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703. Perché ciò che deve e può cambiare non cambia?

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È forse Civiltà quella in cui oggi la maggior parte crede di vivere?
Un mondo dove ha prevalso la corruzione diffusa non può essere chiamato civile. Non può essere Civiltà quella in cui al bene collettivo si dà priorità all’interesse privato, personale, egoistico. Se l’etica pubblica è venuta meno allora quello in cui si vive certamente non è un Paese che può chiamarsi civile. Non è Civiltà quella che priva i cittadini della sovranità popolare e della sovranità monetaria. Non è civile sottrarre ai cittadini la dignità morale e la dignità economica. Non è civile restare indifferenti di fronte a coloro che versano in cattive acque, che non hanno cibo, non hanno casa, non ricevono possibilità di lavoro e non usufruiscono di alcun aiuto, di alcuna forma di solidarietà, mentre i politici, a spese dei cittadini-contribuenti, si ingrassano con stipendi e privilegi che non meritano.
Questa cosiddetta Civiltà si sta incredibilmente dissolvendo. Si tratta di un fenomeno accidentale o di una volontà strategicamente perseguita?

La storia che tutti credono di conoscere non racconta il vero. La verità è diversa da come appare e viene raccontata.

Dietro tutto l’apparente conosciuto nel mondo esiste un “potere nascosto” che fa da direttorio occulto: il suo collegamento a livello mondiale è perfettamente organico.

I livelli di potere, esercitati sul mondo, che la maggior parte crede di conoscere, come la criminalità organizzata, le mafie e la politica rispondono ad un livello superiore di autorità che, a sua volta, risponde al vertice dell’occulta “piramide del potere mondiale” (che segretamente risponde ad un “Alto Invisibile Oscuro”).
È nel vertice di questa “piramide del potere mondiale” che si nasconde un antico segreto che non stupisce affatto chi sa, o chi ne viene a conoscenza, perché la conoscenza di questo segreto improvvisamente offre la chiave di lettura di tutti i fili, antichi e moderni, che intessono la grande tela di questo “potere nascosto” che controlla e domina il mondo. Svela la comprensione del perché e del come esistano fili che legano, a più livelli, personaggi molto diversi tra loro (nobili, politici, banchieri, finanzieri, imprenditori, petrolieri, manager, faccendieri, ecclesiastici, gesuiti, mafiosi, terroristi, trafficanti di droga e di armi, massoni, rosacrociani, templari, cavalieri di Malta, ecc.), dai più sinistri ai più apparentemente rispettabili, insospettabili, uniti segretamente e invisibilmente da alberi genealogici che risalgono indietro nel tempo di secoli, di millenni. E tra le pieghe della storia c’è sempre stato un “direttorio occulto” che ha sempre seguito, e in un qualche modo coordinato, il dispiegarsi di questa genia oscura: azioni programmatiche lungo i secoli tese a realizzare il sogno di un antico “Piano-Azioni planetario”.

L’opera oscura di questa genia diabolica sta contribuendo all’uccisione di quanto resta di questa civiltà, utilizzando il sistema economico-finanziario vigente, le banche, il credito internazionale, la politica ed il grande protagonista della “crisi mondiale”, cioè il “debito”.
Le azioni distruttive sono volute e fatte azionare da questa elite occulta posta al vertice della “piramide del potere mondiale”.
La verità viene mascherata, ovvero nascosta, accuratamente e quanto emerge, di tanto in tanto, viene messo in ombra (a tacere) dalla regia occulta che sa come gestire le luci sulla scenografia pubblica. Mal che vada vengono azionati gli specialisti della persuasione occulta e della manipolazione mentale tramite i media asserviti.

Dietro le quinte agiscono, direttamente o indirettamente, più livelli di questo “potere nascosto” che governa segretamente il mondo dietro i governi ufficiali: entra in gioco, per la realizzazione dello scopo del momento, il livello di potere più confacente.

