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775. La volontà di essere dei giovani per salvare il mondo

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Non sono i tempi che sono cattivi, ma l’uomo”.
J. Beaumont

Tutte le malattie della mente portano fatalmente alla rovina
perché derivano dall’isolamento.
Queste malattie sono la concentrazione dell’uomo su se stesso”.
J. Ruskin

 

La società umana di questo mondo è una società immatura che ha la presunzione e l’arroganza di autocelebrarsi civile ed evoluta. Evoluta in cosa, per cosa e per chi?
Tutti i Paesi peccano di un degrado che non può definirsi passo evolutivo ma imbarbarimento, decadenza, inciviltà ed involuzione: non uno di passo indietro ma un’infinità.
Se fosse una società matura questa maturità trasparirebbe nelle generazioni che si devono ancora affacciare alla vita. Si vedrebbero giovani felici imboccare la propria strada supportati da un clima generale di saggezza, prosperità e giustizia. Se fosse una società matura si rivolgerebbe ai giovani con amore per aiutarli ad esprimere il meglio della loro giovinezza. Si evidenzierebbe una struttura sociale giovane fatta per i giovani. I giovani non vanno manipolati e convinti a realizzare i progetti degli adulti corrotti e degenerati ma vanno aiutati a riformare il peggio fatto dalle generazioni vecchie: non devono essere diretti dagli adulti conformisti, dai vecchi incollati alle poltrone o nascosti dietro le quinte del potere manifesto.
La società umana attuale è, invece, immatura e senza veri grandi ideali, perché uccide sul nascere gli ideali che vorrebbero diventare progetti basati sull’etica, sulla morale, su un’ecologia della mente che potrebbe realizzare davvero un’ecologia ambientale.
L’attuale società è una società malata di paura, di egoismo, di materialismo, di ateismo, di consumismo, di disarmonia (nei pensieri, nelle parole e nelle azioni): una società che intralcia la vera spinta evolutiva dell’umanità perché prevalgono il grave peso della legge del profitto e la pericolosa brama del potere.
Ai giovani, nei loro migliori anni, bisognerebbe far esprimere azioni di intelligenza, di prestanza, di coraggio, di bellezza, di bontà, di verità.
Una società riorganizzata dai giovani che possano esprimere al meglio i valori dell’onestà, della dignità morale, della dignità economica, dei diritti e delle libertà.
Occorrerebbe una rivolta giovanile, non violenta ma intelligente, contro tutto quello che è brutto, violento, banale, demenziale, inutile.
La maggior parte degli individui nell’attuale società sono annoiati, ansiosi, depressi, fobici, paurosi, irosi, violenti, disturbati, chiusi in se stessi, indifferenti, perché la cultura dominante che li alimenta rende la vita di tutti più grigia, triste, piena di preoccupazioni, di mancanza di possibilità.

Due tipi di uomini vivono nella società umana: quelli che vogliono il Bene e quelli spinti karmicamente al Male da coloro che posseggono autorità, potere e ricchezza. Quest’ultimi hanno conquistato le loro posizioni per mezzo di strade inique, per soddisfare il loro malsano egoismo. I più che si ergono a comandare, a giudicare gli altri sono individui “segnati” dal Maligno e lo si può riscontrare facilmente: le loro frasi di difesa sulle azioni che commettono li tradiscono.
Coloro che hanno autorità, potere e ricchezza soffrono di una indomabile brama che li rende infelici: è per questo che vengono spesso trasformati in “agenti del karma”, perché essendo già dalla parte del male il Karma si serve di loro.
Quella parte di umanità che cerca a tutti i costi di accaparrarsi autorità, potere e ricchezza determina la forte azione del Male sulla società umana: non tutti, ma molti commercianti, imprenditori, manager, gestori di risorse umane ed economiche, politici, governanti, banchieri, finanzieri, faccendieri, membri dei poteri forti e dei poteri occulti, ecc., si lasciano guidare dai simboli del Male.
Perché le persone assistono impassibili ai mali diffusisi nella società? Restano impassibili come se questi mali fossero inevitabili e l’individuo non fosse in grado di intervenire. Bambini violati (pedofilia), donne brutalizzate (femminicidio), giovani manipolati e spinti al suicidio, ecc..
Il male prolifera per l’ignoranza e l’ignavia dei più.
La società umana è oggi lo specchio della miseria e della meschinità umana, sia materiale sia spirituale.
Chiunque assista a “qualcosa” che gli smuove profonde emozioni può cominciare col farsi qualche domanda sul come poter alleviare qualche sofferenza, di come poter contribuire a ridurre l’ignoranza che prospera ovunque, di come superare gli assurdi limiti mentali che frenano le giuste azioni.

Bisogna farlo sapere che la pietra angolare del temperamento dell’uomo, che vive in questa realtà tridimensionale, è la volontà di essere. Ditelo in giro più che potete. È scontato che tutti gli uomini tendono a raggiungere qualcosa. Fate sapere ai giovani che non devono mai smettere di usare la volontà di essere, che non devono, nonostante tutto, rifiutarsi di cercare nel futuro altrimenti verranno meno alla loro qualità di uomini di domani. Né la stanchezza né la sfiducia devono impedire di continuare a spingere verso il futuro (volere, desiderare, fare, essere): le pesanti lezioni della vita illusoria non possono e non devono ostacolare la lezione più importante, quella spirituale dell’esistenza.

 

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