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995. Il potere delle Logge segrete: massoneria, mafia e politica

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L’ora presente è grave: non è un’espressione retorica, questa. Chi conosce come realmente stiano le cose, sa che quei pochi che hanno una qualunque responsabilità interiore non dovrebbero ormai perdere più un minuto di tempo, non dovrebbero più rimandare di un attimo la loro decisione per quei superamenti che in segreto essi veramente conoscono di quale natura debbano essere. Si è alla vigilia di eventi che possono essere gravemente distruttivi per l’uomo o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito”.

Massimo Scaligero
da Iniziazione e Tradizione
Edizioni Tilopa

 

A chi ci rivolgiamo quando scriviamo su un tema come questo? Vorremmo rivolgerci a quanti più cittadini possibile affinché sappiano e diventino consapevoli del perché il proprio paese non riesce ad uscire dai problemi che si trascinano di decennio in decennio. Divenire consapevoli delle forze che impediscono il vero progresso, e del perché operino in tal senso, potrebbe fare la differenza per provocare un cambiamento epocale, prima che sia troppo tardi. Eppure sono in pochi a voler sapere per poter fare: per ignoranza, per un profondo guasto morale, per gli effetti di un degrado significativo della cultura dominante. Di quelli che si incuriosiscono i più appartengono alla fascia dei “sedentari”, di tutto rispetto. Noi auspichiamo, invece, che possa verificarsi, prima o poi, una chiamata a raccolta di tutti “i migliori” del paese perché entrino in azione per una rivoluzione culturale, riferendosi a principi e valori etici, morali e spirituali, forti di tutti gli strumenti della legalità, della democraticità compresi tutti i nobili Articoli della Costituzione. Contiamo su quella parte del popolo italiano ancora fatto di “io-individui” educati ad un ideale, capaci di scatenare una forza irresistibile contro tutti gli interessi oscuri di questi poteri occulti. Ogni potere oscuro può essere sconfitto. L’Italia occulta può essere debellata se solo emergesse in tutti quel desiderio profondo verso una vita civile, migliore, più illuminata e felice.

Occorrerebbe una politica (una filosofia politica) veramente elevata in grado di avviare un processo di rettifica del decadimento in atto, stimolando ed innalzando non l’individualismo (che ha prodotto solo egoismo distruttivo) ma la coscienza dormiente dell’umanità. Non si tratta di filosofia astratta ma di filosofia politica per realizzare un piano concreto che modifichi lo stato attuale delle cose. Si tratta di far percepire tale importanza e tale urgenza a più persone possibili. Non solo filosofia ma soprattutto una filosofia politica realizzativa. Una politica che abbia il coraggio di rettificare quanto si è deviato in tutti questi anni per la scomparsa della polis allontanando l’esistenza umana dal suo “Scopo” principale.

I Problemi Fondamentali dell’Umanità non si riescono a risolvere mai per un fatto semplicissimo: da molte migliaia di anni i più interpretano la vita in termini di lotta, di dominio, di separatività. Sotto qualsiasi forma di Società, Repubblica, Regno, Impero, ecc., la visione predominante è sempre stata quella in cui ha prevalso questo tipo di interpretazione della vita, mai contrastata per davvero. Nessuna rivoluzione, e ce ne sono state tante nella storia dell’umanità, ha mai voluto modificare o cancellare questa errata interpretazione della vita: infatti le cose non sono mai cambiate, nessun rivoluzionario, al di là delle belle intenzioni dichiarate e delle parole convincenti espresse al meglio, ha cambiato alcunché in nessuna parte del mondo. Si è solo sostituito a chi comandava prima. Ad affermare questa interpretazione della vita, sono sempre stati e sono coloro che occupano il potere. Il potere aggressivo e violento si è sempre manifestato attraverso molte forme diverse, comprese le organizzazioni segrete, una volta scoperta l’efficacia dell’uso del segreto e dell’inganno.
Nulla potrà mai cambiare, nella società umana, finché prevarrà questa concezione della vita (ben voluta da un certo tipo di essere umano, da certi gruppi ben associati ad altri gruppi che proteggono, custodiscono tale forma di interpretazione, funzionale alle loro personali ambizioni).

Ripetiamo, ancora una volta, che noi non siamo interessati alla politica, ai partiti, alle logiche del potere, a tutto ciò che appartiene al dominio del mondo del divenire, in quanto interessati alla Filosofia dell’Essere, tutt’altra cosa dalla Filosofia del Divenire (quella dell’apparire, dell’avere, del possedere, del fare profitto, del dominare, ecc.).
Noi ci prestiamo solamente a dare il nostro piccolo contributo anche sulle questioni sociali che non rientrano nelle istanze da noi perseguite. La diagnosi che emerge da una accurata osservazione della situazione italiana è la più ovvia: l’Italia si trova nell’attuale disastrosa situazione perché nella maggior parte dei cittadini, mediante la diseducazione morale, intellettuale e spirituale, indotta dalla corrotta cultura dominante, è venuta meno l’“onestà”: senza l’onestà, la trasparenza, la comunicazione, la cooperazione da parte dei cittadini, dei politici, degli uomini delle istituzioni, dello Stato, del Governo non potrà mai funzionare nessun piano di ripresa del paese. I “poteri occulti” criminali sono ovunque ed occorre consapevolezza, coraggio e determinazione per combatterli e sconfiggerli. Dietro le quinte di questo panorama sociale operano una filiera di Think tank, fondazioni, associazioni, consorterie occulte, fratellanze varie, gruppi, associazioni segrete e individui insospettabili che tutto vogliono meno che la democrazia e il bene dell’umanità.
Il potere di questi organismi segreti manipola i cittadini facendo appello alla consapevolezza di gregge sfruttando il materialismo, l’ignoranza, l’egoismo e il consumismo che hanno ormai sopraffatto la mente dell’uomo comune. I cittadini sono nel pieno di una guerra occulta di cui non si rendono conto: la vita del paese è nelle mani di questo potere delle Logge segrete in cui massoneria, mafia e politica fanno asse.

Ricordiamo che in Italia esiste il divieto di appartenenza ad una associazione segreta e simili eppure vivono e sono operative molte strutture segrete: logge massoniche coperte, cosche o ‘ndrine, clan camorristici, famiglie di Cosa Nostra, associazioni camaleontiche, fondazioni ibride, Think tank ambigui utilizzati dalla politica, organismi paramassonici dall’apparenza filantropica.

I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare”.

Articolo 18 della Costituzione

Si   considerano   associazioni   segrete,   come   tali   vietate dall’articolo 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono   attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale”.

Articolo 1 della Legge 25 gennaio 1982, n. 17

Norme di attuazione dell’articolo 18 della Costituzione in materia di associazioni segrete e scioglimento della associazione denominata Loggia P2.

