Quello che presentiamo è un articolo costituito da alcuni “tasselli” parziali, per far percepire il grande mosaico intero della storia, con lo scopo, al di là delle localizzazioni nazionali italiane, di fare intravedere l’esistenza di un vero e proprio intento occulto che guarda verso un Nuovo Ordine Mondiale. “Tasselli”, legati gli uni agli altri da un unico filo occulto, anche se distanti nel tempo e nello spazio: una lettura dietro gli spazi nascosti della storia, i veri scenari svolti dietro le quinte dei governi ufficiali dei vari paesi nel mondo.
Le reti massoniche segrete e inconfessabili esistono ed operano attivamente per concretizzare i loro oscuri piani occulti.
Il pensiero progressista e radicalmente democratico ispiratore della “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” del 1948 ha trovato, sin dalla sua pubblicazione, degli acerrimi nemici nei circuiti delle Superlogge massoniche sovranazionali neoaristocratiche reazionarie, producendo concatenati atti significativi di attacco.
Hanno cominciato ad utilizzare la spada (le azioni) e la penna (l’intelletto) nei modi più luciferini possibili e così nel 1974 le potenti Superlogge Three Eyes (fondata ufficialmente agli inizi del 1968 ma già operativa sin dagli inizi del 1967) e la Edmund Burke sospingono due loro affiliati di raffinato ingegno per ottenere una risonanza internazionale del loro operato: l’ottenimento del Premio Nobel per l’economia per Friedrich von Hayek e il successo del libro del filosofo politico e docente ad Harvard Anarchia, Stato e utopia. Un attacco sempre più spietato con la pubblicazione, nel 1975, del libro The Crisis of Democracy: on the Governability of Democracies di tre supermassoni affiliati alle Superlogge Edmund Burke e Three Eyes. Un altro Premio Nobel per l’economia nel 1976 a Milton Friedman della Three Eyes. Con questo poderoso attacco di diffusione internazionale, manipolando il concetto di liberalismo, hanno tracciato il solco culturale, che ha fatto i suoi danni fino ad oggi, presentando l’apologia assoluta dello Stato minimo, la dogmatica autosufficienza del Mercato, l’esaltazione dei valori privatistici e individualistici senza alcuna considerazione dei diritti dell’uomo per una dignità morale ed economica. Risultato dell’attacco neoaristocratico reazionario: una demolizione del pensiero politico-economico liberalprogressista che si era distinto con i coniugi Roosevelt e non solo loro.
Il circuito massonico sovranazionale delle potenti Superlogge conservatrici, neoaristocratiche e reazionarie hanno avviato azionamenti epocali traumatiche in modo da disegnare il quadro internazionale con le idee di John Maynard Keynes, dei Roosevelt e di John Rawls come superate, inadeguate, utopistiche.
Una delle risposte provocate sul fronte internazionale, dovuta a questa operazione di demolizione del pensiero politico-economico liberalprogressista, sono state le crisi energetiche ed economiche del 1973-1975.
Qualcuno all’ombra degli Anni Settanta ha imbastito trame occulte, stragiste, per i successivi dieci anni. L’Italia occulta è sempre stata dotata di una rete eversiva, legata all’estrema destra (manovrata dalla Loggia P2 e dal circuito massonico sovranazionale neoaristocratico reazionario), capace di fare interventi utili a diffondere la paura e indebolire la fiducia dell’opinione pubblica nei confronti delle istituzioni. La famosa “strategia della tensione” è stata l’espressione della volontà di un gruppo segreto che ha sempre tentato di imporre all’Italia il “presidenzialismo” cercando di violare, superare o deformare la Costituzione. Diversi tentativi sono passati attraverso la propaganda dell’uomo forte, solo al comando e una certa riduzione del Parlamento. Tentativi effettuati sia dalla destra sia dalla sinistra. Gli anni della “strategia della tensione” iniziano la loro opera di destabilizzazione (per sopprimere le spinte ideologiche progressiste che si stavano diffondendo) con una seria di stragi: il 25 aprile 1969, nello stand