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900. Le “pratiche occulte” non sono spiritualità

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Il Kaliyuga (l’“era oscura”, l’età del ferro, l’epoca tenebrosa) è l’era della punta massima dell’offuscamento delle coscienze, rispetto ai tre yuga-ere precedenti (dvaparayuga, l’età del bronzo; tretayuga, l’età dell’argento; krta o satya, l’età dell’oro, l’era perfetta o della verità). In tale epoca si può vedere di tutto, potrebbe chiamarsi anche “epoca della frammentazione” caratterizzata dalla faziosità, dalla menzogna, dalla corruzione, dall’ignoranza, dall’egoismo, dal settarismo di ogni specie. L’epoca in cui il male sembra prevalere su tutto ma anche l’epoca di grandi opportunità spirituali. Dipende dalle scelte che si fanno, dalla disciplina ad utilizzare il discernimento-discriminazione, dal coraggio di togliere la comoda poltrona all’ego (che è solo memoria che intrappola). È solo riuscendo ad abbandonare l’ego, che ingombra tutto lo spazio interno, che il ricercatore spirituale può farsi “pronto” a ricevere l’influsso dell’Alto (l’influsso della dimensione spirituale non l’influenza delle entità astrali).

Nell’oggi, in questo Kaliyuga, pullulano le pratiche occulte di ogni specie, favorite dall’avvento della corrente culturale new age, una vera e propria “operazione contro-iniziatica”.
Le persone mosse solo da istanze egoiche e senza vere e profonde motivazioni spirituali si dedicano, senza alcun senso critico, a culti, pratiche varie e riti (magia nera, magia sessuale, satanismo, stregoneria, sciamanesimo, necromanzia o spiritismo, channeling, divinazione, ecc.). Alcuni si dedicano alla semplice scrittura automatica, al pendolino, alla tavola ouija o all’ipnosi regressiva per vite precedenti, considerandole prassi innocue, senza alcun pericolo, ma non è sempre così. In molti si accostano, senza conoscenza né esperienze di natura sottile, a pratiche di incantesimi attraverso contatti con entità e potenze spirituali oscure (demoni-asura), del tutto ignari del pericolo che corrono.
L’ignoranza è e crea confusione: l’ignorante credendo presuntuosamente di aver compreso, adatta, quanto viene a sapere dalle fonti autorevoli sul mercato letterario, alle proprie convenienze, alle proprie brame da soddisfare.

Ecco, di seguito, qualche esempio di brani (da fonti autorevoli) che l’ignorante utilizza a sostegno e giustificazione delle proprie posizioni e operazioni occulte:

Le credenze, le teorie e le tecniche comprese sotto il termine di occultismo e di esoterismo erano già diffuse nell’antichità. Certe, per esempio la magia, l’astrologia, la teurgia e la necromanzia, erano state inventate e sistematizzate qualcosa come duemila anni prima, in Egitto e in Mesopotamia”.

Mircea Eliade
tratto da L’occultismo: stregoneria e mode culturali.

 