L’Italia occulta esiste ed è, ormai, una evidenza per tutti, negarla sarebbe da stupidi oppure da persone in malafede. L’Italia occulta è stata una realtà inconfutabile sin dall’Unità d’Italia nel 1861, operativa dietro l’Italia ufficiale del “potere formale” esercitato dal governo. Un’evidenza anche dal 1947 in poi con il potere in mano alla politica corrotta, alla massoneria e alla mafia, un potere ben capeggiato dagli Stati Uniti controllato dai suoi tanti agenti segreti massoni infiltrati in diversi ambiti sociali. Un organismo di controllo è stata la Loggia Colosseum di Roma.
L’Italia occulta esiste ancora ai nostri giorni costituita da più poteri: i poteri criminali della mafia e della ‘ndrangheta, i poteri occulti delle logge massoniche (nazionali e sovranazionali), i poteri della politica corrotta (politici e partiti), quelli dei “poteri forti” (finanza occulta, lobby industriali), quello dell’alta burocrazia statale, quello dell’Alta Magistratura, il potere delle imprese a partecipazione statale. Poteri in competizione sempre tra di loro ma uniti nella direzione fondamentale per dominare in modo occulto il paese.
La maggior parte dei pezzi corrotti dello Stato formano l’antistato che opera nascostamente mentre la parte sana, legale, formata dai veri servitori dello Stato, è quella che ha prodotto, lungo molti anni di lotta alla criminalità, innumerevoli vittime (il giornalista Mauro De Mauro, il giornalista Mauro Francese, il magistrato Cesare Terranova, l’ufficiale di polizia Boris Giuliano, l’avvocato Giorgio Ambrosoli, il politico Piersanti Mattarella, il giornalista Peppino Impastato, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il magistrato Giovanni Falcone, il Magistrato Paolo Borsellino, il giornalista-sociologo Mauro Rostagno, il magistrato Rosario Livatino, e moltissimi altri ancora).

Il corso della storia del nostro paese è costellato dalla presenza dei “poteri occulti” e dei “poteri forti”, sempre pronti ad opporsi ai grandi positivi cambiamenti politici, sociali ed economici per mantenere posizioni di privilegio per stessi e per poter servire quelli che si credono i “padroni del mondo” i quali vogliono un Nuovo Ordine Mondiale. Il Nuovo Ordine Mondiale prevede, a “Piano-Azioni” ultimato e attuato, la riorganizzazione del pianeta, perfino la divisione geografica dei compiti di ogni persona. Alcune aree del pianeta verrebbero utilizzate come riserve di materie prime, altre responsabili della produzione, altre ancora del controllo globale.

Le logge massoniche speciali segrete, coperte, esistono, sono un’evidenza ricorrente sulle cronache, ma continuano ad essere ignorate ufficialmente, non prese in considerazione come parti di un grande sistema criminale su cui indagare seriamente e approfonditamente. Restano una notizia scoop su cui elucubrare qualche giorno e nulla più.
Queste “evidenze” sono sotto gli occhi di tutti da molto più di cinquant’anni, ma non si è mai fatta un’indagine mirata, tranne che per la famosa Loggia Propaganda Due (P2) di Licio Gelli, un’indagine inevitabile allora per il clamore suscitato per la sua natura eversiva e i troppi personaggi istituzionali coinvolti. Una indagine che portò inevitabilmente alla Legge Anselmi (Legge 25 gennaio 1982, n. 17). Altre indagini mirate a portare il fenomeno alla piena luce del sole, per debellarlo, non ne sono state fatte. “Qualcuno”, dentro e fuori le istituzioni, non lo ha mai voluto. Perché? Il perché è evidente anch’esso. È all’origine dell’esistenza di quella che abbiamo chiamato, nel nostro libro, L’Italia occulta (libro pubblicato nell’agosto 2018; appellativo che ritroviamo nel titolo di un altro interessante libro, quello di Giuliano Turone – Italia occulta – pubblicato nel gennaio 2019).
Lungo molti decenni il fenomeno è affiorato più volte nella storia del paese: dalla massoneria (nazionale e sovranazionale) alla sospetta politica romana, dalla Banda della Magliana alle criminose eminenze grigie del Vaticano (vedi Paul Casimir Marcinkus , all’epoca Monsignore responsabile dello Ior, iscritto alla P2), dal controllo della Milano imprenditoriale ai tentacoli della ‘ndrangheta, dal potere di Cosa Nostra agli affari segreti nel Mediterraneo di Mu’ammar Gheddafi, dall’inchiesta Mafia-Capitale al grande business offerto dal Covid-19 attuale. Nell’ombra si stanno azionando le mani di Cosa Nostra sull’economia sana e legale in forte crisi per il Covid-19, le mani della ‘ndrangheta sulle società che gestiscono la produzione di farmaci e vaccini, senza dimenticare quelle della camorra e della santa corona unita. Il pericolo concreto sta nell’indebolimento del paese e della democrazia. Nella galassia di questo fenomeno continuano a girare faccendieri senza scrupoli, imprenditori corrotti e corruttori, soggetti inquietanti dell’estrema destra, politici senza patria nel cuore (di destra, di centro e di sinistra). Una delle ultime evidenze sulla cronaca è l’emissione di 26 misure cautelari, di cui l’arresto di 23 persone (giovedì 4 giugno 2020). Tra gli arrestati c’è l’ex presidente della municipalizzata veronese dei rifiuti (Amia), Andrea Miglioranzi (con una storia passata di estrema destra). Si tratta di una indagine della Procura di Venezia che riguarda la ‘ndrangheta a Verona (una cosca o ‘ndrina degli Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto – Crotone – alleati con i Grande Aracri e i Russelli): droga, usura, riciclaggio, estorsione, interessi nel settore dei giochi. In questa indagine è indagato anche l’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi (ex Lega). Emerge dall’indagine, una profonda collusione tra istituzioni e mafia, agevolata da una filiera di personaggi dal profilo apparentemente anonimo. Esistono, in quest’indagine, anche delle indiscutibili intercettazioni. Sono presenti i soliti uomini-anelli che trattano i rapporti con la politica e le imprese: fili che vanno da Milano agli ambienti romani. Esiste un mediatore che collega alla “Camera EuroMediterranea per l’industria e l’impresa”. Vengono concessi appalti mediante il solito “colletto bianco” al Ministero che si mangia, viene detto, “il giusto”. Una manina fatata risulta nella segreteria della Lega. I protagonisti della faccenda sono iscritti alla massoneria ed è accertato, ma anche alla Rosa Croce. Anche i Mancuso (‘ndrangheta) sono iscritti alla massoneria con rapporti con le logge di Scozia e dell’Inghilterra (rivelazione fatta, a suo tempo, dal procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri). È normale che magistrati, politici, ‘ndranghetisti, professionisti, rappresentanti delle forze dell’ordine, siano tutti legati dal rito massonico?

