Siamo lieti di informare dell’evento che si svolge, dall’11 marzo all’11 giugno 2017, al Casino dei Principi di Villa Torlonia a Roma, la “Mostra della Luce” (Edizioni La Lepre), a cura di Alessandro Orlandi, che presenta per la prima volta, in un percorso tematico, tra le più significative opere (35 specchi – incisi con punta di diamante – , tra mito e religione), di Lorenzo Ostuni (Specchio e Simbolo), passato oltre il velo della materia nel 2013 (a 79 anni). Lo abbiamo incontrato negli anni ’70 e riconosciuta la profondità della sua ricerca spirituale. Egli ha realizzato una “compiutezza spirituale” che, con umiltà, modestia, semplicità, riservatezza e silenzio, esprimeva nell’unicità della sua arte “le lastre di specchi”, la materia liquida della sua creatività. Esprimeva quanto “realizzato” sul suo cammino iniziatico (le sue ricerche sui segni zodiacali, le lettere dell’alfabeto ebraico, i simboli degli antichi Misteri, l’alchimia, rapporti tra l’uomo e il divino e tra il mito e la religione, ecc.). Lo ricordiamo come metteva a suo agio qualunque tipo di interlocutore, a qualsiasi posizione coscienziale si trovasse. Aveva una capacità innata di presentare il senso spirituale dell’esistenza e ciò che per i più è il tremendo enigma dell’aldilà e dell’esistenza ultraterrena. Ricordiamo il suo essere profondamente Platoniano e quindi la sua Officina spirituale La Caverna di Platone a Roma, frequentatissima da sconosciuti ricercatori a vip nazionali e internazionali (il suo amatissimo amico Fellini, Gassman, Anghelopoulos). Eppure ha svolto una carriera davvero silenziosa e versatile, riconosciuto in teatro, al cinema, in tv (Misteri su Rai 2 e Rai 3), per la qualità alta della cultura che traduceva in opere. Non mancava di passeggiare con naturalezza lungo i meandri della mitologia greca, delle religioni orientali, delle civiltà mesopotamiche e precolombiane, i culti misterici del mondo antico. Ha vissuto e trasmessa una meditazione artistica (tra i tanto amati cavalieri di Excalibur, le civiltà dei Maya e degli Aztechi, lo Zodiaco, varie divinità e miti). Amava, e infatti padroneggiava con semplicità, i Simboli dell’antica Tradizione Primordiale e camminava spedito sulle origini delle lingue.
Egli era filosofo, esoterico, simbologo, scrittore, conosciuto a livello internazionale ma si muoveva come un perfetto sconosciuto lungo le strade della vita che sperimentava ogni giorno. Non va dimenticato che è stato creatore del Biodramma (un metodo per la conoscenza e la terapia della personalità umana), metodo che si è affermato negli Stati Uniti (fine anni ’80) quando vi ha portato il suo insegnamento presso l’Esalen Institute (California). È stato autore di molteplici sistemi semiologici, simbologici e letterari, sistemi protesi alla conoscenza profonda della psiche umana (tra i più noti vi sono: il Biodramma; la Mirrors therapy; le 99 Chimere; le Sfingi).
Siamo molto felici di questo riconoscimento a Lorenzo Ostuni, tramite la Mostra “Magia di Luce” a lui dedicata. Dai molti deve essere ancora scoperto con gran sorpresa.
In Divina Amicizia il Centro Paradesha
Luogo della Mostra “Magia della Luce”. Specchio e simbolo nell’opera di Lorenzo Ostuni:
i Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi – Roma
Dall’11 marzo all’11 giugno 2017
da martedì a domenica ore 9.00-19.00 (Biglietti: € 9,50 intero; € 7,50 ridotto)
La biglietteria chiude 45 minuti prima
Chiuso lunedì, 1° maggio
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99 Chimere – Alla Ricerca dell’Anima
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