Noi parliamo di forze occulte. Che cosa sono? Forze occulte della natura in genere o della natura umana? – L’uomo, messo in contatto dell’altro uomo, esplica tutte le sue facoltà in relazione ed in proporzione dell’educazione che ha avuto nella vita. L’uomo sa leggere, sa scrivere, sa far i conti ed adatta tutte queste cognizioni diverse allo svolgimento della sua esistenza materiale, dei suoi interessi particolari (…). Però quest’uomo esteriore ha ancora in un organismo non ancora completamente sondato dalla scienza; un organismo psichico il quale per sé stesso è un valore, cioè un numero, cioè una qualche cosa di così concreto, come potenza e forza, che comincia dallo zero ed arriva ad un numero infinito ed inconcreto.
(…) Negli esperimenti che vengono eseguiti nei gabinetti scientifici dove gli studi psichici conquistati dalla scienza ufficiale si vogliono rendere sperimentali, si prende un soggetto sensibile, si addormenta, si magnetizza, si ipnotizza, secondo il gergo in uso. Il sensibile comincia a manifestare certi fenomeni che non sono assolutamente comuni negli uomini svegli e coscienti e in condizioni normali. Per es.: ci sono medi, o sonnambuli, o soggetti sensibili, i quali messi nel sonno magnetico possono arrivare a dare manifestazioni di una certa materia ignota alla scienza e far apparire forme precise di materia viva, di organi umani plasticamente modellati come veri e reali, e sviluppare una facoltà fantomatica (creatrice di fantasmi e plasmatrice di figure pensate); e far vibrare le corde di una chitarra posta sul cornicione della stanza e così via. L’uomo ordinario, nello stato normale, non può compiere nessuno di questi atti. Però esistono molte contingenze della vita, straordinarie, imprecisabili, in cui ogni uomo può determinare un piccolo miracolo, vivo e sveglio, che non può ripetere a volontà ma che testimonia in tutti una facoltà occulta, nascosta, non sondata, analoga a quella dei medi addormentati. In ogni famiglia si potrebbero raccogliere documenti di tal genere – specialmente nei riguardi della psiche umana.
(…) Una qualunque occasione eccezionale dà agio alla manifestazione o di un miracolo di fede, o di un miracolo di intuizione, o di un prodigio di sentimento, in virtù dei quali viene a determinarsi un fenomeno nuovo che sfugge all’azione o all’esame, o all’analisi di qualunque persona che voglia considerarlo alla stregua dei dati della vita comune e della scienza conosciuta e controllata. Il piccolo preannunzio, ad es.: della donna di servizio che una bella notte riceve in sogno la impressione che la padrona o sta alla vigilia di una malattia o deve morire. Analizzate questo fatto se ha la sua conferma col verificarsi del sogno. Chi può determinare la facoltà profetica in noi la quale preannunzia un avvenimento nella casa molti giorni o mesi prima che ogni indizio apparisse a preoccuparcene, e verificatosi poi punti per punto? – La Filosofia vi fa sopra un cumulo di disquisizioni. Chi ha prodotto il fenomeno? La serva? Lo spirito? L’Angelo? L’Arcangelo? Il Demonio? La Madonna?
(…) A noi non importa. Io affermo che il fenomeno esiste; constato un fatto: una persona in sonno normale, con digestione normale, ha dato il preannunzio di un piccolo o grande avvenimento che si è verificato.
(…) Ora, esiste, osservato dal punto di vista scientifico e sperimentale, un potere occulto, un potere dell’individuo interiore, nei medii, per cui delle facoltà anormali si manifestano. Ed esistono negli uomini di vita normale dei fenomeni, i quali regolarmente devono far supporre che il nostro organismo interiore, pur nella vita normale, può avere facoltà tali che non possiamo con la comune filosofia spiegare, o si è costretti all’ipotesi di interventi di spiriti di morti o di dii e santi della religione nella compagine della società umana.
(…) Constato questo potere, torno alla nostra fratellanza. Mettere le forze occulte, le forze che vivono in noi, nel nostro organismo occulto, che rappresentano le nostre energie interiori, a profitto di coloro che possono avere bisogno di un aiuto che la scienza ordinaria non può dare, questo è il compito della nostra fratellanza.
(…) Quindi la nostra fratellanza non è un medico o una accademia di medici nel senso profano della parola, perché nel mondo profano non ci sono più medici che studiano l’organismo occulto umano (…)”.

Giuliano Kremmerz
significativo brano tenuto alla Conferenza presso l’Accademia Pitagora di Bari nel 1921

 

L’ignorante, che si appresta a praticare qualsiasi tipo di pratica occulta, è sempre in pericolo perché non ha sviluppato alcuna “visione” né alcuna forma di risveglio spirituale. A questa categoria, senza alcun riferimento offensivo, appartengono la maggior parte di coloro che si tuffano nel mondo dell’occulto per soddisfare soltanto istanze egoiche. L’ignorante non sa, e non è in grado di capire, che ogni cosa intorno a lui, fisica, psichica, mentale o altro, è “Energia” (in sanscrito si dice “sakti”, “energia-potenza”), sia individuale sia collettiva. Inclusi la propria mente e il proprio corpo fisico grossolano, compresi alberi, animali, pietre, il Sole e tutte le altre stelle.
Senza questa comprensione-consapevolezza ogni pratica occulta meccanica mette in pericolo il praticante, aprendo l’ingresso (una “fenditura” nel corpo sottile, corpo astrale) ad oscure potenze occulte pericolose. La comprensione-consapevolezza-conoscenza del mondo fenomenico (cioè la manifestazione universale grossolana-sottile-causale) è in grado di aprire una “Via Verticale” di Luce, all’opposto della “Via Orizzontale” oscura cui tendono la maggior parte delle pratiche occulte.
L’ignorante (ignoranza metafisica, ignoranza coscienziale) ha una mente limitata, non riesce a trascendere la dipendenza dai sensi per conoscere e percepire e ha, nello stesso tempo, la presunzione di ottenere gli “oggetti” bramati tramite le pratiche occulte.

