L’uomo profano distrugge per trarre profitto da quanto gli ha dato liberamente l’Eterno.
Esiste, o forse è giusto dire che dovrebbe esistere, uno stato di equilibrio tra le dimensioni biologiche, culturali, sociali ed economiche ma l’uomo contemporaneo, degenerato ed egoista, non riesce a mantenerlo.
Il grido d’allarme, dalle diverse latitudini del pianeta, lascia gli uomini indifferenti. Anzi sui disastri, dopo averli causati, ci speculano sopra per un’ulteriore profitto direzionando, la rabbia di coloro che ignorano, verso il solito nemico invisibile che non sta da nessuna parte.
L’uomo è di fronte al fallimento delle sue opere, dettate dall’egoismo e dall’avidità, e non si risveglia.
La maggior parte dell’umanità si trova nella suddetta condizione.
Ma il Piano Meraviglioso dell’Eterno avrà il suo trionfo!
Certi uomini del passato e certi uomini del presente stanno lavorando insieme a certi uomini del futuro, per la restaurazione di tutte le cose.
In tutte le latitudini rispondono alcune “sensibilità”, e tutte lavorano insieme apparentemente senza saperlo, “sentendo” quali sono le cose giuste da fare. Tutte sognano, per il futuro, ciò che era prima del tempo.
Queste “sensibilità” risvegliandosi “ricordano” e ricordando si rallegrano perché guardando alla Legge dell’UNO, che si rivela ai loro occhi, intravedono il ritorno dell’Età dell’Oro.
Dentro di loro “qualcosa” ricorda il profeta Isaia:
“ … I monti e i colli esulteranno per l’allegrezza davanti a voi, e tutti gli alberi della campagna batteranno le mani. Nel luogo del pruno s’eleverà il cipresso, nel luogo del rovo crescerà il mirto; e sarà per l’Eterno un titolo di gloria, un monumento perpetuo che non sarà distrutto … “
Isaia 55 – 12,13
Il Regno di Dio ritornerà sulla Terra e, quando ciò avverrà, tutti sentiranno concretamente che “non c’è un secondo”.