La presenza massonica è in tutta Italia, dal Sud al Nord, ma in alcune regioni sembra essere più pervasiva: è, comunque, penetrata in ogni campo della società, tocca la politica, l’imprenditoria, le banche, la finanza, il giornalismo, la chiesa, la criminalità organizzata, i servizi segreti e altro ancora. Nelle logge massoniche segrete ci sono magistrati, sacerdoti, consiglieri comunali, assessori, sindaci, imprenditori, professionisti, studenti, mafiosi di Cosa Nostra e uomini delle cosche della ‘ndrangheta. Gli iscritti alle 4 obbedienze principali, tra Sicilia e Calabria, sono oltre 17mila distribuiti in 389 logge. Nel 2017 risultavano, alla commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi, 193 “fratelli” collegati a Cosa Nostra e ‘ndrangheta: in pratica uno ogni due templi. Per comprendere la dimensione della cosa basta pensare che nella città di Castelvetrano, in Sicilia, che ha 31mila abitanti sono presenti ben undici logge di diverse obbedienze. Le indagini della commissione antimafia si sono concentrate sulle obbedienze massoniche ufficiali e non sulla galassia delle logge coperte, segrete.

“(…) Purtroppo la Massoneria non è solo un’espressione dalle valenze filosofiche, sociali, umanitarie, internazionalistiche. È subentrato, in essa, un lato oscuro sempre più preoccupante che nessun Gran Maestro ha saputo, o voluto, realmente ostacolare in modo da dissolvere una tale oscurità e ridare all’opinione pubblica un profilo luminoso, quale dovrebbe avere.
Essa adopera l’“uso del segreto” come mezzo di potere, fuori dal controllo legale: si hanno, così, dei veri e propri comitati d’affari, centri d’influenza politica, centri di manipolazione dell’opinione pubblica (mediante l’uso di sistemi di persuasione occulta), centri di raccordo con la criminalità organizzata (Cosa Nostra, ‘ndrangheta, Camorra, Santa Corona Unita, servizi segreti, ecc.), centri economico-finanziari pirata, Officine di disegni occulti (terrorismo stragista).
Come si può credere che, in una stessa Loggia, e per giunta coperta, si possano svolgere lavori di natura spirituale, con la presenza di servizi segreti, mafiosi, imprenditori e politici?
Un esempio di quanto diciamo è la Loggia Colosseum, fondata a Roma subito dopo la liberazione dell’Italia: Loggia nata col proposito di farvi affluire gli agenti della Cia. Il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo (del GOI), che ha guidato la Massoneria nel periodo 1990-1993 ha voluto chiudere tale Loggia incongrua.
Nel 1992 il Gran Maestro Ettore Loizzo (cosentino) ha denunciato al Gran Maestro Di Bernardo il fatto che su 32 Logge (di allora) 28 fossero in mano alla ‘ndrangheta. (…)”.

Rosario Castello
tratto da L’Italia Occulta, pubblicato nell’agosto 2018

Mi sono dimesso appena saputo che 28 logge erano in mano alla ‘ndrangheta”.
Giuliano Di Bernardo
(ex Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia)

La Loggia coperta, segreta Propaganda Uno (P1) è esistita.

“(…) Nel 1877 il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi) Giuseppe Mazzoni costituisce la Loggia Propaganda Massonica (una loggia coperta per l’esigenza di salvaguardare l’identità degli affiliati). A questa loggia viene iniziato, sempre nel 1877, Adriano Lemmi (Gran Maestro dal 1885 al 1895) che la rende famosa e di prestigio grazie a coloro che riesce a riunire al suo interno in fratellanza (banchieri, deputati e senatori). Tra gli affiliati spiccano: Giosuè Carducci, Francesco Crispi, Camillo Finocchiaro Aprile, Domenico Menotti Garibaldi, Pietro Lacava, Ernesto Nathan, Aurelio Saffi, Gaetano Tacconi, Giuseppe Zanardelli, ecc..
La Loggia Propaganda anche dopo la maestranza di Lemmi continua ad essere un importante riferimento nel Grande Oriente massonico.
Basta ricordare il 1893: lo scandalo della Banca Romana (ex Banca dello Stato Pontificio, che emette 40 milioni di banconote false immesse in serie doppia su 113 milioni di Lire stampati) dove si scoprono le gravi irregolarità amministrative commesse da diversi banchieri italiani di cui una buona parte massoni, membri della Loggia Propaganda Uno (P1). Giovanni Giolitti (capo del governo, chiamato anche “ministro della malavita” da Gaetano Salvemini) viene sostituito da Francesco Crispi, massone della Loggia Propaganda Uno (P1) e Maestro Venerabile Onorario della Loggia Centrale di Palermo. Sono proprio quelle commissioni d’inchiesta che portano alla fondazione della Banca d’Italia. Sempre nel 1893, il primo febbraio, viene assassinato Emanuele Notarbartolo (ex direttore del Banco di Sicilia), considerato la prima vittima eccellente della Mafia (Cosa Nostra) e lo scandalo tocca anche Francesco Crispi (…)”.

Rosario Castello
tratto da L’Italia Occulta, pubblicato nell’agosto 2018

 

Anche la famosa Loggia Garibaldi di New York è esistita: un concentrato di membri di Cosa Nostra in America, da tutti risaputo e da nessuno ammesso. Una loggia con il compito di favorire utili rapporti con l’Italia per metterla nelle piene mani statunitensi e agevolare precisi “piani occulti”.

Il “Centro Studi Scontrino” è esistito: nascondeva, al suo interno, ben sette Logge massoniche (lista con 200 iscritti) trapanesi: Iside; Iside 2; Osiride (di rito Egizio); Hiram; Ciullo D’Alcamo; Cafiero e Loggia “C” (la loggia coperta “Comunicazione”). Tra gli iscritti il questore Giuseppe Varchi, membro anche della Loggia P2 (tessera n. 908). Questa Superloggia era legata alla P2 ed era stata inaugurata dallo stesso Licio Gelli nel 1980. Quali erano i temi spirituali che trattavano? Affari tra politici, mafiosi, trafficanti di droga e di armi, massoni, templari, alti prelati, membri di organizzazioni straniere. All’interno della sede del “Centro Studi Scontrino” operava l’Associazione Musulmani d’Italia (presidente l’avvocato Michele Papa, il rappresentante di Gheddafi in Sicilia).

