Terra. Madre colma di acque che zampillano
in fontane d’argento,
fiumi d’azzurro che s’avvolgono intorno al mondo.
Cielo, Padre, Sole, pianeti, stelle,
raggi che fecondano la Madre
sul cui seno camminiamo
e dal cui cuore vengo nutrito.
Lontano dalle desolate distese d’angoscia
ove l’Ombra ha soffocato i richiami
che fanno puri i mondi,
in reami sconosciuti
alle miriadi di miseri schiavi
che vanamente s’affaccendano,
ci sono bandiere che garriscono nelle brezze
e fiotti di luce saettanti dalle trombe
che folgorano l’alba.
Gli Eroi ritornano.
Tra le mani, insieme alle spade implacabili,
custodiscono preziosi semi di rinnovamento
e granelli d’amore.
C’è splendore di neve sui loro elmi
e purezza di silenti sorgive nei loro sguardi.
La bellezza che li avvolge
scava tanto profondamente dentro,
quanto il bulino del gioielliere che incide
il monile d’alabastro per il collo della Dama.
“La Vita continua a donare miracoli
a chi sa vedere”,
questo mi ha sussurrato oggi
l’Angelo Messaggero sui monti.
Il cuore invoca silenzio.
M’avventuro nella valle invasa dal vento
perché voglio confortarmi alla eco lontana
degli zoccoli dei loro cavalli.
Giuseppe Gorlani