Il Femminicidio è una piaga sociale inaccettabile che va risolta, di cui in troppi ne parlano e in pochi si dedicano a cercare di risolvere veramente. Troppi esperti anche di questo fenomeno, come per altri problemi che restano sempre irrisolti tranne che l’ottenimento della “visibilità” dei tanti che straparlano, i tuttologi indecenti che tendono solo a sfruttare il fenomeno del momento. Occorrono veri esperti che sappiano affrontare il fenomeno sociale da diversi punti di vista: culturale, educazionale, comportamentale, comunicazionale, ecc..
Un aspetto importante che va evidenziato è quello delle “donne che vanno contro le donne stesse”: le donne che imitano in tutto e per tutto gli uomini, specialmente nei vari comportamenti e nei vari modi di comunicare, emulando i tanti fallocrati che ancora danno la loro impronta alla società. Parliamo di quelle donne che, pensando di riscattare sé stesse, si trasformano in una donna-macho rafforzando, invece di eliminare, quell’apparato maschilista corrotto che degrada ancora la società umana ed è la base del fenomeno del Femminicidio: un’espressione involuta di quello che stava per essere il buon “Femminismo” di valore e di grande presa culturale. Questa categoria di donne ostacola la vera emancipazione delle donne: una donna che imita l’uomo-maschio nei comportamenti, ma che nello stesso tempo si trasforma esattamente nel modello di “donna piacente” secondo il desiderio dell’uomo-maschilista, danneggia tutto l’eventuale processo culturale di emancipazione della donna. Un semplice esempio, per comprendere ciò che tentiamo di far capire, è quello che è avvenuto nel programma televisivo “Detto Fatto” su Rai 2 (Servizio pubblico), condotto da Bianca Guaccero con la lezione della pole dancer Emily Angelillo: un tutorial sulla “sexy spesa” al supermercato. È forse questo il modo di combattere culturalmente la violenza sulle donne? Un esplicito tutorial per essere sexy al supermercato, guarda caso, in concomitanza con la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: una stonatura, una contraddizione, una cattivo messaggio da parte del servizio pubblico. Una trovata come questa non è forse di stampo maschilista e deleteria per le donne? Una impropria esibizione con tacco a spillo 12, gambe ben scoperte, ammiccamenti, inarcamenti e giochi di gamba espliciti che mostrano meglio il didietro: un perfetto modello maschilista che considera la donna un oggetto di piacere e nient’altro, un vero e proprio cattivo messaggio sia per le donne sia per gli uomini.
Se il servizio pubblico va contro la dignità della donna, contro il valore e i diritti umani della persona significa implicitamente, che è a favore di quel modello a cui si riferisce l’uomo che reagisce in modo violento contro le donne: una cosa gravissima che rivela a che basso livello morale si trovino certe istituzioni sociali, che al contrario avrebbero il dovere di contribuire all’emancipazione generale della società umana.
Mostrando stereotipi femminili negativi, in una trasmissione del servizio pubblico che dovrebbe divertire, si rafforzano, nell’immaginario maschilista, i modelli mentali deviati che producono il Femminicidio e si corrompono le strutture emotive-mentali di molte donne fragili e facilmente manipolabili da quanto gira sui media (tv, radio, internet, social, spot, cinema, ecc.).
La donna non ha bisogno, e non dovrebbe, imitare l’uomo né esibirsi per lui. Questa possiede in sé grandi capacità, di gran lunga migliori di quelle dell’uomo, verso il quale deve riscattare sé stessa, pretendere ed ottenere una “leadership-donna” con cui offuscare la leadership dell’uomo-maschilista, che si comporta da manager-caporale che offende sia le donne sia gli uomini stessi.
La leadership maschilista è improntata sulla prepotenza, sull’arroganza, sulla presunzione di essere superiore alle donne, considerate a lui inferiori: una struttura mentale-culturale insana alla cui base risiede l’intolleranza e la discriminazione che si sono viste diffondere nella società umana, capaci di arrivare a provocare una violenza inaudita come le cronache di tutti i giorni continuano a dimostrare. Servono, al punto in cui si trova la società, urgenti interventi per un contrasto vero alla violenza alle donne. Necessita ripartire dal sistema educazionale e dall’ABC culturale: educazione e cultura sono i responsabili in tutti i casi di violenza, specie nei casi di Femminicidio. La Cultura dominante è corrotta e in essa risiedono i semi-causa del Femminicidio. Bisogna ripartire dalla “Comunicazione” di base con cui diffondere i concetti più elementari dei Principi e dei Valori umani quali strumenti utili per saper riconoscere ed esprimere le emozioni, poter condurre rapporti umani sani e liberi (non condizionati), poter gestire i conflitti, poter elaborare la rabbia e la frustrazione.
Il fenomeno del Femminicidio intossica non solo la società italiana ma anche le società dei vari Paesi del mondo. La Pandemia, e in particolare il lockdown, hanno fotografato la sotterranea situazione mostruosa che si celava nelle case, apparentemente normali: una strage di donne per mano di uomini-mostri che riescono a nascondere la loro oscurità, nella maggior parte dei casi. Un incremento dei casi davvero mortificante per una società cosiddetta civile.
L’umanità, in quanto “comunità”, risulta ancora piuttosto immatura se non riesce a risolvere il problema delle disuguaglianze, della parità di genere, dell’integrazione e del rispetto che tutti devono al loro prossimo.
