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751. Esempio di segni simbolici, ideografici e fonetici

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Di seguito un breve esempio
I nostri predecessori come trasmettevano una conoscenza?
Un esempio ci viene dalla tradizione ebraica con la sua scrittura.
L’alfabeto ebraico è composto da 22 segni, e questi comprendono tutti i suoni che un essere umano può emettere (nella gola, nel palato, nella lingua, fra i denti, sulla bocca).
Questa scrittura può esprimere le espressioni di tutti i suoni gutturali, palatali, linguali, dentali, labiali.
Ogni segno ha un diverso significato a seconda del modo di pronunciarlo.

Questi 22 segni hanno significati fissi, simbolici e valori numerici:

Posto: 1°
Segno: Aleph
Valore: 1

Posto: 2°
Segno: Beth
Valore: 2

Posto: 3°
Segno: Ghimel
Valore: 3

Posto: 4°
Segno: Daleth
Valore: 4

Posto: 5°
Segno:
Valore: 5

Posto: 6°
Segno: Vau
Valore: 6

Posto: 7°
Segno: Zain
Valore: 7

Posto: 8°
Segno: Cheth
Valore: 8

Posto: 9°
Segno: Teth
Valore: 9

Posto: 10°
Segno: Yod
Valore: 10

Posto: 11°
Segno: Caph
Valore: 20

Posto: 12°
Segno: Lamed
Valore: 30

Posto: 13°
Segno: Men
Valore: 40

Posto: 14°
Segno: Nun
Valore: 50

Posto:15°
Segno: Samech
Valore: 60

Posto: 16°
Segno: Ayin
Valore: 70

Posto: 17°
Segno: Phe
Valore: 80

Posto: 18°
Segno: Tsade
Valore: 90

Posto: 19°
Segno: Koph
Valore: 100

Posto: 20°
Segno: Resch
Valore: 200

Posto: 21°
Segno: Shin
Valore: 300

Posto: 22°
Segno: Tau
Valore: 400

Di seguito alcuni significati simbolici dei 22 segni:

Segno: Aleph Principio spirituale, l’Inizio א

Segno: Beth – Casa, Tempio  ב

Segno: Ghimel – Sostegno, Appoggio ג

Segno: Daleth – Porta, Accesso ד

Segno: (Hej) – Essere, Vita ה

Segno: Vau – Mondo, Universo ו

Segno: Zain – Genere, Razza ז

Segno: Cheth – Soffio, Anima ח

Segno: Teth – Purezza, Nettezza ט

Segno: Yod – Lanciare, principio materiale י

Segno: Caph – Cavità, Coppa כ

Segno: Lamed – Guardiano, Tradizione ל

Segno: Mem – Acqua, Sorgente מ

Segno: Nun – Propagazione, Pesce נ

Segno: Samech – Base, Sostegno ס

Segno: Ayin – Occhio, Fontana ע

Segno: Phe – Bocca, Apertura פ

Segno: Tsade – Lato, Compagno צ

Segno: Koph – Capo, Testa ק

Segno: Resch – Re, Principe ר

Segno: Shin – Fuoco, Ritorno ש

Segno: Tau – Segno, Croce ת

Aleph è il principio spirituale dell’Essenza, lo Yod è il principio materiale dell’essere.

Aleph. Alefkhà Hokmà” (Giobbe 33,33) “Ti insegnerò la sapienza”. La potenza di Dio di insegnarci la sua sapienza infinita. “Alufò shel olam” = “Il capo dell’universo”: l’assoluta sovranità di Dio, controllore e re supremo del cosmo.
Uno = l’unità, la base e la chiave di ogni numero, di ogni conto. L’unità del popolo di Dio. L’unità, del popolo di Dio. L’unità di Dio (“Shemà Israel YHVH nostro Dio YHVH è UNO”).

