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774. Cosa è successo all’Italia?

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L’Italia: nel passato è stato un Paese meraviglioso, tanto amato quanto odiato. Una Bellezza in grado di produrre “Bellezza” astrattiva in gran “quantità” e “qualità”. Un Paese che è stato guida e riferimento nel mondo.
E adesso?
Quando si soffoca l’anima di un Paese le forze costruttive della Bellezza, della Bontà e della Verità si ritirano dando inizio ad una impercettibile decadenza, fino a divenire più che percepibile e diventare “bruttezza” (è cadendo che l’angelo bellissimo vicino a Dio è diventato bruttissimo, il Satana conosciutissimo).
Dal Nord al Sud la bruttezza ha prevalso (grazie a certi uomini): lo dimostrano anche le tante periferie delle grandi e piccole città. I luoghi lontani dal “centro” delle città avrebbero dovuto essere e rappresentare quella “Bellezza” che il passato ha donato preservandola.

Dove sono i nostri grandi architetti, ingegneri, artisti, statisti, costruttori della Bellezza di un tempo? Che cos’è che è morto?

Costruire senza un cuore spirituale, senza etica e senza morale, senza il senso del donare ma solo dell’accaparrare “profitto”, del guadagnare, della logica del farsi attribuire appalti illegittimi, non crea alcunché di bello ma genera mostruosità, le mostruosità che i moderni “costruttori”, insieme ai politici che li hanno sostenuti e sostengono, hanno dentro di loro, che hanno imprigionato la loro anima.
Parlare poi di necessità, per giustificare quanto di più brutto, di illecito e di disumano abbia prodotto la connivenza illegittima tra governi, politici, amministratori nazionali e locali, alcuni imprenditori (demoni saprofiti), organismi finanziari, criminalità ordinaria e mafie organizzate, poteri forti e poteri occulti, è davvero ridicolo.

Il “corpo fisico” dell’Italia non solo è stato trascurato ma anche stuprato: lo dimostrano gli effetti disastrosi dei vari terremoti che si sono avvicendati nelle diverse regioni; lo dimostra l’acqua che si disperde dalla rete idrica in tutto il territorio nazionale (uno spreco di 2,8 milioni di metri cubi di acqua al giorno per colpa di guasti non riparati, interventi non effettuati, fontanelle sempre aperte); lo dimostra l’inquinamento dei nostri mari, dei fiumi, dei laghi, dei boschi, ecc.; lo dimostra la mortalità, specie dei bambini, provocata dagli effetti delle sostanze tossiche o radioattive nascoste nei terreni con la complicità di politici, imprese e mafia; lo dimostra il patrimonio immobiliare fatiscente (una casa su sei è a rischio), da Nord a Sud, con i vari inaccettabili “crolli” (con mortalità) dove nessuno paga davvero le proprie responsabilità.

Anche la “mente” dell’Italia è stata insidiata (di una folta maggioranza degli italiani manipolati dai persuasori occulti di mestiere). Basta vedere come vengano ammirati certi squallidi personaggi immorali (gli applausi alla sentenza di condanna per Maurizio Corona), personaggi dal pieno profilo a delinquere, politici, parlamentari e senatori, dalla illiceità accertata, o addirittura mafiosi come fossero delle star, ecc..
È prevalso il cattivo gusto, la volgarità che certe trasmissioni televisive hanno diffuso (un esempio di manipolazione accertata è quella del Grande Fratello, ideata e fatta uscire da una delle Officine apposite del “potere nascosto”); oppure gli insani comportamenti che provocano e inducono i vari social, oltre ad una capillare maleducazione sociale, (l’esibizionismo compulsivo della selfiemania che spesso sconfina nelle più variegate espressioni della pornografia).
La volgarità, l’ignoranza, la mediocrità, come un’invasione barbarica hanno toccato ogni dove. La cultura demenziale provoca le vittime dell’ignoranza: alcool, droga e cellulare alla guida dell’auto fanno ogni giorno innumerevoli vittime.

