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759. L’Idea-Italia che tutti hanno smarrita

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Ci si rende conto, ascoltando quasi tutti i politici attuali, pieni di ma senza sostanza, che ciò che manca loro davvero è innanzitutto l’”Idea-Italia” e, infatti, non parlano mai seriamente di quale idea di società vorrebbero far incarnare al Paese Italia reale. Sono ignoranti, mediocri e paurosamente egoisti, sfacciatamente attaccati ai privilegi che difendono vergognosamente di fronte alle azioni di stampo “punitivo” che sfornano invece sempre contro i cittadini-contribuenti. Fanno finta, prendono tempo, fanno annunciazioni, procrastinando sempre nel lontano soluzioni fantastiche che non si avverano mai, perché subentrano sempre imprevisti di percorso. Infatti non riescono mai a risolvere nessuno dei veri problemi che riguardano le persone vere: straparlano di numeri, di statistiche, di parametri, di modelli, praticamente di fumo negli occhi. Mentono e sanno di mentire.
Un cittadino, un politico, un governante, un uomo delle istituzioni, tutti dovrebbero avere prima di qualsiasi tipo di opinione politica un’intima, chiara e precisa “Idea-Italia”, senza la quale non si può avere una “idea di società umana” da realizzare politicamente, mediante una “proposta” prima, e un “programma di governo” dopo.

Cos’è l’”Idea-Italia”?
È la bellezza dei diversi paesaggi variegati lungo lo stivale; è la fragranza dei frutti della terra delle varie regioni del paese; è il sapore e l’odore dei piatti tipici di ogni località, dal nord al sud; è la ricchezza di acque naturali dagli effetti salutari offerta dalla natura; è la varietà delle diverse località termali dalle grandi proprietà benefiche, utilizzate sin dall’antichità; eccetera. È la bellezza dei territori attraversati dalla storia codificata nelle tradizioni giunte fino a noi e raccontata dagli uomini (italici) attraverso il loro pensare, il loro parlare, il loro carattere, il loro essere-fare. È la bellezza dei tanti linguaggi, i dialetti, che sono in grado di trasmettere più profondamente sensazioni, emozioni, sentimenti, visioni. Parliamo di una Bellezza che ha già in sé, in potenza, l’industria del turismo etico che se la politica fosse intelligente potrebbe risolvere, in modo egregio, gran parte del problema della disoccupazione degli italiani, giovani e meno giovani. Ce ne sarebbe per tutti.
L’”Idea-Italia” è l’Anima di questo Paese Italia tradito da certi suoi figli ambiziosi, egoisti, accecati dai privilegi, dal denaro, dal potere. Questo cospicuo “gruppo” di traditori (corrotti e corruttori) animato dell’arte oscura degli incantatori del male hanno corrotto, e continuano a corrompere, la popolazione che versa in un sempre più preoccupante stato di bisogno. Ignorano il popolo considerandolo, dentro di loro, trascurabile ma funzionale a quello che ognuno di loro, nel loro egoismo e narcisismo inveterato, vuole raggiungere.
Stanno uccidendo il “buon carattere italiano” tanto apprezzato in tutto il mondo: all’estero cominciano a indicarci, o riferirsi a noi, con epiteti molto lontani dagli apprezzamenti elargiti nel passato e ciò è dovuto principalmente ai vari politici e ai premier dagli ultimi vent’anni a oggi.

Gli italiani, che hanno perso il senso dell’”Idea-Italia”, parlano di libertà senza accorgersi dei diritti e delle libertà che gli sono stati sottratti, tuttavia si lasciano ancora guidare (influenzare, condizionare, ingannare) da politici inetti, mediocri, ignoranti, egoisti, inadatti che non dimostrano capacità di saper risolvere i problemi veri. Politici che non hanno mai lavorato, che non conoscono il senso delle difficoltà e dei sacrifici, della preoccupazione di non riuscire a pagare tasse, debiti o di non riuscire ad arrivare a fine mese senza avere nessuno che ti possa aiutare. Mancano dell’esperienza ma anche della capacità empatica di comprendere il tuo simile. Politici che non servono a nulla.

La libertà non è licenza e non deve essere interpretata dal cittadino secondo il suo massimo interesse, ma è un diritto fondamentale che non può essere sottratto per fare dell’uomo uno schiavo al servizio del potere (oligarchico mondialista).

L’Italia, per un “Piano di ripresa dell’intero Paese”, ha bisogno di riaccendere, nel cuore e nella mente, di tutti gli italiani l’”Idea-Italia” dalla quale ripartire. Sapere quale idea di società volere per il Paese e poi dedicarvisi. In primis dovrebbero farlo i politici che affogano nei loro vergognosi privilegi.
L’Italia ha bisogno di un piano straordinario che si traduca in “programmi di governo” mirati: coinvolgendo la politica dal suo interno, ma anche la sociologia, l’Educazione-Istruzione, la psicologia, la pedagogia, la chiesa, la scienza, la filosofia, l’arte, la spiritualità in genere, la comunicazione, l’economia, la finanza, l’imprenditoria, l’industria.
Necessita una visione che coniughi le situazioni nazionali ai retti rapporti internazionali. Trattandosi,  però, di un piano a lungo termine necessitano alcuni interventi di massima urgenza: la creazione di posti di lavoro in tutte le regioni, l’estirpazione della precarietà, frenare e ridurre la povertà. I posti di lavoro ai disoccupati e le pensioni più dignitose ai pensionati rimettono, per forza di cose, in moto l’economia: le persone non spendono per mancanza di soldi. Basta solo pensare alle migliaia e miglia di disoccupati che, ricevendo finalmente uno stipendio dignitoso (per vivere e non sopravvivere), comincerebbero a spendere, così il commercio, l’artigianato e l’industria ricomincerebbe a guadagnare (come prima della crisi) e la ruota del sistema economico a riprendere a girare.

Dovrebbe risultare ormai chiaro che lo Stato (anch’esso ha perso il senso dell’Idea-Italia), e tutti i governi che si avvicendano (ormai pure illegittimi, senza essere eletti dai cittadini), qualunque decreto, legge, provvedimento vengano decisi non è mai per il bene dei cittadini-contribuenti. Lo Stato si prende il diritto di imporre il “diritto” con la forza ai cittadini comuni, che non si possono rifiutare, e mai ai vari membri della casta privilegiata.

 

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