È una mission etica quella che tutti “i migliori” devono intraprendere.
La realtà socio-politica di un Nuovo Umanesimo Risorgimentale richiede molti “costruttori”: occorrono modelli di cooperazione nella piena corresponsabilità di tutti.
Occorre ricostruire i nuovi modelli di organizzazione sociale facendo in modo che tutti possano essere consapevoli della reciprocità di diritti e doveri (etici). Solo così si potrà avere un sistema sociale efficiente e trasparente.
Il sistema dovrebbe essere l’attuazione della “visione” che vede al “centro” non la produttività e il profitto ma il benessere, la qualità di vita e la felicità delle persone.
Si tratta di mutare la concezione, nel cuore e nella mente delle persone (lavoratori, imprenditori, manager), riguardo alla produzione: essa deve trasformarsi in offerta di beni e servizi per la felicità di tutti. Lo spostamento di una concezione concreta, da una visione egoista ed egocentrica ad una visione altruista di condivisione, non tanto dei beni e dei servizi ma di ciò che essi possono rappresentare e permettere: benessere sociale, eticità, moralità, cultura (della coscienza), gioia nelle relazioni, una trasformazione della coscienza, una società più illuminata e più felice.
La politica dovrebbe favorire tutto questo.
Non è quello che stiamo vedendo nella vergognosa campagna elettorale di questi giorni: si intravedono segni di pericolose derive autoritarie.
Le forze reazionarie dovrebbero essere sapientemente contrastate dalle forze progressiste rimaste incorrotte.
Qualcuno sta mentendo più degli altri in questa campagna elettorale ingannatoria: “ai posteri l’ardua sentenza”.