Tutto si è imbarbarito: si incendiano, ad esempio a Roma, in più quartieri, le automobili delle persone posteggiate sotto casa (in una sola volta, tra un sabato e una domenica, quaranta) e nessuna autorità competente se ne interessa veramente; si incendiano giardini, terreni coltivati, campagne, luoghi boschivi, in Sicilia, nel napoletano, nel Lazio, e in molti altri luoghi d’Italia, per mano di “piromani” come sfogo barbaro di una patologia non curata e degli “incendiari” per vendetta, per mandato ricevuto da qualcuno che paga, o per fini oscuri di business o di più modesto interesse economico, se non quando per mandato mafioso; in molte regioni d’Italia si occupano case abusivamente in assenza dei legittimi proprietari e nessuno fa niente, facendo restare gli abusivi illegittimi dentro, al sicuro, e i proprietari per strada; si salvano le banche che hanno commesso azioni fuori dalla liceità e non si aiutano i risparmiatori-contribuenti che pagano le tasse, gettandoli sul lastrico e soprattutto non si penalizzano i responsabili; prendere la metro o gli autobus è diventato pericoloso per lo scoppio di aggressività e violenza becere improvvise; problemi in molti posteggi blu a pagamento dove si è costretti a pagare doppio per la presenza di posteggiatori abusi che minacciano e ricattano; bagni, negli esercizi pubblici, sporchi quando non utilizzabili, un segno evidente di inciviltà e di imbarbarimento; il tappeto stradale una groviera pericolosa; ad ogni pioggia torrenziale, di stampo tropicale oramai, le città si allagano anche per mancanza di manutenzione (mancanza di rafforzamento degli argini, intasamento dei tombini per le foglie cadute e non rimosse, caduta di alberi e pezzi di alberi che uccidono, ecc.); distribuzione di fondi – 2Miliardi – all’Università, dall’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) in base ai dati manipolati (modificati) sulle 4mila pagine già pubblicate (senza tracce delle correzioni); lo sfregio a Falcone (la testa della sua statua staccata e lanciata) davanti alla scuola dedicata a lui e a Borsellino, a Palermo (allo Zen), a nove giorni dall’anniversario di via D’Amelio; un’ulteriore offesa è stata fatta a Giovanni Falcone con la sentenza di Cassazione che ha negato, con tutte le prove a sostegno, la colpevolezza e quindi la condanna definitiva di Contrada, cosa del tutto incomprensibile; scritte e deturpazioni dei più belli monumenti italiani rivelano il grado critico di imbarbarimento generale, la mancanza di consapevolezza di gesti provocati dalla sola ingiustificata ignoranza; bottiglie, vuote o rotte, lasciate ogni notte ovunque nelle più belle piazze di Roma, e in molte altre città, (Campo dei Fiori, P.zza Farnese, P.zza Mazzini, P.zza Re di Roma, Laghetto dell’Eur, Via dei Serpenti, P.zza Navona, P.zza del Popolo, ecc.); cicche di sigarette, buste di immondizia lasciate ovunque nei giardini, sulle spiagge, in riva ai laghi, lungo i fiumi, nelle fioriere fuori dai locali, indicano un forte degrado urbano e un segno preoccupante di inciviltà; anche Milano è corrotta: dal 2010 a oggi Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra hanno lavorato ovunque, da Expo fino ai cantieri per l’Atm; anche in Italia esiste la schiavitù e lo dimostra il fenomeno del “caporalato”, anche se si nasconde, evidenziato dalla sentenza Sabr; anche l’abusivismo è un fenomeno di imbarbarimento e di inciviltà, un potere che abusa e su cui nessuno fa niente (vedi in Sicilia – a Cefalù – ; in Sardegna – a Quartu Sant’Elena – ; in Puglia – a San Vito di Taranto e il Lago di Lesina a Foggia – ; in Calabria – a Reggio Calabria, Bagnara e Locri – ; nelle Marche – a Fano e Vallugola – ; per non parlare di Roma – tutta la periferia oltre il raccordo anulare – ); in moltissime strade delle principali città italiane si percepisce chiaramente, senza equivoci, paura, criminalità e insicurezza; eccetera, eccetera.

Anche la politica si è imbarbarita: molti politici, senza rendersene conto, si atteggiano a mafiosi, nei gesti, nelle parole e chissà nei fatti. Sì, perché la politica ormai è senza qualità: molti sono gli esempi in cui si è scoperto come certi politici non si sono fatti scrupoli di cercare e prendere voti nella malavita pronta ad offrirli.

Abbiamo un’Italia che, quando si trova alla presenza di uno scandalo (corruzione, appalti, fughe di notizie, traffico di influenze illecite, ecc.) come quello della Consip, fa uscire tutto lo squallore, il marcio, la menzogna, la mediocrità di cui è capace la sua classe dirigente, inserita, questa, in quella “fascia oscura” che non dovrebbe esistere: la connivenza (conflitto di interessi) tra membri del governo in carica, politici vari, faccendieri, illiceità parentale, il virtuale club degli amici, presidenti e amministratori delegati di aziende e società, alti elementi delle forze dell’ordine, fili infuocati che conducono a poteri forti e a poteri occulti. Anche questo scandalo è immerso in un oceano di polemiche che confondono, ad arte, ogni “parte” dell’”intero” scenario, così da ribaltare ogni cosa con il gioco delle parole che dicono “tutto e il contrario di tutto” (accusano, ritrattano, riformulano, riconfermano) così non esiste un colpevole evidente e nessuno sembra pagare per un reato che però è stato commesso. Come andrà a finire?