Sin dall’antichità vengono creati “organismi” (organizzazioni) per ogni tipo di necessità, sia di apparenza sacra sia di apparenza profana: così nell’antica Sumeria, in Babilonia, in Egitto, in Grecia, in India, in Tibet, in Cina, in Giappone, ecc.. Qualche esempio di “organizzazione” variegato può aiutare nella comprensione di cosa si intende: l’“Ordine Antico del Drago” (fondato in Egitto da detta genia passata per Sumer), la “Fratellanza del Serpente”, la “Massoneria”, l’”Ordine dei Rosacroce”, l’”Ordine dei Cavalieri Templari”, la “Compagnia di Gesù” (Societas Iesu, i Gesuiti), il “Priorato di Sion”, i “Cavalieri Ospitalieri” (i Cavalieri di Malta), l’”Ordo Novi Templi” (Ordine dei Nuovi Templari, fondato dall’ex monaco cistercense Lanz Von Liebenfoll, nel 1907, che influenzò la nascita del Nazismo), la “società Thule” (fondata nel 1918 dal barone Von Sebottendorf che diede vita al partito nazista); ma anche organizzazioni come il “Comitato dei 300” (fondato nel 1727 dalla nobiltà inglese per cominciare ad effettuare uno spopolamento mondiale degli “useless eaters”, cioè i “mangiatori inutili”, ovvero le persone comuni), l’”American Committee for Italian Democracy” (fatta nascere nel 1942 con il contributo del reverendo Frank Gigliotti), la “Sons of Italy” (associazione, di mafiosi, di massoni e agenti segreti, utilizzata per lo sbarco in Sicilia, per la ”liberazione”), la massonica “Loggia Armando Diaz” (di Palermo, la famosa loggia di esponenti del mondo imprenditoriale e dell’informazione, finita nelle carte di Falcone e di Borsellino), la “Loggia Propaganda 2” (la famigerata loggia di Licio Gelli), il “Centro Studi Scontrino” (loggia massonica di Trapani, con responsabile il professore di filosofia Gianni Grimaudo, dismesso dell’abito talare, che celava le logge Iside, Iside2, Hiram, Cafiero, Ciullo d’Alcamo, Osiride e Loggia C).
Fanno nascere, anche sotto insospettabili e insignificanti forme associative, dei legali “centri studi” che in realtà si trasformano, segretamente, in luoghi d’incontro e di raccordo di una gerarchica catena di “logge occulte” (di politici, imprenditori, affaristi, massoni, mafiosi, ecc.). Questi “centri occulti” vengono adoperati per intessere rapporti privilegiati sovranazionali e poter operare una profonda penetrazione nei santuari dell’economia, della finanza, delle banche, dei militari e della politica, per manipolare secondo necessità.
Troppi riscontri, anche se non tutti sono stati seguiti da esemplari condanne, dimostrano la costante presenza di elementi mafiosi, di vario spessore, ai vertici della politica, dell’economia, della finanza, dell’imprenditoria sin dal nascere, ad esempio, della Repubblica Italiana fino ai giorni nostri. Si percepisce, se si è attenti, che scorrono, in un qualche modo, collegamenti sotterranei tra gli apparati istituzionali dello Stato, l’Alta Burocrazia, gli apparati giudiziari, la rappresentanza politica, le banche, la finanza internazionale, la mafia-mentis e le sue feroci mani esecutrici, gli alti centri occulti, alcune stanze vaticane, ecc.. Un attivissimo raccordo tra un “basso” ed un “alto” della società che viene manipolata crudelmente nella piena inconsapevolezza della maggior parte dei cittadini. Il Male incarnato in alcuni personaggi dal profilo ben definito, ma ben mascherato, cammina liberamente svolgendo tranquillamente quegli affari che nella vita delle persone invece diventano tragedie.