Fiat della Fiera Campionaria di Milano, una bomba esplode ferendo cinque persone e un secondo ordigno inesploso viene rinvenuto nella stazione Centrale; il 9 agosto 1969, vengono posizionate otto bombe su diversi treni italiani che provocano 12 feriti; il 12 dicembre 1969 (alle ore 16,30) a Milano con la strage di Piazza Fontana, la bomba messa nella Banca Nazionale dell’Agricoltura (17 morti e 88 feriti); il 22 luglio 1970, nei pressi della Stazione di Gioia Tauro il deragliamento di alcune vetture del treno Freccia del Sud (Palermo-Torino) provoca 6 morti e 70 feriti; il 31 maggio 1972, a Peteano (Gorizia) esplode un’autobomba che provoca la morte di 3 carabinieri e il ferimento di altri due; il 9 marzo 1973, a Milano un commando fascista sequestra e violenta l’attrice Franca Rame; il 17 maggio 1973, alla questura di Milano viene lanciata dall’esterno una bomba che provoca la morte di 4 persone e ne ferisce 52; il 28 maggio 1974, viene fatta esplodere una bomba in Piazza della Loggia a Brescia, durante una manifestazione sindacale antifascista, che provoca 8 morti e un centinaio di feriti; il 4 agosto 1974, esplode sul treno Italicus un ordigno ad alto potenziale, per mano di Ordine Nero, provocando 12 morti e 48 feriti (l’obiettivo era Aldo Moro perché qualcuno sapeva che avrebbe preso quel treno alla Stazione di Roma ma fu fatto scendere per firmare delle carte urgenti e così il treno partì senza di lui); il 2 novembre 1975, l’assassinio di Pier Paolo Pasolini al Lido di Ostia a Roma; il 10 luglio 1976, viene ucciso a Roma da un commando di ordine Nuovo il sostituto procuratore Vittorio Occorsio; il 16 marzo 1978, viene rapito e sequestrato dalle Brigate Rosse, in Via Fani, Aldo Moro mentre muoiono i 5 uomini della sua scorta (Moro, in realtà, viene tenuto prigioniero dalla Loggia P2); il 9 maggio 1978, viene ucciso dopo 55 giorni di sequestro Aldo Moro; il 20 marzo 1979, a Roma viene ucciso Carmine “Mino” Pecorelli, giornalista e direttore del settimanale OP (Osservatorio Politico), iscritto alla Loggia P2 entrato in conflitto con Licio Gelli e Giulio Andreotti; il 27 giugno 1980, la Strage di Ustica provoca 81 vittime di cui 13 bambini; il 12 luglio 1979, viene assassinato l’avvocato Giorgio Ambrosoli; il 2 agosto 1980, un ordigno ad alto potenziale esplode, alle 10,25, alla Stazione di Bologna provocando 85 morti e oltre 200 feriti, un grave atto terroristico di estrema destra. È con le stragi della “strategia della tensione” che iniziano le false verità, i depistaggi e le mistificazioni. Licio Gelli è dentro le stragi, dalla testa ai piedi, specie nella Strage di Piazza Fontana, nell’uccisione di Aldo Moro e nella Strage della Stazione di Bologna, quelli di Ordine Nero sono solo esecutori.
Bisogna ricordare che Aldo Moro ebbe l’idea di emettere biglietti di Stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito via Bankitalia-Bce, perché intendeva assolvere ai bisogni del popolo italiano, con l’emissione Sovrana, senza debito, di cartamoneta a corso legale. I suoi governi finanziarono le spese statali, per circa 500 miliardi di lire degli anni ‘60 e ‘70, attraverso l’emissione di cartamoneta da 500 lire “biglietto di stato a corso legale” (emissioni “Aretusa” e “Mercurio”). Il 12 dicembre 1969 furono tre banche le destinatarie delle bombe che avviarono la “Strategia della Tensione”: Banca Nazionale dell’Agricoltura, Piazza Fontana, Milano; Banca Commerciale Italiana, Milano (bomba inesplosa); Banca Nazionale del Lavoro, via Veneto, Roma. La Banca Nazionale dell’Agricoltura aveva cominciato poco tempo prima ad emettere le 500 Lire cartacee, volute da Moro, con dicitura: “Biglietto di Stato a corso legale”, l’emissione fu sospesa pochi giorni dopo l’attentato. Un messaggio-avvertimento per Moro che fece la stessa fine di J.F. Kennedy che come lui aveva fatto stampare le banconote senza signoraggio.
Negli Anni Settanta c’è stata una Democrazia cristiana corrotta, con stretti legami con la mafia, “poteri forti” e “poteri occulti”.
