
Gli altri piani-livelli possono mettere in contatto con quell’intera realtà in grado di offrire tutte le possibilità. A volte capita a qualcuno, in certi particolari instabili momenti, di svegliarsi a piani-livelli oltre il primo e vedere-percepire Esseri che non fanno parte della quotidianità materiale (primo piano-livello) e in quello stato di confusione emotiva comincia subito a voler definire l’evento con nomi, forme, concetti, opinioni: niente di più errato, bisogna solo vivere l’esperienza, non definirla, non raccontarla a destra e a manca ed essere grati alla Vita di aver aperto una porta delle infinite possibilità della Realtà-Verità. Se dovrà essere sarà.