Molte di queste pratiche concernono il contatto con spiriti-anime di persone defunte o di entità astrali (del piano astrale), ma questi sono guide del tutto inaffidabili. Questi, quando riescono ad entrare in contatto con i vivi che li hanno evocati, mentono, simulano di essere dei maestri spirituali o esseri molto evoluti, deputati a trasmettere una profonda saggezza e ad aiutare ad ottenere ciò di cui effettivamente hanno bisogno. È proprio ciò che gli evocanti vogliono sentirsi dire.

Molti sono coloro che autodefinendosi “ricercatori spirituali” si affidano, o danno credito, a dei medium (veri, presunti o imbroglioni conclamati) che affermano di parlare per conto di un grande Maestro o di esserlo, in prima voce, per incorporazione.
I Maestri veri, quando vanno oltre la soglia della materia, non hanno bisogno di servirsi di un medium per comunicare con i propri discepoli, specie se in vita hanno consegnato loro l’Insegnamento (mediante il sutra, non condizionato dal tempo-spazio-causa) che non ha mai bisogno di aggiunte, perché un Maestro non lascia mai sospesa una “trasmissione” (un “tradere”). Con il sutra consegnato, e mediante il sutra, un vero Maestro assiste direttamente i discepoli anche nei casi in cui questi non sono in grado di rendersi conto di essere assistiti, di ricevere il suo aiuto. Un Maestro fa sempre la sua “parte” in modo completo, dà esattamente ciò e quanto si deve dare. L’allievo, il devoto, il discepolo non sempre risulta all’altezza di quanto ha “ricevuto”, non sempre risponde all’influsso spirituale ricevuto con i necessari cambiamenti, interiori o esteriori.
Affidarsi ad un medium, e alle eventuali entità astrali per suo tramite, è un atto imprudente che può pagarsi caramente. Il piano sottile-astrale pullula di entità dalle più svariate intenzioni: da quelle burlone a quelle pericolose che si manifestano come infestazioni o possessione. Molti demoni-asura hanno il compito di dividere, di frammentare, di distruggere certi ambiti spirituali (ma anche coppie, famiglie, gruppi spirituali ben assortiti) seminati da un vero Maestro: la contro-iniziazione non vuole il risveglio spirituale delle coscienze, né la loro realizzazione né, tantomeno, la loro liberazione (moksa).
Un medium in trance, o nella sua pantomima, si pone spesso in una posizione ambigua dove può essere facilmente confuso, dai più suggestionati, per un insegnante spirituale in incognito, manipolando gradualmente sempre più astanti imbrigliati nel clima suggestivo che si viene facilmente a creare, dove tutti credono di percepire qualcosa. Anche in uno stato di suggestione si mette in moto dell’energia-prana che il suggestionato può percepire in sé stesso e per ignoranza attribuire a qualcosa di esterno a lui che lo privilegia.
Un medium non è e non può essere spiritualmente elevato: non può essere molto evoluto se fa il medium. Un medium è solo uno strumento in balia di correnti astrali, tenuto sotto influenza da demoni-asura per conto della contro-iniziazione. Il basso livello di coscienza, non risvegliato spiritualmente, non permette ai medium di contattare esseri davvero evoluti, al di là dei livelli astrali. La storia dell’occulto è piena di medium che hanno approfittato sessualmente di alcune astanti affascinate dal clima suggestivo in cui sono venute a trovarsi, dando all’evento il più elevato dei significati di convenienza inverosimili.
Nel kaliyuga la maggior parte delle menti umane sono oscurate e poco riescono a comprendere della natura divina che si nasconde dentro l’uomo.
I grandi esseri spirituali (Maestri quando incarnati nel mondo) si servono dei normali strumenti di espressione per manifestare risposte comportamentali e comunicazionali capaci di “trasmettere” nel migliore dei modi un Insegnamento. Non si servono di spiriti-anime invisibili intorno a loro né di soggetti medium: sarebbe un controsenso spirituale. Un vero Maestro comunica ai devoti-discepoli, nei suoi Insegnamenti consegnati, come elevare la coscienza attraverso la meditazione (dhyana) e non a servirsi di medium.