La Loggia Propaganda Due (P2) è esistita: da essa prendevano ordini, senza discutere, banche, economisti, finanzieri, imprenditori, industriali, i media (Rai, Case Editrici, Giornali e giornalisti), premier, deputati, segretari di partito, i vertici dei servizi segreti (per decenni i servizi segreti non hanno risposto al Governo, ma a Licio Gelli). Molti degli uomini affiliati alla P2, anche dopo lo scioglimento della loggia nel settembre 1982, la conclusione delle varie inchieste su di essa e la promulgata Legge Anselmi, hanno continuato indisturbati a occupare posti di potere politico e burocratico. Personaggi piduisti come Luigi Bisignani hanno continuato a influenzare in modo occulto le faccende del nostro paese: frequentava Licio Gelli, Giulio Andreotti e Gaetano Stammati. Per la maggior parte dei piduisti non è tanto l’appartenenza ad una Loggia segreta ma l’appartenenza a quel sistema di potere che conta, lo stile del dogma piduista.

Sempre nel 1960 i fratelli americani intervennero attraverso il Gigliotti nell’operazione di unificazione del Supremo Consiglio della Serenissima Gran Loggia degli ALAM del principe siciliano Giovanni Alliata di Montereale (il cui nome sarà legato alle vicende del golpe Borghese, a quelle della Rosa dei Venti, alle organizzazioni mafiose), poi finito nella Loggia P2, con il Grande Oriente. Sembra che quella dell’unificazione del Grande Oriente con la massoneria di Alliata, di forte accentuazione conservatrice, sia stata la condizione posta da Gigliotti in cambio dell’intervento americano nelle trattative con il Governo italiano concernenti il Palazzo Giustiniani. L’unificazione comportò l’estensione al Grande Oriente del riconoscimento che aveva già dato alla Serenissima Gran Loggia di Alliata la Circoscrizione Sud degli USA, nonché numerosi elementi di prestigio nell’ambiente massonico”.
Commissione Parlamentare d’inchiesta sulla loggia massonica P2 presieduta dall’onorevole Tina Anselmi.

Il Gran Maestro massone Pino Mandalari, il commercialista e consigliere economico di Totò Riina è esistito: teneva legami stretti con le Logge massoniche e i mafiosi affiliati e faceva aggiustare le sentenze dei processi.

La cosiddetta Superloggia è esistita (agente tra Messina e Catania): organismo segretissimo collegato alla Loggia dei Trecento, l’organizzazione di Stefano Bontate (figlio di Francesco Paolo Bontate, l’autorevole capo della cosca mafiosa di Santa Maria di Gesù) con membri esponenti dell’estrema destra eversiva, tutti soggetti affiliati già alla P2 e ad altre logge coperte, ma anche politici, magistrati, uomini delle forze dell’ordine, imprenditori, ecc.. Non bisogna dimenticare che Stefano Bontate è stato il potente mafioso-massone che controllava Palermo e tutti i traffici di Cosa Nostra e che gestiva i rapporti con la politica: viene fatto uccidere (il 23 aprile 1981) da Totò Riina che inizia la guerra di mafia di quegli anni per spostare il timone da Palermo a Corleone.

La Loggia romana coperta, segreta, Giustizia e Libertà è esistita: ne hanno fatto parte Enrico Cuccia, Michele Sindona, Eugenio Cefis, Guido Carli, Luigi Preti, Cesare Merzagora, Marcello Saccucci, Giuseppe Caradonna, tutti membri potenti della vita politica ed economica italiana.

Certi inquietanti rapporti tra personaggi discutibili ci sono stati: il Maestro Venerabile Licio Gelli e tanti altri massoni delle logge meridionali, l’ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino e gli uomini di Cosa nostra che riferivano a Leoluca Bagarella, i fascisti Stefano Delle Chiaie, Adriano Tilgher, Giancarlo Rognoni. Ci riferiamo al momento in cui i partiti della Prima Repubblica si disfacevano (dopo le inchieste del sistema di Tangentopoli) e si azionavano una serie di forze e di poteri per rimpiazzare il vecchio regime. Forze rappresentate da massoni, da reduci della P2, da uomini dei servizi segreti deviati, da fascisti e da eversori, da boss di Cosa Nostra e della ’ndrangheta. Queste forze cercavano di far nascere le leghe del Sud, in contrapposizione ma complici della Lega Nord. Il dialogante della Lega Nord, aperto e disponibile nei confronti di Gelli e di Cosa Nostra, era l’ideologo e senatore della Lega Gianfranco Miglio (che si autodefiniva “nato carogna” e “la più aggiornata manifestazione del Demonio”) in quel momento in pieno contrasto con Umberto Bossi. Il pentito di mafia Leonardo Messina rivelò a suo tempo ai giudici della procura di Palermo, che indagavano su mafia e massoneria, che “La Lega di Umberto Bossi è una creatura di Andreotti, Gelli e Miglio”. Per l’onore della cronaca ricordiamo che la Lega è il partito che ha rubato i famosi 49milioni di euro, facendoli sparire e incanalati in chissà quali organismi-paraventi in grado di effettuare spostamenti segreti di denaro.

In quest’Italia occulta impera un asse che regola il vero potere in tutto il paese tenendolo in una instabilità permanente: apparati dello Stato (deviati), servizi segreti (deviati), politici (corrotti), massoni, mafiosi, ‘ndranghitisti, camorristi, imprenditori, giornalisti, finanzieri, alti prelati, baroni della medicina, e molto altro ancora.

L’Italia negli anni Sessanta vede legati, in modo occulto, la mafia, la politica e la massoneria, un asse supervisionato dagli Stati Uniti mediante uomini dei suoi servizi segreti. Già sin dal dopoguerra diversi apparati controllavano l’Italia. La Loggia Garibaldi di New York osservava e controllava l’Italia e un suo membro chiave manovrava le faccende italiane: era l’agente segreto, massone-mafioso Frank Gigliotti, membro anche dell’associazione Sons of Italy che contava oltre mezzo milioni di iscritti, tutti nostalgici del fascismo e anticomunisti. È Gigliotti che provoca la scissione all’interno del Partito socialista italiano, l’11 gennaio 1947. I socialisti vengono divisi in due parti: una parte guidata da Pietro Nenni (in alleanza con il Pci) e una parte guidata dal massone, amico di Gigliotti, Giuseppe Saragat che frequenterà gli Stati Uniti, Frank Gigliotti e la Loggia Garibaldi di New York. Saragat diventa massone tra il 1926 e il 1930 in una loggia parigina intitolata ai fratelli Rosselli. Giuseppe Saragat diventa il quinto Presidente della Repubblica italiana con il mandato 29 dicembre 1964 – 29 dicembre 1971. Anche i primi due presidenti della Repubblica italiana erano massoni, Enrico De Nicola e Luigi Einaudi.