C’è stata anche una sinistra discutibile, quella che va da Occhetto, Bertinotti, Cofferati, Cossutta, D’Alema e Veltroni. Politici che hanno fatto scempio della politica appropriandosi di un potere superiore alle loro capacità e anche di uno stipendio superiore ai loro effettivi meriti. Hanno preso in giro il popolo degli emarginati, dei sottopagati, dei precari, dei disoccupati, dei proletari, degli impoveriti, ecc..
La sinistra disastrata e corrotta è responsabile della crescita esponenziale dei poveri perché mentre illudeva-ingannava il suo popolo (elettorato) passava dalla parte degli sfruttatori, dei ricchi e dei potenti. La sinistra nel fare come ha fatto è come se avesse dimostrato un profondo disprezzo per i propri elettori e per i cittadini tutti. È condannabile per avere permesso una disinvolta manipolazione del denaro pubblico e un sistema di intrallazzo con industriali e banchieri.
La politica corrotta ha permesso che venissero affidati posti di governo e di comando a dei veri e propri farabutti che hanno varato provvedimenti contro i lavoratori.
La sinistra ha permesso l’espandersi di una destra (leghista e fascista) che ha sedotto la classe dei proletari (vecchi e nuovi). La sinistra, insomma, ha consentito e non impedito che in Italia trionfasse il neo-liberismo che ha provocato l’aumento delle disuguaglianze e degli sfruttatori. La sinistra ha permesso che la politica diventasse sempre più una miscela di ignoranza e di servilismo nei confronti dei “poteri occulti”, un comitato di politici dove ognuno ha coltivato i propri interessi a scapito degli interessi pubblici.
Se si riuscisse a ricostruire una sinistra in Italia, concependo un nuovo modello politico di social democrazia postindustriale da sperimentare, mostrare e proporre al mondo intero, significherebbe aver imboccato la strada a cui l’Italia è sempre stata predestinata.
Dove sono però al momento gli intellettuali e i visionari necessari, adatti in grado di far riconoscere l’imperdonabile fallimento della sinistra e saperla reinventare?
L’Italia, sin dagli inizi degli Anni Settanta, fu fatta Laboratorio sperimentale grazie a quanto fatto dai neoaristocratici reazionari delle Superlogge sovranazionali. L’operazione massonica trovò molti uomini italiani pronti al tradimento lungo le varie fasi del piano. Era l’epoca della Loggia Propaganda P2 di Licio Gelli, teleguidata dalla Superloggia Three Eyes, della struttura segretissima “Anello” con a capo Giulio Andreotti, della struttura segreta stragista “Gladio” con a capo Francesco Cossiga, tutti a servire i piani oscuri dei Superiori Incogniti.
Mario Draghi, oggi al governo italiano, che sta prestando capacità, esperienza, competenza e credibilità internazionale ha assunto l’impegno del difficile compito del risanamento dei conti pubblici nazionali, di far ripartire l’Italia aiutando i cittadini italiani, gestendo il confronto con l’Europa (fortemente influenzata dalla Germania).
Mario Draghi però è lo stesso che, appartenendo a più Superlogge sovranazionali Edmund Burke, Pan-Europa, Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum, Three Eyes e Der Ring (che rappresentano l’estrema destra del potere mondiale) ma anche membro del Gruppo dei Trenta (Group of Thirty) e del paramassonico Bilderberg, ha servito i piani di distruzione del vecchio sistema democratico basato sui diritti umani di stampo progressista, scalando le istituzioni pubbliche italiane e sovranazionali. Ritornando dalla Banca Mondiale di Washington viene nominato direttore generale del ministero del Tesoro con cui ha polverizzato le riserve valutarie della banca centrale italiana (48 miliardi di dollari) portando ad una svalutazione della moneta nazionale sui mercati del 30% circa. Ha favorito un insieme di intrecci che hanno visto ogni tipo di speculazione e di speculatori a danno dell’Italia. In molti beneficiarono di queste sue azioni: banche, imprese, politici italiani traditori meno che i cittadini italiani. Non si possono dimenticare i vari Carlo Azeglio Ciampi, Lamberto Dini, Giuliano Amato, Piero Barucci, quelli che a suo tempo hanno favorito il disastro economico-finanziario dell’Italia venendo premiati: Ciampi prima premier, poi ministro del Tesoro e presidente della Repubblica; Giuliano Amato, innumerevoli incarichi pubblici importanti, ancora ministro e premier; Lamberto Dini , ministro del Tesoro nel governo Berlusconi (membro di spicco della Loggia P2 che ha portato al governo i piduisti) e poi premier. Di quel gruppo di traditori mancava Mario Draghi a fare il presidente del Consiglio a Palazzo Chigi.