Una grossa fetta di questa decadenza italiana è dovuta alla rassegnazione di un certo numero di italiani che hanno raggiunto un insopportabile livello di disperazione.
Si evidenziano nel popolo italiano, camminando per le strade, materialismo, consumismo, ateismo, egoismo, ignoranza, paura, aggressività, avidità, rabbia, meschinità, furbizia, potenziale violenza esplosiva, una squallida attitudine di cercare di fregare l’altro.

Il commercio e l’imprenditoria hanno la loro grossa fetta di responsabilità di un certo degrado diffusosi: da loro è venuto un tipo di “pensiero” che ha fatto espandere e diffondere la “meschinità”. Uno dei punti nevralgici su cui lavorare, se si vogliono risolvere i problemi umani legati alla crisi economica-esistenziale, è proprio questo, punto su cui gettare le basi di un modo di vivere il commercio e l’impresa senza l’avidità e la meschinità che nuocciono allo sviluppo della personalità umana.

Anche il “cuore” (l’anima) dell’Italia è stato disastrato modificando il carattere, la natura profonda degli italiani. Oltre alle tante cose negative già accennate rimane un ulteriore fenomeno che si aggiunge alla decadenza dell’Italia: la reciproca diffidenza tra le persone.
La diffidenza non faceva parte della natura caratteriale degli italiani così sempre vivaci, cordiali e disponibili un tempo.
Per le strade si incontrano italiani che non sorridono, che non rispondono più al saluto, che non si fanno da parte per far passare donne, vecchi e bambini, individui trincerati in stessi, si colgono sguardi induriti, pugni chiusi nel camminare che rivelano frustrazione, rabbia, paura, aggressività, sospetto, diffidenza nello sguardo, distrazione, indifferenza, cupezza, nervosismo, sfiducia, risposte comunicazionali irritate, solitudini che camminano e semplicemente si assemblano ad altre solitudini senza vera comunicazione. Di comunicazione naturale e viva nei luoghi d’incontro non se ne vede più come una volta: o solitudini che si guardano in cagnesco passando più tempo con gli occhi incollati ai video dei dispositivi digitali in mano oppure i luoghi si trasformano in salotti per animali (senza offesa per i veri animali). Lì dove sembra che alcuni conversino di cose interessanti si finisce per scoprire, avvicinandosi, che gli individui (marionette in vetrina) aprono la bocca con molta disattenzione e quelle che si sentono sono parole inflazionate, parole routinarie a precedere i pensieri e si tratta solo di “un lasciar passare il tempo”, non discussioni ma ingorgati mulinelli di confusi e caotici pensieri.

Dov’è finita l’Italia dei poeti, dei letterati, dei musicisti, dei filosofi, degli artisti della Bellezza (“guardata”, “ascoltata”, percepita dai cinque sensi e oltre)?

Ci vorrebbe uno Stato il cui primo compito fosse quello di educare-istruire affinché il cittadino fosse libero e consapevole di scegliere veramente i governanti giusti e onesti. Purtroppo questo è il tempo di una complessa e particolare corruzione e di oscuri intrighi. Il buon senso è andato smarrito ma impera e dilaga ovunque l’ignoranza. Oggi predomina uno sfacciato potere politico nazionale che serve un oscuro potere occulto sovranazionale. I cittadini vengono intrappolati nella rete di una cultura dominante demenziale, immersi in uno stupido materialismo, condizionati da un diabolico consumismo (che consuma la loro anima) e resi limitati da uno sciocco ateismo. Aumenta ogni giorno il numero degli individui meschini, egoisti e puerili seguendo una categorizzazione del nuovo millennio che sta generando una mostruosità mai vista prima.
Noi non critichiamo comunque l’individuo tenuto nell’ignoranza (mediante una manipolazione delle coscienze insospettabile) e nel bisogno, istupidito dai vuoti culturali, ma critichiamo coloro che usano il potere per mantenere la Terra schiava della paura, dell’egoismo meschino e della stupidità di vedere la guerra e il terrorismo utili.

I giovani se fanno cattive scelte e se commettono errori è solo per colpa della spessa nebbia della corruzione diffusasi che sono costretti a respirare loro malgrado. Hanno rubato loro il futuro.

Sono molti i politici italiani, giovani e meno giovani, in buona o cattiva fede, che fanno scoprire di sé di essere molto confusi su molte delle cose importanti utili, eventualmente, a governare: ad esempio sui diritti e i doveri; sull’etica; sulla morale; sui valori essenziali; sul buon senso; sulla lealtà, sulle disuguaglianze; sull’onestà; sulla responsabilità; sulla legalità; perfino sul significato di cosa dovrebbe essere fare politica, visto che lo disattendono.

C’era una volta l’Italia: un Paese meraviglioso che, uomini oscuri internazionali, con la complicità di uomini-servi nazionali traditori, cercano di far crollare da anni dalla “torre di gloria” storicamente conquistatasi, uccidendone il Bello, il Buono e il Vero che, per presa di coscienza, possono ancora rendere liberi, giusti e illuminati gli uomini.

 

 

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