L’Italia nel 1980 vede la ‘ndrangheta che si fa “Santa” (acquisisce un livello di èlite che le consente di intrecciare rapporti con politica, Stato e massoneria) presentandosi come la più moderna organizzazione criminale calabrese e nazionale. In realtà è a metà degli Anni Settanta che le più importanti famiglie della ‘ndrangheta decidono di entrare a far parte delle logge massoniche coperte, segrete. Si hanno, in quell’anno, i Piromalli al Porto di Gioia Tauro; i Pesce e i Bellocco a Rosarno e i De Stefano a Reggio. Le vittime di questa modernizzazione sono stati Peppe Valarioti (giovane insegnante, segretario della Sezione del Pci) e Giannino Losardo (funzionario della Procura di Paola, esponente di spicco del Pci).

Va ricordato anche il principe siciliano, che amava dedicarsi alla politica, Giovanni Alliata di Montereale, Gran Maestro della Loggia massonica di Piazza del Gesù, Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia Nazionale degli Antichi Liberi e Accettati Muratori e tra i primi ad aver aderito alla Loggia Propaganda Due (P2). Si tratta di un principe discusso, implicato, ma senza mai essere stato condannato, nella strage di Portella della Ginestra, nel golpe tentato da Junio Valerio Borghese e nel caso Moro.

Gioacchino Pennino (medico specialista) è esistito: era un uomo d’onore, massone e un appassionato di politica. È entrato in una Loggia di Rito Scozzese Antico e Accettato negli anni Sessanta: il suo Gran Maestro era il principe Giovanni Alliata di Montereale.

Il gruppo di potere occulto segreto di Castelvetrano, “Gruppo Lo Sciuto” (nel Trapanese, il paese natale del boss latitante Matteo Messina Denaro, accusato di essere uno dei mandanti degli attentati di Capaci e Via D’Amelio, come un figlio per Totò Riina), formata da masso-mafiosi, politici e professionisti, è esistito: nel marzo 2019 sono stati effettuati 27 arresti, grazie all’operazione Artemisia, per reati contro la Pubblica Amministrazione, l’amministrazione della giustizia e per associazione delinquere segreta. Tra gli esponenti politici coinvolti l’ex deputato regionale di Forza Italia Giovanni Lo Sciuto (artefice del gruppo) e l’ex deputato di Forza Italia Francesco Cascio. Il gruppo gestiva un vasto sistema corruttivo che comprendeva enti locali, il Comune di Castelvetrano e l’Inps di Trapani: cercava di orientare le scelte del comune e le nomine oltre che ottenere notizie di indagini in corso. Ma anche la Loggia La Sicilia, nata nella segretezza per la segretezza, per volontà del potente mafioso latitante Matteo Messina Denaro è esistita: una loggia coperta e itinerante che ha radunato dei fuoriusciti da alcune obbedienze. Si tratta, quindi di una Superloggia politica per imprenditori, ingegneri, architetti, avvocati, commercialisti e professionisti in generale, giornalisti, membri della polizia giudiziaria, magistrati, giudici, politici e amministratori della cosa pubblica. Matteo Messina Denaro è regista di un nuovo patto tra la Sicilia e gli Usa: patto dimostrato dall’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Trapani che ha arrestato 13 persone (giugno 2020) tra i quali Francesco Domingo, un autorità di vertice vicino a Matteo Messina Denaro, a guida del mandamento mafioso di Castellammare del Golfo a Trapani.

L’asse politica, mafia e massoneria è esistito ed esiste ancora. Basta ricordare anche Don Raffaele Bevilacqua, avvocato, capo della Democrazia cristiana di Enna (per volere di Giulio Andreotti, capo della struttura segretissima chiamata “Anello”) e nello stesso tempo capo della famiglia mafiosa di Barrafranca (investito dallo stesso capo di Cosa Nostra Bernardo Provenzano) che ha sempre continuato a comandare da fuori e da dentro del carcere 41bis, con ramificazioni persino in Germania (Wolfsburg). In questi giorni sono stati arrestati, con una operazione dei Carabinieri del Ros, 46 persone del Clan Bevilacqua, ma certamente nulla si fermerà.

Devono preoccupare quei Think tank perché sono veri e propri luoghi trasversali in cui politici, accademici, imprenditori e società civile si incontrano, stabiliscono patti, fanno vere e proprie trattative, azionano precisi progetti, manifestano strategie di influenza per nomine e obiettivi da realizzare. Sono pericolosi questi Think tank perché ricordano quelle Logge massoniche segrete speciali che vedono insieme politici (di più colori), di massoni di un certo grado, di uomini dei servizi segreti, di mafiosi di una certa importanza, di imprenditori, di faccendieri, di trafficanti d’armi, di uomini della pubblica amministrazione, ecc..
Un Think tank paramassonico conservatore reazionario, fondato oltre vent’anni fa, è l’American Enterprise Institute (AEI) con al suo interno un gruppo per il “Progetto per un Nuovo Secolo Americano” (PNAC). Tra i protagonisti di tale progetto George W. Bush, presidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009, massone della Superloggia conservatrice neoaristocratica reazionaria Hathor Pentalpha.

La Super-massoneria esiste: le sue Superlogge si suddividono in due categorie, ovvero quelle di tendenze conservatrici, neoaristocratiche e reazionarie e quelle di tendenze progressiste, moderate e democratiche. Le Superlogge massoniche sono poste su una dimensione sovranazionale.
Le Superlogge conservatrici sono: Parsifal, Valhalla, Der Ring, Edmund Burke, Joseph de Maistre (fondata da Lenin), Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum, Pan-Europa, Pan-Arabia, Babel Tower, Ferdinand Lassalle, Janus, Leviathan, Lux ad Orientem, Golden Eurasia (nome cambiato nel 1967 quando si è alleata con la Lux ad Orientem, e diventata Speculum Orientalis Occidentalisque), Three Eyes (alcuni tra i suoi affiliati Licio Gelli, Gianni Agnelli, Enrico Cuccia, Edgardo Sogno, Gerald Ford, il banchiere Edmond Adolphe de Rothschild, Henry Ford, il regista Stanley Kubrick, Osama Bin Laden, Mario Draghi, Christine Lagarde), Hathor Pentalpha (fondata dalla famiglia Bush e da alcuni neoconservatori vi appartengono, tra i tanti, Michael Ledeen, Abu Bakr Al-Baghdadi, Tony Blair, Nicolas Sarkozy).
Le Superlogge progressiste sono: Thomas Paine, Montesquieu, Christopher Columbus, Fraternité Verte, Newton-Keynes, Benjamin Franklin, Arjuna-Phoenix (fondata da Gandhi), Ekklesia (formata da quattro logge in Vaticano i cui membri sono sacerdoti e alti prelati), Carrol of Carrollton, Ioannes, Atlantis-Aletheia, Hiram Rhodes Reveals, Geburah, Daath, Simon Bolìvar, Amun, White Eagle.