Alcuni traditori d’eccellenza: Francesco Cossiga che oltre ad essere a capo della struttura segreta stragista “Gladio” era affiliato alla Superloggia Three Eyes ma dopo il 1978 passa alla White Eagle; Giovanni Spadolini era affiliato alla Janus e alla White Eagle; Carlo Azeglio Ciampi affiliato alla Montesquieu, alla Atlantis-Aletheia e alla Pan-Europa; Beniamino Andreatta affiliato alla Pan-Europa; e molti altri infedeli supermassoni sovranazionali.
Dal 1974 al 1981 i tentativi di Licio Gelli e della sua Loggia Propaganda 2 (P2), all’obbedienza della Superloggia Three Eyes, di realizzare progetti golpisti risultarono impossibili. Si dedicò così a potenziare la sua posizione di capo della P2 divenendone Maestro Venerabile per guardare in più ampie direzioni. Si fa promotore di “documenti” (“Piano di rinascita democratica” e il Memorandum sulla situazione politica italiana che negli anni successivi verranno rimaneggiati) che fa circolare in ambienti elitari italiani. Diviene molto ricco e potente ma fa arricchire anche i suoi adepti e i suoi alleati. Crea l’Ompam (Organizzazione mondiale del pensiero e dell’assistenza massonica) e così affilia a questa e alla P2 numerosi personaggi di rilievo dei Paesi dell’Est Europa, del Principato di Monaco e dell’America Latina. Nel frattempo la stessa potente Three Eyes comincia ad essere infastidita dall’eccessiva irruenza di Gelli e del potere che andava accumulando, perché la P2 era vista da tutte le Superlogge neoaristocratiche reazionarie come un contenitore di obbedienti e subordinati al loro servizio. L’esagerazione, l’eccesso distingueva ormai Licio Gelli compiaciuto del potere raggiunto ed esercitato. Nella Loggia P2 c’erano i vertici dei servizi segreti e delle Forze armate, magistrati, politici, imprenditori, editori, giornalisti, alti prelati, banchieri e mafiosi. Gelli e la P2 hanno ricevuto le più alte e sicure “coperture”, nazionali e sovranazionali, così alcuni personaggi hanno ricevuto protezioni, carriere e l’arricchimento mediante affari facilitati. Licio Gelli faceva da trait d’union tra due sistemi di potere diversi: uno al di sopra di lui che elaborava e gli dava ordini (il circuito massonico delle Superlogge sovranazionali conservatrici, neoaristocratiche reazionarie e nello specifico, per la P2, l’agguerrita Superloggia Three Eyes), uno in basso per eseguire quanto ordinato (da tutti i piduisti risultati nella famosa lista). Esistono, in massoneria, personaggi di Livello superiore che non devono essere registrati, non risultare membri e sono quelli definiti come i “noti all’orecchio del Gran Maestro” (che non passano attraverso i rituali, le formule e le classiche modalità di un’iniziazione massonica) destinati a svolgere incarichi del tutto segreti ai più.
Con il 1978 l’Italia e il palcoscenico internazionale vivono situazioni impossibili da dimenticare, per mano di queste Superlogge neoaristocratiche reazionarie. È il periodo in cui Aldo Moro è diventato un problema perché considerato una espressione di quella parte del ceto politico democristiano e dell’imprenditoria di Stato che aveva un progetto di modernizzazione del paese che metteva paura e inoltre non voleva più la sudditanza verso altre nazioni dell’Occidente. Tutto questo ha aperto conflitti con paesi amici (per la presenza del più forte partito comunista del mondo democratico) e l’insopportabilità da parte di tutte le Superlogge neoaristocratiche reazionarie. L’uccisione di Aldo Moro, il 9 maggio 1978, dopo il sequestro effettuato per mano delle cosiddette Brigate Rosse il 16 marzo 1978 (sequestro durato 55 giorni), ha cambiato il corso della storia italiana con effetti a catena negli anni successi.
La politica italiana mancando da allora in poi di leader capaci di strategie lungimiranti ha conosciuto non solo un pietoso decadimento ma anche un “grande vuoto” che è stato riempito da poteri oligarchici, lobby finanziarie, comitati d’affari favoriti dai tanti politici corrotti. È così che l’Italia conosce la propria decadenza politica, sociale, civile ed economica.