A chi appartiene la mano omicida nei tanti casi di Femminicidio? Purtroppo a mariti, a fidanzati, a compagni, ad amanti segreti, a colleghi gelosi, ecc..
L’umanità è così carente di sviluppo morale e di sviluppo civile? Sembrerebbe proprio di sì perché ciò che accade dimostra una insana immaturità emotiva (Emotional Intelligence): questa immaturità si ripercuote seriamente a livello individuale, familiare, comunitario, sociale. Questa immaturità emotiva è responsabile dell’aggressività e della violenza diffusesi, perché risiede sia nell’aggressore (incapace di gestire la rabbia e le frustrazioni) sia nella vittima (incapace di reagire agli attacchi violenti subiti).
Fare spettacoli (scarpe rosse e panchine colorate) non basta e neanche eventi in cui si straparla del fenomeno e neanche tutte quelle iniziative avviate in alcune scuole che non hanno prodotto alcun risultato. Servono interventi urgenti nel sistema dell’Educazione-Istruzione e in tutti i canali di distribuzione della cultura ma devono essere sostenuti da importanti fondi economici, altrimenti non se ne uscirà mai. Le leggi che sono state messe in campo non bastano senza lo smantellamento dei pregiudizi e degli stereotipi di genere condizionanti.
Insegnare ai giovani il cambiamento culturale è di massima importanza: ai ragazzi maschi far capire che la forza fisica serve poco all’emancipazione e che l’aggressività e la violenza sono sempre controproducenti, animalizzano l’uomo non lo evolvono; e alle ragazze femmine che non esistono per “piacere ed essere belle”, che per far valere i propri meriti non occorre spogliarsi per qualcuno o mostrare parti del corpo per sedurre ed ottenere magari un posto di lavoro.
Lo Stato, il Governo, tutta la politica devono essere in grado di garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita pubblica, economica e politica, e per questo attivarsi concretamente con urgenza su tutti i fronti necessari.
Se non si elimina la violenza contro le donne non potranno mai essere eliminati egoismo, ignoranza e paura, né esserci una pace mondiale, una giustizia sociale, una eliminazione delle disuguaglianze, un vero rispetto dei diritti umani, un ritorno della Bellezza a guidare la vita degli uomini che si è imbarbarita.
Letture Consigliate
Femminicidio, Luciano Garofano, Andrea Conz, Luigi Levita, Dike Giuridica Editrice
Femminicidio. Abuso e violenza: riconoscere e intervenire, M. Monzani, M. Paiar, M. Paiar, Reverdito
Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. 2, Elvira Reale, Franco Angeli
Femminicidio: abuso e violenza, Monzani-Pair, Reverdito
Femminicidio: capire, educare, cambiare, Vinciguerra-Iacobelli, Minerva Edizioni
Guerriere. La resistenza delle nuove mamme italiane, Elisabetta Ambrosi, Chiarelettere
Se questi sono gli uomini, Riccardo Iacona, Chiarelettere
L’ho uccisa io …, Luciano Di Gregorio, Prima media
Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico intern., B. Spinelli, F. Angeli
Relazioni perverse, Sandra Filippini, Franco Angeli
La violenza di genere su donne e minori, Cinzia Romito, Franco Angeli
I modelli sociali della violenza contro le donne, C. Corradi, Franco Angeli
Violenza di genere, politica e istituzioni, A. M. Cocchiara, Giuffrè
L’aggressività femminile, Marina Valcarenghi, Mondadori Bruno
I narcisisti perversi e le unioni impossibili, M. Enrico Secci, Youcanprint
Il manipolatore affettivo e le sue maschere, Cinzia Mammoliti, Sonda
I serial killer dell’anima, Cinzia Mammoliti, Sonda
Donne che odiano gli uomini, Francesca Pansa, Mondadori
Violenza di genere e femminicidio, Antonella Merli, Edizioni Scientifiche Italiane
https://www.controlaviolenza.com/
https://www.direcontrolaviolenza.it/
https://www.associazionefrida.it/
https://www.casadonne.it/
https://www.donne.it/difendersi-dalla-violenza-domestica/gclid=EAIaIQobChMIr4zIm7Og7QIVFJ_VCh15bApqEAMYAyAAEgISevD_BwE
https://www.differenzadonna.org/?gclid=EAIaIQobChMI8KGtnbKg7QIVF7TVCh2NqAfoEAMYASAAEgIbbvD_BwE
https://www.osservatoriodiritti.it/2020/11/25/giornata-contro-la-violenza-sulle-donne/
Letture in Pdf scaricabili gratuitamente dal www.centroparadesha.it:
Articolo Riflessioni 3 – Il Femminicidio: attacco contro-iniziatico;
Notiziario sul Femminino-Mascolino (Un Matrimonio Interiore);
Articolo 1 filrouge – Il Sesso: scherzo, errore, condanna o salvezza?;
Articolo Risvegli 3 – Non Solo Donna e Basta: Femminino-Mascolino e l’Iniziazione;
Articoli pubblicati sul sito www.centroparadesha.it
947. La Donna-Femmina (il Femminino) è sotto attacco contro-iniziatico.
956. L’inaccettabile escalation del Femminicidio
“L’Orizzonte degli Eventi”: http://ilblogdilameduckblogspot.it
Rassegna dell’Arma dei Carabinieri Quaderno n. 4/2016 (www.carabinieri.it)
www.unime.it/__content/files/201603021742001_RISICATO_Stalking_e_femminicidio.pdf