Beth. “Casa”, la casa dell’universo. Beth è la prima lettera della Torà, la lettera della creazione. Il lato femminile dell’anima, il concetto di “ricezione”. Rettifica finale di tutta la realtà, che deve divenire la “casa di Dio” (Beth è l’iniziale di “berakhà” = benedizione).
Due. Inizio della pluralità, della creazione. Segreto dell’anima che ama Dio (neshamà= “mishne”); l’anima è seconda solo a Dio.

Ghimel. “gmilut hasadim” = elargire carità e beneficenza. Oppure: “cammello”, simbolo di un lungo viaggio al sud, in cerca di sapienza.
Tre. Numero di stabilità e di equilibrio. Tre elementi, Fuoco, Aria, Acqua, che riposano su di un quarto, la Terra. Il popolo di Israele è tripartito: Cohanim, Leviim, Israelim; vi sono tre patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe. La Torà ha tre parti. Le tre “estremità di Keter” (la tri-ripartizione della Luce Infinita).

Daleth. “daleth” = porta. Accesso alla porta della crescita dell’anima. “Dalut” = povertà (Daleth è il povero al quale il ricco, Ghimel, dona con abbondanza).
Quattro. I quattro elementi della Creazione. I quattro stati della materia (solido, liquido, gassoso, in combustione). Quattro lettere del Nome di Dio: Yud - Hey - Vav - Hey.

Hè. “Nihieti”= espressione di dolore. Hé è la lettera della manifestazione della realtà separata, della nascita.
Cinque. I cinque livelli dell’anima (Nefesh, Ruach, Neshamà, Chayà Yechidà). I cinque libri della Torà (Pentateuco).

Vau. “uncino” = ogni parte della realtà possiede dei “ganci”, che sono la sua connessione potenziale con ogni altra parte. L’anima che si connette con altre anime.
Sei. I sei giorni della creazione.

Zain. Spada. Potenza della discriminazione della mente. Oppure: “Zain” = iniziali di “Zakar” e di “Neqevà” (maschio e femmina). Unione di maschio e femmina.
Sette. “col ha shvi’in havivin” (tutti i settimi sono beneamati). È il Numero più amato. Sette Cieli e sette Terre. Il Settimo giorno, Shabat, giorno dell’amore e dell’unione.

Cheth. Vita, soffio, energia vitale. Può esprimersi ad ogni livello, da quello fisico fino a quello.
Otto. Otto vertici nel cubo, i punti in cui l’infinito entra nel finito, i punti di origine, le otto direzioni.

Teth. Bastone o serpente; Segreto del “potere del serpente”, della “libido” alla radice del desiderio di unione. Potenza dell’anima. “Choshen ha mishpat” = strumento tramite il quale il Gran Sacerdote poteva trovare risposte a domande e problemi.
Nove. Periodo di gravidanza. Numero di Yesod, sorgente della potenza sessuale. Numero della verità.

Yod. Mano, spazio. Intelligenza, sapienza “kulam be chokhmà assita” (Salmo 104,24) “tutto hai fatto con sapienza”.
Dieci. I Dieci detti della creazione. Dieci Comandamenti. Dieci è il numero del compimento massimo. Le dieci Sefirot.

Caph. Il datore di luce, il sole nella creazione. Copricapo, cupola, corona. Capacità di essere sempre consapevoli del trascendente. Nei tarocchi è la Forza. Trovare il potere della saggezza e della verità.
Venti. Giuseppe fu venduto per venti pezzi d’argento. Unità dei due stati delle Sefirot (luce diretta e luce riflessa, 10+10).

Lamed. Insegnare e imparare. L’atto più importante nella vita dell’ebreo religioso. La Tradizione.
Trenta. Entrata nel futuro. Numero di Yehudà, il rè d’Israele.

Mem. Acqua, simbolo d’amore. Lettera della semplicità, capacità di essere se stessi sino in fondo.
Quaranta. Numero della purificazione (il Diluvio durò quaranta giorni). Numero della comprensione (Binà).