Tra i massoni di logge sovranazionali diverse c’è un continuo scambio di “favori” anche a danno di un singolo individuo, di un gruppo, di un’azienda, della nazione stessa. Tra massoni di rango diverso si fanno certe “cortesie” indicibili. L’essere massoni, comunque, a qualsiasi livello e grado, porta sempre delle agevolazioni, si aprono porte impossibili.

È il caso di Emma Maria Elena Marcegaglia affiliata alla massoneria sovranazionale nella Superloggia conservatrice neoaristocratica reazionaria Pan-Europa (una di quelle a cui è affiliato Draghi, Padoan, D’Alema, Lagarde, Barroso, Trichet, Sarkozy e molti altri). Il potere che le deriva dalla Superloggia lo usa tranquillamente. Marcegaglia è passata dall’impresa privata al capitalismo di Stato (con la presidenza dell’Eni tenuta dal maggio 2014 all’aprile 2020), passando per la presidenza di Confindustria dal 2008 al 2012, per la presidenza della Libera Università Internazionale degli studi sociali Guido Carli (fascista, massone della Loggia segreta Giustizia e Libertà, più volte ministro, governatore della Banca d’Italia, senatore) dal 2010 al 2019 e per la presidenza dell’Università Luiss dal 2010 al 2016. Naturalmente molto altro ancora. Emma Maria Elena insieme al fratello Antonio guidano quanto lasciato dal padre Steno nella forma di una holding (la FinMar s.r.l.) attiva nella lavorazione dell’acciaio con diversificazioni nel settore turistico immobiliare ed energetico. Si tratta di un gruppo che ha un fatturato annuo di oltre 5,5 miliardi di euro che gode di buona salute. Lasciata la presidenza dell’Eni ad aprile ha subito richiesto soldi pubblici, un finanziamento con garanzia Sace, come quello concesso a Fca, un finanziamento da 300milioni a favore del gruppo Marcegaglia Carbon Steel, di cui prontamente se ne sta occupando un pool di sette banche guidato da Intesa Sanpaolo (Unicredit, Banco Bpm, Bper, Mps, Bnp Paribas, Credit Agricole Italia). Una tempestività come quella rivolta verso i cittadini che a fine giugno 2020 non hanno ancora ricevuto neanche un euro di cassa integrazione dopo quasi cinque mesi di emergenza Covid-19. “A chi più ha, di più bisogna dare”: sembra questa la filosofia seguita dal Governo in una emergenza senza precedenti come è quella attuale.

Il “potere occulto” di Mario Draghi, figlio di un ispettore di Bankitalia, è esistito ed esiste ancora: non a caso, da un bel po’, alcune forze hanno insistito a far sapere all’opinione pubblica della buona possibilità di mettere il Governo nelle sue mani come presidente del Consiglio oppure di fargli occupare la presidenza della Repubblica. Chi è Mario Draghi? Un servitore o un traditore dello Stato? Egli è membro del Gruppo dei Trenta (Group of Thiry), creato nel 1978 a Washington, che riunisce economisti e accademici per studiare i mercati finanziari globali, ma è appartenuto come pezzo grosso, al paramassonico Bilderberg e massone delle Superlogge sovranazionali Edmund Burke, Pan-Europa, Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum, Three Eyes e Der Ring. Nel 2018 è stato accusato di conflitti di interessi da Emily O’Reilly (il mediatore europeo) essendo Draghi, in quel momento, presidente della Banca Centrale Europea. È stato consigliere di Giovanni Goria al Tesoro nel 1983, poi alla Banca Mondiale, dal 1991 al 2001 direttore generale del Tesoro, un’importante esperienza alla Goldman Sachs per il suo curriculum, governatore della Banca d’Italia e presidente della Bce. Da economista sconosciuto alle masse, nel 1991, il ministro Guido Carli lo fa diventare direttore generale del Tesoro, lanciandolo su quella strada del potere che lo avrebbe visto diventare uno degli uomini più potenti del mondo. Non ci si può dimenticare come si è distinto nel ruolo di regista nella grande stagione delle privatizzazioni, stagione infelice per l’Italia, causa di molti problemi dell’oggi. Mario Draghi è, infatti, presente il 2 giugno 1992 sul panfilo Royal Yacht “Britannia” della regina Elisabetta, come Direttore Generale del Tesoro tiene la relazione introduttiva sui costi e i vantaggi delle privatizzazioni (insieme ad altri speciali passeggeri, quasi tutti massoni di Superlogge sovranazionali, Merrill Lynch, Goldman Sachs, Salomon Brothers, Reali Britannici, élite anglo-americana, Carlo Azeglio Ciampi – Governatore della Banca d’Italia –, Beniamino Andreatta – Ministro del Bilancio –, Riccardo Galli – Dirigente dell’IRI –, Gabriele Cagliari – Presidente dell’Eni –, Giovanni Bazoli – Presidente Banco Antonveneto – Mario Baldassarri – economista – Romano Prodi, Lorenzo Pallesi – Presidente INA Assitalia –, Innocenzo Cipolletta – Direttore Generale di Confindustria –, Giulio Tremonti e un gruppo elitario dell’alta finanza londinese). A questa riunione segreta dell’élite viene presa la decisione di far crollare il vecchio sistema politico italiano e permettere ai “nuovi padroni” di manovrare liberamente e completamente: si tratta di separare il potere economico-finanziario dal controllo delle istituzioni politiche (consegnare alla finanza un ruolo gerarchicamente superiore rispetto alla politica e alla sovranità popolare, eliminando il senso democratico delle istituzioni). È così che viene deciso di svendere una cospicua parte del patrimonio industriale italiano al “Quantum Fund” di George Soros per fare cassa, viene detto, a seguito della svalutazione della lira che si verifica, stranamente, il 16 settembre 1992 a causa dell’attacco speculativo da parte, guarda caso, dello stesso George Soros (una lunga storia). Viene concretizzato il disastroso “Progetto delle Privatizzazioni” che trasformerà in spa i grandi enti pubblici cambiandone i vertici e incaricandoli di avviare le dismissioni, alcune in tempi brevi e altre in tempi lunghi: Iri, Eni, Enel, Ina, Efim, Comit, Telecom, Finmeccanica, Alitalia, Autostrade [1999], e assicurazioni, banche.
In questi giorni basta vedere anche i poteri di Confindustria come spingono verso la soluzione di Draghi. Perché? A marzo 2020, in piena pandemia, Draghi afferma sul Financial Times che “livelli molto più alti di debito pubblico saranno una caratteristica permanente delle nostre economie e saranno accompagnati dalla cancellazione del debito privato”. Parole su cui riflettere.
I traditori dello Stato, servitori dei “poteri forti” e dei “poteri occulti”, con le loro strategie di continua destabilizzazione del paese hanno fatto evolvere le disuguaglianze in modo preoccupante: esempio unico nel panorama delle economie avanzate. La crisi mondiale del 2007, organizzata a tavolino dai “poteri occulti”, ha dato un duro colpo a tutti i paesi europei ma l’Italia, tra tutti, ne ha risentito maggiormente: lo dimostra la caduta dei redditi personali reali pro-capite. Dal 2012 in Italia il reddito reale delle famiglie è al di sotto della fine degli Anni Ottanta. Nel 1995 l’Italia, lo sostiene l’Ocse, era in cima ai paesi dell’Organizzazione per tasso di risparmio (il 16% del reddito disponibile, ma sceso all’8% nel 2008 e al 2,5% nel 2018). Non è affatto strano che almeno 10milioni di persone siano diventate più povere e non riescano a far fronte alle emergenze impreviste (come la pandemia 2020). Anche chi ha un posto di lavoro a tempo indeterminato vive condizioni peggiori rispetto al passato per salari incredibilmente bassi. L’assenza di politiche pubbliche dimostra come non venga colta realmente l’urgenza di invertire la rotta per salvare l’Italia, ma si danno ai cittadini solo parole a raffica, annunci continui di cose che invece non vengono fatte (bonus, cassa integrazione, ecc.), “piani di ripresa” inverosimili che però presentano in diversi “punti”, in un modo o nell’altro, inaccettabili conflitti di interesse. Il Governo Conte sembra aver accolto il 70-80% delle proposte del piano di Vittorio Colao, un piano che oscilla tra “voci” copia incolla ed evidenti conflitti di interesse: proposte copiate da un libro, di cui uno degli autori è nella sua task force, per il rilancio 2020-2022 dell’Italia. Uno dei “punti” del piano di Colao, per rilanciare l’economia italiana, risulta un conflitto di interesse sin dal suo nascere in piena malafede: è il punto che riguarda l’idea di “ampliare il regime del patent box a ulteriori beni immateriali e incrementare il beneficio previsto” (anche ai fini del re-sharing ad alto valore aggiunto). Si tratterebbe dell’uso maggiore che l’Italia dovrebbe fare dei patent box, cioè un’agevolazione fiscale di cui beneficerebbero soprattutto le multinazionali (con brevetti di design, di modelli, formule chimiche, software, disegni industriali e tutto ciò che riguarda la proprietà intellettuale). Le multinazionali pagherebbero soltanto il 14% di imposte sull’Ires anziché il 24% che paga una normale azienda all’Agenzia delle Entrate. L’esperto di Colao, che ha confezionato questa brillante idea è Stefano Simontacchi, un grande avvocato (tributarista più in voga in Italia) che guarda caso dal 2013 il suo studio legale (Borrelle Erede) vende consulenze sui patent box (una consulenza che va dai 100 ai 500mila euro) con un fatturato di 166milioni di euro nel 2018. Sempre per caso l’avvocato Simontacchi è anche consulente del Ministero degli Esteri, membro dei cda di Rcs e di Prada e presidente della Fondazione Buzzi.
Un bel piano per distribuire i miliardi dei Fondi a disposizione a soggetti o enti già prestabiliti ed è il “potere occulto” ad averlo deciso, che non vuole alcuna ripresa o ricostruzione dell’Italia.