Un discepolo spirituale quando si affida ai medium o alle entità astrali, quando queste sono realmente presenti e comunicanti, permette loro di insidiare il proprio ego-ahamkara mediante l’ascolto di parole altisonanti incantatrici. Ogni discepolo, lungo la propria sadhana, è sempre a rischio “cadute” e dovrebbe vigilare con tutta la capacità che ha di discernere-discriminare. Molti sono coloro che cadono. L’ego, mascherato di falsa santità, è infinitamente fragile e vulnerabile e temendo la propria demistificazione dà retta al medium-entità assorbendo l’insidia che avvelena il suo animo.
Chi cade “sotto influenza” di un demone-asura rischia l’ossessione, l’infestazione o addirittura la possessione. Esistono forme di possessione meno plateali di quelle a cui l’immaginario collettivo si riferisce. Tutte queste forme di influenze compromettono la mente subconscia (citta). Chi resta intrappolato nell’incanto delle pratiche occulte si vincola ai regni astrali inferiori senza possibilità di alcuna forma di progresso spirituale.

Molti sono nel mondo i psichiatri che, volente o nolente, per propria esperienza, muovendosi sul confine tra salute mentale e possessione demoniaca, definiscono reali le possessioni demoniache in base a quanto hanno potuto riscontrare direttamente. Tra questi vi è il noto Dr. Richard Gallagher, psichiatra e professore di psichiatria clinica alla Columbia University.

L’ego fa dire a molti, dopo aver letto molti libri, aver visto molti film e programmi in tema, di essere degli “esperti” in fatto di fenomeni e pratiche occulte. Sottovalutare la vera portata del problema e sopravvalutare sé stessi a “esperti” in grado di comprendere e gestire la vasta gamma di fenomenologie è piuttosto azzardato. Anche un corso speciale avanzato sul paranormale non fa diventare un “esperto” e i vari “attestati” rilasciati valgono nulla. Molti sono imbottiti di teoria ma non hanno mai affrontato un vero fenomeno.
Essere documentati o aver frequentato dei workshop sul paranormale, sulla medianità, sugli esorcismi, sulla lettura dell’akasa non significa essere diventati degli esperti sull’occulto. Gli stessi sacerdoti non possono dirsi esperti conoscitori dell’esorcismo e dei fenomeni corrispondenti anche se ne conoscono teoricamente le procedure e le preghiere. Serve ben altro.

I fenomeni occulti si manifestano tutti entro la realtà grossolana-sottile-causale: si tratti di fenomeni spontanei o di fenomeni provocati da operatori dell’occulto o da entità astrali attratte. Un fenomeno, non lo si può provocare o affrontare anche quando spontaneo, senza una conoscenza del piano sottile dove esso sorge e si aziona. Neanche senza lo sviluppo minimo della percezione-consapevolezza in grado di individuarne i movimenti e gli sviluppi.

Un “ricercatore spirituale”, con qualsiasi livello e grado di risveglio, può fare a meno, sul sentiero scelto, delle pratiche occulte, essendo la sua una luminosa “Via Verticale” verso il trascendente.

Un “praticante di occultismo”, esperto o meno, non può fare a meno di rivolgersi alla spiritualità per una qualche forma di risveglio, essendo la sua una pericolosa e oscura “Via Orizzontale” immessa nella fenomenologia mutevole del mondo del divenire.

Consigliamo, per maggiore approfondimento, i nostri articoli:

782. L’Occultismo e la Spiritualità

893. Sulla “possessione” e la “realtà spirituale”

891. Come il Male si fa strada nel Mondo (Satanismo?)

878. Percezioni vere, false e fatue

870. L’Aura, i cakra, il pensiero, la mente, la meditazione

393. I “Centri Occulti”, la “Sakti” (il Potere) e la “Prakrti

Di prossima pubblicazione sul nostro sito, il free e-book “STUDIO 8 - Sulla “Possessione” e la “Realtà spirituale”

 

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