Nun. “pesce”. Storia del profeta Giona, ingoiato dalla balena per non aver voluto profetare. Tre giorni nel ventre delle tenebre e poi la rinascita! Nun è la lettera della passività creativa. Uno dei nomi del Messia è “Yinnon” (Salmo 72,17), poiché saprà vincere senza guerra, per le virtù della docilità e mitezza.
Cinquanta. Numero delle Porte della conoscenza, ogni porta è un livello di comprensione che l’anima ha del mistero divino. È il numero di anni del “Yovel” (giubileo), il più lungo ciclo festivo ebraico.

Samech. Supporto, sostegno (Smikà). Dopo la lettera della “caduta” viene la lettera del “sostegno”: “Il Signore sostiene tutti coloro che cadono” (Salmo 144,14). Il cerchio non può cadere. L’iniziazione o l’ordinazione che il maestro dà al discepolo.
Sessanta. Numero della totalità.

Ayin. Occhio. Simbolo della sapienza. Il Vedere è una funzione di Chokhmà, il Sentire è una funzione di Binà. L’occhio dell’anima ma anche l’occhio di Dio.  'Ain' significa anche 'sorgente'. Simbolo della capacità di entrare nel profondo della realtà, alla ricerca delle acque di vita.
Settanta. Numero della collettività. Settanta nazioni, settanta lingue. Settanta discendenti di Giacobbe scesero in Egitto. Settanta volti della Torà.

Phe. Bocca. La bocca di Mosè, che parlava con Dio “bocca a bocca”. Organo di rivelazione del pensiero, dello spirito (ruach). Nel bacio d’amore vero e realizzato tra amante e amata si ha l’unione di 2+2 = 4 spiriti (Zohar sul Cantico dei Cantici).
Ottanta. Età di Mosè quando ricevette la Torà.

Tsade. Tzadik il giusto, il santo, colui che non ha mai abbandonato il giusto cammino. Il maestro spirituale che concentra e sparge come semi la propria sapienza perché diano il frutto.
Novanta. Età della vera meditazione. Numero dell’essere assorbito nella visione di Dio.

Koph. Scimmia. Le forze del male agiscono tramite lo “scimmiottare” le opere del bene. Koph è l’iniziale di “Kadosh”, santo.
Cento. Segreto della bellezza. Yofi = 100 = 10x10.

Resch. Un uomo povero. La povertà del pensiero umano se non è connesso con la sua radice trascendente. Oppure: Resch significa “rosh” = testa. Le tre estremità di Keter.
Duecento. 200 “zuzim” era l’ammontare di denaro che differenziava un povero da un ricco. 200 è la ghematria di “etzem” (essenza). La testa di ogni cosa contiene l’essenza della personalità, il segreto della sua unicità.

Shin. Dente, anno, cambiamento. Il cambiamento è l’essenza della realtà. Tuttavia il progresso deve essere nella direzione della “rettificazione” (tikkun) o l’entropia sarà il suo risultato ultimo. Il dente è simbolo di sapienza. Shin significa anche insegnare. Al livello più alto: “Io sono il Signore, e non sono cambiato” (Malachia 3,6); Dio è l’immutabile presenza all’interno di ogni cambiamento: “il motore immobile”.
Trecento. Numero della sapienza. “Ruach Elohim” (lo spirito di Dio) vale 300.

Tau. Lettera, sigillo, impressione. Caino ricevette un segno sulla fronte, simbolo della sua caduta ma anche origine di protezione. Marchio posto sulle anime destinate alla vita eterna. Ultima lettera della parola “emet” (verità), ultima lettera dell’alfabeto, sigillo dell’opera di Dio.
Quattrocento (400). Anni dell’esilio in Egitto, fase ultima della discesa e della creazione dei mondi inferiori. 400 è il numero del compimento.

 

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