Si assiste, infatti, ogni giorno sempre di più, alla sospensione dello Stato di diritto e i più sembrano non accorgersene. Si ha l’impressione che i cittadini si rendano servi volontariamente, ormai storditi e confusi dai bombardamenti mediatici. Al posto del regolare “potere formale”, che il governo potrebbe utilizzare per rettificare quanto sarebbe necessario, si è imposto un “potere tossico” che può solo peggiorare le cose. Ci sarebbe da chiedersi se siamo ancora in un sistema democratico o già in una dittatura, nascosta alla ragione e al buon senso. La democrazia si è forse trasformata in tirannia senza che i cittadini se ne siano resi conto? Oppure, addirittura, i cittadini hanno contribuito all’insinuarsi della tirannia senza accorgersene? A ben vedere, da un bel po’, sono state azionate dinamiche autoritarie giustificate sempre come momenti di emergenza nazionale a volte incomprensibili.
Lo Stato che impone una tassa iniqua, che andrebbe cancellata completamente, come quella sui conti correnti, in questo fine giugno 2020, ricorda il prepotente pizzo della mafia alle proprie vittime. È un prelievo forzoso, improprio che neanche il Covid-19 ha frenato, impedito. Una tassa che passa sotto silenzio, senza che nessuna forza politica dica qualcosa, mentre il governo fa tanto rumore a proposito della riduzione delle tasse a 16miliardi di lavoratori, annunciando l’entrata in vigore, dal primo luglio 2020, il taglio del cuneo fiscale (deciso alla fine dello scorso anno con la manovra di bilancio). Vengono sbandierati aiuti, a destra e a manca, per i cittadini ma la tassa sui conti correnti nessuno la tocca: una tassa a cui si è soggetti solo per il fatto di avere un conto corrente presso una banca o alla posta (non su quanto si possiede sul conto). Su questa tassa intoccabile dicono che non è una patrimoniale ma intanto costa per le persone fisiche 34,20 euro per 12mesi e 100 euro per quelle giuridiche. I correntisti coinvolti sono circa 50milioni. I cittadini che aspettano da mesi l’aiuto dello Stato come cassa integrazione, per cattiva funzionalità della gestione del sistema, si ritroveranno effettuato puntualmente il prelievo forzoso in automatico senza alcun ritardo del sistema. Lo Stato-mafia si assicura ogni anno, in automatico, un consistente gettito costante e sicuro nelle casse dello Stato. Qual è il vero potere che vuole questa tassa inamovibile? Quale migliore momento questo, in cui sembra apparentemente che tutte le forze dello Stato e del Governo stiano lavorando per un grande piano di ripresa dell’Italia, per dare un positivo segnale al cittadino, per ridargli la fiducia smarrita, per quel senso di abbandono che prova dello Stato nei suoi confronti? I “poteri occulti” esistono.
Invece di infierire sui cittadini con tasse come quella sui conti correnti sarebbe necessaria una tassazione delle grandi ricchezze, ma su quest’idea c’è molta resistenza sia nella politica di destra sia di sinistra.
Cosa sarebbe giusto che lo Stato facesse? Ritrovare la capacità di orientare lo sviluppo, garantire una occupazione dignitosa di qualità, ridistribuire la ricchezza equamente, riaffermare la giustizia sociale, riprendere in mano la sanità togliendola al potere delle Regioni, gestire la trasformazione digitale e la sua sicurezza insieme alla transizione energetica, ma soprattutto riorientare ed equilibrare il potere politico che sembra aver bisogno nell’oggi di un intervento di natura psichiatrica. In uno Stato moderno, civile e democratico non può e non deve esserci la povertà educativa né quella economica.