Gli uomini di questa genia hanno infiltrato, ramificandosi, tutte le istituzioni democratiche, molte istituzioni finanziarie mondiali, multinazionali, fondazioni, partiti politici, e conquistato posizioni di vertice in tutti i principali organismi di potere nel mondo, spostando il “tiraggio” dei fili degli eventi nel grande direttorio occulto del “potere nascosto”.
L’uomo comune, privo di più ampi riferimenti, chiama “Mafia” qualunque forma di potere corrotto; ad essa attribuisce la causa di quel male che scopre ogni giorno sulle cronache.
L’uomo comune non vede, non può vedere, l’intero edificio del “potere nascosto”, ma solo una piccola “particola” visibile a tutti a cui viene data solo un’importanza generalizzata, su cui nessuno riflette e indaga approfonditamente, e quando qualcuno lo fa viene fermato in ogni modo.
La Mafia, come forma mentis e modus operandi, al di là dei territori in cui si è diramata e radicata, è un fenomeno molto antico: si presenta con un impianto organizzativo, obbliga ad un principio di appartenenza gli affiliati, svolge un mutuo soccorso tra i membri, opera un reclutamento di stampo iniziatico, si basa su una rigida gerarchia interna ed un severo codice di comportamento che punisce con la morte l’affiliato che sbaglia.

La mafia siciliana, ad esempio, ha una forma gestionale piramidale con diversissime diramazioni, sempre riferenti alla struttura centrale e vari dipartimenti che curano le cosche della bassa manovalanza criminale per le soluzioni barbare.
L’avvenuta “Trattativa Stato-Mafia” è, non solo la realizzazione di un Piano a lungo termine, ma soprattutto un potente “simbolo-messaggio” da diffondere con le opere di corruzione sociale. Offrire ai cittadini una confusa visione del mondo è fondamentale per far accettare loro uno Stato moderno di diritto (apparente), soprattutto riguardo il principio di dover sottostare alla fonte di ogni potere, vale a dire la “Legge” (in realtà “Legge” indirizzata e corrotta dalla mafia che ha compenetrato e si è sovrapposta allo Stato). Infatti, un altro potente “simbolo-messaggio”, per far sottostare all’indiscutibile potere che avanza e al quale non ci si può sottrarre, è “Mafia-Capitale”, un’affermazione di potere che conferma il proseguo di una volontà determinata a dare veste legale a tutto ciò che non lo è. Si tratta di avanzamenti programmatici in corso d’opera. Rispetto a questa volontà il lavoro degli inquirenti, prove o non prove, non ha alcun valore e non arresta alcunché. Il lavoro investigativo ha valore (apparente) solo sulle cronache. Basta ricordare la storia dell’imprenditore Libero Grassi (un grande esempio che i siciliani dovrebbero imitare), di Palermo, che solo apparentemente era divenuto un simbolo della lotta alla criminalità, ma che di fatto non ha cambiato assolutamente nulla, né a Palermo, né in Sicilia e né in Italia, non per colpa sua ma della mafia e della mancata risposta da parte dei cittadini. Le grandi questioni che sembrava affiorassero con gli atti di coraggio e di nobiltà d’animo dell’imprenditore sono ricaduti nell’oblio, esattamente dove il potere vuole che stiano. Tutti conoscono anche il dopo Falcone e il dopo Borsellino come le cose abbiano preso la solita via delle “sabbie mobili” che tutto ingoiano, nonostante le tante leggi burla dell’antimafia (nonostante vi siano grandi galantuomini che vi lavorano). Una realtà che duole ammettere. Fanno scorrere sulla scena pubblica le coreografie dei pupi-capi mafia (che fanno credere loro di essere pupari) del momento che fa comodo, per poi sostituirli ancora con altri, e così via. Una storia antica di paziente preparazione per il futuro “Piano-Azioni planetario” da realizzare: senza se e senza ma.

Sono molte le “forze” che operano per infondere una nuova visione del mondo secondo il segreto intento del “potere nascosto”. Una di queste “forze” è l’organizzazione dei Gesuiti che opera strategicamente sin dal Seicento, in tutta Europa, su due livelli: uno visibile, quello dell’educazione-istruzione di un’intera classe dirigente (con gli insegnamenti della Compagnia di Gesù); uno invisibile, quello che intesseva legami con forze oscure come la mafia e centri occulti dell’esoterismo deviato, giungendo ad ordinare delitti eccellenti e massacri (come quello di Enrico III nel 1579; del Principe d’Oranges nel 1584; di Enrico IV nel 1640; quello di Clemente XIII nel 1769; provocano la persecuzione degli Ugonotti che portava al massacro detto di San Bartolomeo; e molto altro ancora, di registrato e no negli annali della storia).
Questa “forza” si posiziona in modo influente ovunque con regni e governi: organizza missioni diplomatiche, media alleanze strategiche, negozia la pace tra fazioni in armi, consiglia e stila trattati, trae affari d’oro da ogni situazione in cui si inserisce. La sua influenza giunge persino in Oriente dove addirittura un gesuita (Matteo Ricci 1552-1610) viene nominato mandarino nel palazzo dell’Imperatore di Pechino. I Gesuiti istituiscono il più potente dei servizi d’intelligence preso ad esempio da altre organizzazioni. I rapporti con la Triade cinese hanno insegnato loro molto. Hanno avuto un ruolo occulto nel nazismo. Questa “forza” oggi è molto presente nelle faccende importanti della storia mondiale, segreta e no.

