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978. Il Risveglio: è possibile anche in un dramma universale

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Quello degli esseri umani è un duro viaggio dall’incoscienza alla coscienza: un viaggio attraverso infinite esperienze e una scala interminabile di stati di coscienza. Ogni individuo sperimenta il proprio viaggio contemporaneamente al viaggio collettivo di tutta l’umanità, che dura dall’inizio dei tempi.
La storia non è altro che la raccolta di tutte le esperienze fatte dagli esseri umani che hanno costituito il corpo dell’umanità lungo le ere, e da queste esperienze è derivata quella che viene chiamata evoluzione, entro la quale alcune individualità hanno esperito un maggiore risveglio della coscienza rispetto ai più.
L’individuo che vive, soffre, affronta ostacoli, se matura e fa nascere in lui curiosità conoscitiva, intuizione e creatività può vedere affiorare delle “qualificazioni” che possono innalzarlo, elevarlo a stati di coscienza non ordinari offrendogli coscienza-consapevolezza-conoscenza.
L’umanità si trova ad un critico bivio esistenziale: i più sono imbrigliati in un cieco materialismo (egoismo, edonismo, ecc.) pochi sono coloro che perseguono sinceramente istanze spirituali.
L’uomo massa della società moderna si è intrappolato in assurdi sistemi produttivi, economici, culturali e sociali, ostacolando tutto ciò che in lui aspira all’Alto, allo spirituale. Tutto quello che ha creduto bene, e ha sviluppato ai massimi livelli di crescita, si è rivelato contro la Natura, il Pianeta, l’Universo e l’uomo stesso.
L’uomo deve risvegliare una forma di coscienza che possa aiutarlo a riconciliarsi con ciò che in molti lunghi anni si è distaccato ed oltre alla manifestazione di una ovvia ragione imparare nuovamente ad amare tutto ciò che lo circonda, in ciò in cui è immerso. Guardando con occhi diversi la Natura, il Pianeta, l’Universo e l’umanità stessa l’uomo può ritrovare stesso, incontrare la propria Coscienza. Con una coscienza risvegliata potrà vedere tutti i fenomeni, ogni realtà, l’intero Pianeta, gli esseri viventi come appartenenti a qualcosa di molto più vasto di come ha sempre pensato. Egli, come coscienza risvegliata, vedrà ogni processo ed ogni entità interconnessi e interdipendenti. Scoprirà che, in realtà, nulla è mai stato separato. Insieme alla coscienza risvegliata si risveglia anche l’amore, la forza unitiva di tutte le cose, la sola che è in grado di far sentire che Tutto è Uno.

Gli esseri umani, in questo periodo di dramma universale della “Pandemia” (Coronavirus), sono stati travolti da “qualcosa” che ha mostrato tutti i limiti e tutte le incapacità dell’uomo moderno nel cercare di gestire, e illusoriamente di piegare, una situazione  così drammatica. I tanti morti raccontano da soli la verità di tale dramma. Migliaia di persone scomparse come increspature di un onda che i propri cari non hanno potuto neanche visitare e far loro, in molti casi, un funerale: strappati via con forza e gettati nell’anonimato, nell’invisibile senza nessuna vicinanza di una persona cara. Che dura lezione questa se ci si riflette sopra e quale insegnamento spirituale risulta essere. Un dramma che sembra pesare le coscienze degli individui, che sembra mettere gli uni di fronte gli altri in relazione alle responsabilità espletate o che sono venute meno. Un dramma che si è posto nel sociale come una “livella”: nessuna differenza, tra i contagiati, per quanto riguarda la razza, il credo, il sesso, la casta, il colore e l’appartenenza politica. Eppure alcuni, nonostante la lezione universale data dal Coronavirus, hanno manifestato pensieri folli, di disuguaglianza sociale, di indebolimento del “diritto”, proprio in un momento di grave emergenza nazionale, e mondiale, pensieri inammissibili che parlano dell’esclusione di alcuni (i cosiddetti “vecchi”) in favore di altri (i giovani) riguardo il diritto alle cure salva vita. È una grave violazione il solo averlo pensato.

Non è forse l’essere umano un essere di relazione? Ma è anche un essere di ragione e di coscienza che dovrebbe saper pensare correttamente, saper discernere-discriminare e saper evitare gli sciocchi errori evitabili. La relazione è anche quella che favorisce il diffondersi e l’espandersi della malattia, non è solo quella che diffonde pensieri e sentimenti, positivi o negativi che siano, le cui conseguenze affiorano col tempo rispetto ad un virus aggressivo come quello in questione.

Noi sappiamo che tutto è governato dalla legge del Karman, da quella legge che tiene connessa ogni cosa esistente, ma anche tutto ciò che viene pensato, detto e fatto, tutto risuona a più livelli, quello individuale, quello sociale e quello globale. I vari danni, alla società umana, vengono dall’identificazione delle persone (ego-corpo-personaggi) con le cose, con gli eventi, con i ruoli, con i luoghi, l’attaccamento dell’ego (il piccolo io che non è il ) che conosce solo il senso dell’io-mio.
Questo brutto momento epocale sta conoscendo più l’egoismo che l’altruismo tra la maggior parte delle persone e in pochi guardano alla grande lezione di tutti quegli operatori sanitari che con grande dedizione, abnegazione e sacrificio stanno cercando di salvare più vite possibili, offrendo un luminoso esempio di altruismo, nonostante diversi di loro si siano ammalati. Un altruismo in azione per ognuno di noi. Purtroppo, però, ci sono stati molti cattivi esempi di egoismo oltre frontiera: una specie di gara di egoismi individuali, nazionali, europei e mondiali. In questi giorni, invece, una grande lezione di altruismo, inaspettata, è venuta dalla Cina con aiuti concreti (medici specialisti del virus e mascherine).
Quando gli esseri umani capiranno quanto sia fondamentale armonizzare i rapporti tra esseri viventi, Natura, Pianeta e Universo nascerà una nuova presa di coscienza capace di cambiare molte cose, perché significherà aver aperto il cuore, la mente ed una via diretta alla realtà spirituale.

Di cosa ha bisogno l’essere umano per fare un grande salto di qualità? Di diventare il distruttore del proprio egoismo, della propria ignoranza e della propria paura perché estinguerebbero le cause della sofferenza.

L’umanità sta attraversando un grande momento di crisi, una difficoltà senza pari e da tutto questo dovrebbe imparare una grande lezione, ovvero quanto siano importanti, allo stesso tempo, la relazione con l’altro, il servizio all’altro ma anche l’introspezione, la riflessione, la meditazione. Un uomo meno ordinario (Filosofia del divenire) , più filosofo (Filosofia dell’Essere) e dispensatore di vero amore.
Se così fosse avremmo in poco tempo una società migliore, più illuminata e più felice.

 

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