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712. Per chi sa e per chi non sa

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L’uomo è immerso nell’Aria che gli permette di vivere. Sono pochissimi coloro che vi riflettono pensando all’infinità del cosmo. L’uomo di oggi è troppo occupato o distratto dal telefonino, dai selfie, dai tablet, dalle App (applicazione software). Eppure quest’Aria in cui è immerso è molto di più di ciò che gli permette di respirare: immense energie eteriche ed astrali vi abitano invisibili ai cinque sensi. In tali energie si conservano infiniti ricordi del passato, ma esse già conoscono il futuro. Pochissimi sono coloro che hanno capito che una tale misteriosa porta si può oltrepassare, osare per conoscere, trovarsi faccia a faccia con la realtà occulta. Osare varcare quella soglia significa venire a conoscenza di un popolo di esseri-energie con cui ci si può relazionare senza esserne dominati, influenzati o posseduti. È questione di sensibilità  e maturità coscienziale: bisogna possedere quello slancio “del poeta” che permette l’apertura ad una visione parallela dell’esistenza, alla Realtà Spirituale.
L’oscurità intellettuale e spirituale in cui è precipitata l’umanità odierna ha come avvolto ogni cosa nelle mefitiche nebbie create dal maligno: così pochi sanno e vedono le energie invisibili. Tutti però vedono bene e subiscono le conseguenze dell’imbarbarimento dei popoli, della delinquenza mondiale, delle violenze, delle aggressioni, delle stragi che si diffondono ovunque, e senza comprenderne il come ed il perché. Anche l’ipocrisia si diffonde ovunque: è una malattia che impedisce all’Anima di manifestarsi.
La maggior parte dell’umanità è ignara di cosa la circonda, del mondo invisibile che gli sta attorno: solo gli esoterici di tutti i tempi vedono, ascoltano, sanno e preparano le strade per coloro che un giorno potranno vedere, ascoltare, sapere.
L’ottundimento non fa prendere coscienza agli individui della drammatica situazione in cui versa il mondo: i più sono ipnotizzati ai soli bisogni materiali e a un consumismo che ubriaca e rende sempre più schiavi. Non si accorgono di quanto il potere imperante sta sottraendo riguardo alle necessità materiali e in fatto di diritti e libertà. Continuano a vedere ciò che si sono abituati a prendere ogni giorno con le mani del consumismo: nefasta abitudine che oggi non fa accorgere di quanto vuoto (penuria) avanza nel sociale.
Chi comanda oggi diffonde terrore offrendo ristrette possibilità di scelta tra un male maggiore ad uno minore: le preoccupazioni e le sofferenze sono assicurate.
Il buon senso oggi è contrastato dall’arroganza e dall’ignoranza dei potenti: si stanno propagando, a seguito della crisi, odio, rancore, corruzione, degradazione, minaccia, ricatto, aggressività, violenza, ecc..
Coloro che vincono i rancori e si ravvedono del male fatto, possono essere aiutati inconsciamente dagli esseri-energie dell’Aria. Chi scopre la spontaneità attrae l’attenzione del mondo invisibile, da quella realtà parallela che osserva ogni cosa.
I massacri di oggi nel mondo seminano tempeste future.
Tutti i potenti (gli uomini dall’aspetto di tacchini) che governano male, cadono prima o poi e vengono sostituiti: chi succede di solito fa cose già fatte, perché la mediocrità dei potenti non conosce la creatività ma solo la stupidità. Gli arroganti che governano non sanno di camminare nella tenebra: vedono solo quanto sono riusciti ad accaparrare, cioè rubare, ai contribuenti, con l’abuso del proprio potere esercitato su quanti soffrono, su quanti vivono grandi difficoltà.
Il potente accecato dalla bramosia del potere non sa di essere “anima immortale” legata all’invisibile realtà divina e di stare violando le sue leggi e che, da un momento all’altro, potrebbe essere chiamato a rendere conto del malfatto.