Il “potere nascosto” ha creato le condizioni attuali, presenti nell’umanità, per secoli, piano piano, con apposite manovre culturali, politiche, economiche, filosofiche, religiose e sessuo-sociali, atte a provocare la versatilità verso diversi paradigmi di pensiero e nuovi sentimenti collettivi.
Tutto il trascorso passato è servito ad arrivare al tipo di cultura dominante attuale dove certe operazioni d’ingegneria sociale, a livello mondiale, stanno diffondendo dei semi-scintille per far apparire, ad un certo punto, nella scena mondiale un fuoco-mutamento che tutto divamperà.
Si tratta di un processo contro-iniziatico che il “potere nascosto” cerca di delineare per tutta l’umanità: una visione di lucida follia su cui lavorava già l’Illuminato Albert Pike (massone Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti d’America).

Questa “pillola di verità”, molto sintetica, vuol far riflettere sul perché “ciò che deve e può cambiare non cambia”. Tuttavia, nonostante le cose stiano in questi termini, dobbiamo sapere che il cambiamento può ancora avvenire, ma solo se lo si vuole veramente. Per favorirlo devono venir meno alcune cose fondamentali nel comportamento delle persone: l’egoismo, la paura e la grande ipocrisia (non è altro che menzogna) diffusa che permette al male di radicarsi ovunque.

 

Letture consigliate

Il quarto livello
Carlo Palermo, Editori Riuniti

The Conspirator’s Hierarchy: The Committee of 300
(La gerarchia del cospiratore: Il Comitato dei 300)
John Coleman, World Int. Review (Las Vegas, Stati Uniti)

Il cuore occulto del potere
G. Pacini, Nutrimenti 2010

Secret Agent 666
Richard B. Spence, Edito Sisyphus

L’altra faccia di Obama
Enrica Perucchietti, Uno Editori

Trame atlantiche, storia della loggia P2
Sergio Flamigni, Kaos Edizioni

I burattinai. Stragi e complotti in Italia
Philip Willan, Edizioni Pironti

I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia
Ferdinando Imposimato, Newton Compton

Contro gli incappucciati della finanza
G. Amari e A. Vinci, Castelvecchi Editore

La fabbrica della manipolazione Governo Globale
E. Perucchietti e G. Marletta, Arianna Editrice

La Costituzione spezzata
Andrea Pertici, Editore Lindau

Reddito di cittadinanza
Stefano Toso, Editore Il Mulino

Lavori di Rosario Castello
Il Volto del Male – Mistero e Origine
L’invisibile identità del potere nascosto
Il Chiaro e lo Scuro nel Mondo – La Mescolanza
Questa è l’Ora dell’Urgenza
Le Maschere del potere nascosto
Potestas Tenebrarum
I Fiori del Male che divorano il Mondo

Scaricabili gratuitamente, di Rosario Castello, dal sito www.centroparadesha.it:
Notiziario 3: sul Male nel Mondo
Articoli fil rouge 2: L’esoterismo deviato
Studio 5: Edificare una società dell’Essere
Articolo “Risvegli” 1: Roma-Babilonia è servita
Articolo “Risvegli” 2: I Dirigenti, nel mondo, per una Nuova Era
Articolo “Risvegli” 4: Urgente Appello Spirituale
Riflessioni 1: La Terza Guerra Mondiale descritta da Albert Pike?
Riflessioni 2: Un Piano di Distruzione Anti-Tradizionale
Riflessioni 3: Il Femminicidio: attacco contro-iniziatico

 

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