L’Europa poteva divenire ciò che non è diventata. Perché? Troppe le forze in campo in contraddizione tra loro: forze progressiste, forze reazionarie, forze mascherate dell’una e dell’altra (ciascuna forza pilotata da Logge segrete diverse). In questo momento c’è in gioco il totale sfacelo dell’Unione e, soprattutto, quello dell’Italia. I vari Fondi di ripresa stanziati per il postCovid non sono ancora stati attivati (a fine giugno 2020). Gli aiuti pubblici a pioggia sembrano voler aiutare solo i soliti privilegiati, escludendo moltissimi veri bisognosi (singoli cittadini, piccole imprese, artigiani, ecc.). Aumentare il debito pubblico, per aiutare solo quelli che non ne hanno bisogno veramente, è un “suicidio di Stato” che si traduce in un irrecuperabile aumento della disuguaglianza. Una vera ripartenza del paese dovrebbe cominciare da un chiaro “punto di vista” (“visione del paese”) in cui le disuguaglianze sociali ed economiche non esistono. Ci sono forze che vogliono far fallire il Recovery Fund e la messa in comune dei debiti: sono quelle che spingono per una mondializzazione incontrollata, ovvero per un Nuovo Ordine Mondiale. In Europa si sono imposti degli eccessi: i poteri eccessivi della Banca Centrale e i poteri della Corte di giustizia europea. Quanto avvenuto in Europa, dalla fine degli Anni Settanta ad oggi (dottrina neoliberale), ha lasciato i vari paesi in una pesante crisi nella politica industriale e nel mercato del lavoro: significa predominio dei mercati globalizzati, diffusione del precariato schiavizzante e del lavoro non protetto, indebolimento dei sindacati, aumento e diffusione delle disuguaglianze. Alcuni paesi europei si sono arricchiti, altri si sono impoveriti. L’Europa ha bisogno di cambiare rotta, l’Italia ne ha bisogno assolutamente e per questo ci vuole l’azionamento sincero di tutti “i migliori” che operano tra le forze progressiste (frenando le pericolose forze conservatrici-reazionarie che in questo momento cercano di destabilizzare maggiormente), sviluppando nuovamente politiche di welfare per un Nuovo Risorgimento europeo.

I centri operativi del potere occulto più pericolosi sono le logge speciali segrete, coperte: ogni loggia di questo tipo è un braccio armato della massoneria per la presenza di elementi mafiosi, di estremisti di destra, di stragisti, di faccendieri senza scrupoli e di uomini-raccordo pericolosissimi.
Di questa Italia occulta si avverte la presenza di un oscuro disegno: la lotta delle forze occulte in campo fanno presagire l’esistenza di un alto “Livello” di Vertice, di quella che viene chiamata la “Piramide del potere occulto mondiale”.

 

Io penso che il sistema della P2 vada avanti ancora oggi. Non so se abbia fatto scuola, ma certamente il modello va avanti. Una cosa tipica della P2 era, per esempio, il trasversalismo occulto che passava attraverso una serie di partiti. Cioè, esponenti politici, anche a livello parlamentare, pur appartenendo a partiti diversi erano iscritti alla medesima associazione segreta e si deve ritenere che rispondessero prima a quella che ai loro rispettivi partiti”.

Gherardo Colombo
Parole pronunciate dal magistrato milanese nel 1992

 

 

Letture consigliate

Il governo invisibile, Thomas B. Ross, Longanesi 1967
Gli uomini della giustizia nell’Italia che cambia, Antonio Roccuzzo, Laterza 1993
L’Italia a pezzi: Cosa unisce Catania e Reggio Emilia?, Antonio Roccuzzo, Laterza
Il patto sporco, Nino Di Matteo e Saverio Lodato, Chiarelettere
Teoria della dittatura, Michel Onfray, Ponte alle Grazie
Il club Bilderberg. La storia segreta dei padroni del mondo, Daniel Estulin
Onorate società, Piero Messina, Bur Rizzoli
Fratelli d’Italia, Ferruccio Pinotti, Bur Rizzoli 2007
Vaticano Massone, Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti, Piemme 2014
Opus Dei segreta, Ferruccio Pinotti, Bur Rizzoli
Cose di Cosa Nostra, Giovanni Falcone, Bur Rizzoli
Gotha, Claudio Cordova, PaperFirst 2019
Massomafia, Andrea Leccese, Castelvecchi 2018
Giulio Andreotti tra Stato e mafia, Emanuele Macaluso, Rubettino 1995
Oltre la cupola. Massoneria mafia politica, Forgione-Mondani, Rizzoli 1994
Poteri occulti, Stefania Limiti, Rubbettino
L’Italia occulta, Rosario Castello, Rosario Castello Editore (agosto 2018)
Potestas Tenebrarum, Rosario Castello, Rosario Castello Editore
Italia occulta, Giuliano Turone, Chiarelettere (gennaio 2019)
Partiti e mafia. Dalla P2 alla droga, Sergio Turone, Laterza 1985
Massoni, Gioele Magaldi, Chiarelettere
Globalizzazione, esoterismo e virus, Gioele Magaldi, in uscita a novembre 2020
Europa. Miti, congiure ed enigmi all’ombra dell’unificazione europea, Paolo Rumor, Giorgio Galli e Loris Bagnara, Editore Hobby & Work Publishing
Riflessioni di un giudice, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Il quarto livello, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Dalla Massoneria al terrorismo, Giovanni Francesco Carpeoro, Revoluzione
Italia oscura, Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, Sperling & Kupfer
La crisi della civiltà, J. Huizinga, Einaudi
Etica del servizio ed etica del comando, Maurizio Viroli, Editoriale Scientifica
La democrazia del sorteggio, Urbinati-Vandelli, Einaudi
Racconti di schiavitù e lotta nelle campagne, Sara Manisera, Aut aut Edizioni
Storia segreta della ‘ndrangheta, Gratteri-Nicaso, Mondadori
Padrini e padroni, Gratteri-Nicaso, Mondadori
Onorate società, John Dikie, Laterza
‘Ndrangheta, Enzo Ciconte, Rubbettino
L’impero della ‘ndrangheta, Bianchi-Rio, Perrone
Intelligence e ‘ndrangheta, a cura di Mario Caligiuri, Rubbettino
Camorra, Bruno De Stefano, Newton Compton
Un futuro più giusto, F. Barca e P. Luongo, Editore Mulino
La rivoluzione del ricco, Gaetano Salvemini, Bollati Boringhieri

Fonti informative
Il Fatto Quotidiano
Millennium
Il Messaggero
La Repubblica
Il Corriere della Sera
La Verità
Il Sole 24 Ore
Nexus
www.osce.org/it
www.istat.it
www.antimafiaduemila.com/
www.csm.it
www.camera.it
www.forumdisuguaglianzediversita.org/

 

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