Eppure nel mondo esistono i poeti, i sognatori, gli utopisti e tutti questi hanno in comune qualcosa (una sensibilità) con gli esoterici, con i veggenti: vedono, percepiscono il confine che separa il visibile dall’invisibile. Loro testimoniano la possibilità di intravedere il sottile confine tra tutti gli individui e l’invisibile. In realtà chi sa stare in ascolto può cogliere continui messaggi che giungono dall’invisibile mondo parallelo, anche sotto forma di simboli che risvegliano l’intuizione. Coloro che stanno vivendo un senso vago e lontano di nostalgia sono pronti a recepire i messaggi dall’invisibile e partecipare a costruire strade nuove contro il potere tiranno che orchestra tragedie continue per l’umanità, un’umanità sempre più priva di amore, di pace e di giustizia.
Ogni momento, qualunque sia la situazione generale, è pieno di opportunità per la coscienza umana.

Il tempo e lo spazio sono illusioni sensoriali, ma non sono molti ad esserne consapevoli. Tra l’essere umano incosciente e l’essere umano cosciente vi è davvero un abisso. Risvegliandosi e sviluppando le capacità spirituali della coscienza si acquisiscono sia il significato sia l’uso vero di ogni gesto umano, di ogni sogno, di ogni desiderio, perché essi si riflettono nel cosmo: il risvegliato diventa un emissario delle Strade Alte.
L’uso cosciente del pensiero (la consapevolezza dell’intenzione), l’imparare a tirare i “fili” (dei fatti del passato, del presente, del futuro), il tracciare degli Yantra, porta la vita del risvegliato su un più ampio e più elevato scenario esistenziale dalle maggiori possibilità. Intervenire con degli Yantra sulle persone, anche su personalità pubbliche (raramente), si attivano dei sincronismi (non si tratta di un’operazione contro la loro libera volontà), si apre un flusso di coincidenze temporali di eventi rispetto a prima, tra i quali la persona interessata potrà trovare, come un lampo intuitivo, la soluzione a quanto lo frenava, ostacolava, insomma ad un problema in cui si era impantanato, una strada o una scelta sbagliata intrapresa.

L’esoterico, il risvegliato conosce le Forze-coscienze dei luoghi, chiamate i Mahasiddha che svolgono strane alchimie per permettere nuove innovazioni al vecchio livello di coscienza umana. L’esoterico sa delle Sette Porte perché si è offerto di essere di aiuto agli altri esseri. Queste Porte non dicono nulla al profano. Sono utili solo all’aspirante attraverso le quali può giungere all’altra riva, quella della coscienza-conoscenza.
Le Sette Porte hanno bisogno delle Chiavi d’oro (le perfezioni da possedere) per aprirsi:

1 Dana, la chiave della carità e dell’amore immortale;
2 Sila, la chiave che equilibra la causa e l’effetto (senza più creare Karma), il comportamento conforme al Dharma, col pensiero, con la parola e con l’azione;
3 Ksanti, la chiave della “quiete cognitiva” che discende dalla realizzazione del Brahman, l’imperturbabilità che non richiede ulteriore conoscenza;
4 Vairagya, la chiave del “distacco”, l’indifferenza verso ogni frutto dell’azione (al piacere, al dolore, alla vittoria, ma attenzione solo alla percezione della sola verità);
5 Virya, la chiave della “potenza”, l’atteggiamento di valore del discepolo avanzato, l’energia indomabile che si fa strada alla verità superna;
6 Dhyana, la chiave della “meditazione” che conduce lo Yoga (in sanscrito) o Naljor (in tibetano) verso la realizzazione, la costante attività riflessiva necessaria per avanzare verso il regno di Sat;
7 Prajna, la chiave di quella Porta che fa dell’uomo un Dio, la “facoltà di conoscere” ogni cosa, l’intelletto puro risvegliato (buddhi), la vera saggezza.

Senza queste auree chiavi e le Sette Porte attraversate non si può diventare tessitori della propria vera libertà.

La parte di umanità che “non sa” deve scoprire l’invisibile Realtà Spirituale, la sola che dà Armonia alla Vita.

 

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