Nel 1978 il potere della Superloggia Three Eyes accresciutosi enormemente viene sempre meno condiviso dalle altre Superlogge neoaristocratiche reazionarie (le guerre fratricide ci sono anche tra queste Superlogge). La Three Eyes alla Casa Bianca aveva il fedele servitore Jimmy Carter, come presidente ombra il supermassone Zbigniew Brzezinski, grande e caro amico di Karol Jòzef Wojtyla (paramassonico) al soglio pontificale e così i piani procedevano speditamente. Sempre nel 1978 alcuni supermassoni della Edmund Burke e della Geburah costituiscono un nuovo contenitore massonico, la White Egle, in cui fanno confluire fratelli di svariata provenienza. Il compito occulto di questa nuova Superloggia doveva essere quello di creare condizioni locali e internazionali per le elezioni in Gran Bretagna e Usa in modo che gli eletti (in quel momento Margaret Thatcher e Ronald Reagan) subissero l’influenza della Three Eyes.
Nel luglio 1981 un “comitato” composto da un certo numero di supermassoni appartenenti a Superlogge sovranazionali conservatrici, neoaristocratiche reazionarie con in primis Zbigniew Brzezinski (Three Eyes), Lew Wasserman (White Eagle), Madeleine Albright (Leviathan e Three Eyes), Robert Rubin (Leviathan), Jacques Chirac (Atlantis-Aletheia) e molti altri, presenta il progetto United Freemason for Globalization (Massoni uniti per la globalizzazione) all’attenzione dei maggior leader del circuito massonico progressista sovranazionale. Un compromesso di altissimo livello, tra neoaristocratici e progressisti, di natura politica, economica, finanziaria, diplomatica, militare, ecc..
Negli Anni Ottanta in Italia vennero individuati come principali interlocutori italiani, nell’ambito del comitato sovranazionale per monitorare l’attuazione del patto Massoni uniti per la globalizzazione, i due supermassoni Carlo Azeglio Ciampi affiliato alla Montesquieu, alla Atlantis-Aletheia e alla Pan-Europa, e Beniamino Andreatta affiliato alla Pan-Europa. Il 31 maggio 1981 Bettino Craxi scrive il famoso articolo sull’”Avanti” intitolato Belzebù e Belfagor in cui, indicando con le due immagini allegoriche Giulio Andreotti e Licio Gelli, vuol far sapere che Licio Gelli è un “puparo” ma soprattutto un “pupo” che prende ordini, non un vero capo come fa credere in tutte le occasioni possibili. Perché Craxi osa fare una tale affermazione? Perché sa come stanno veramente le cose. E come fa a saperlo? Perche per lo scopo affidato a Ciampi e Andreatta viene affiliato alle Superlogge Amun e Fraternité Verte. Nell’estate del 1981 viene affidato a questi supermassoni il compito di separare il potere economico-finanziario da qualsiasi controllo delle istituzioni politiche, con l’obiettivo di consegnare alla finanza un ruolo sovraordinato rispetto alla politica ma anche alla sovranità popolare, sovvertendo il senso steso delle istituzioni democratiche. Ha significato in pratica il distacco della Banca d’Italia dal Tesoro: Andreatta ha proposto e Ciampi ha eseguito impedendo alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato come fanno tutte le altre banche centrali nel mondo. Il vero e grande fine occulto è quello della cancellazione della Costituzione del 1948 per fare dell’Italia una Repubblica presidenziale.
Nel 1989 viene fatto un viaggio da Achille Occhetto, come segretario del Partito comunista italiano, insieme a Giorgio Napolitano, come ministro degli Esteri, a Washington e a New York al Council on Foreign relations e alla New York University. Il presidente Napolitano è sempre stato garante dei “poteri forti” a livello nazionale e degli equilibri internazionali sull’asse inclinato dal peso degli Stati Uniti. Perché? Giorgio Napolitano, fascista in gioventù e diventato comunista per convenienza, è un massone affiliato alla massoneria sovranazionale conservatrice, neoraristocratica e reazionaria nella Superloggia Three Eyes, a cui è stato iniziato in America proprio nei giorni in cui Aldo Moro era tenuto prigioniero dopo il suo sequestro. Anche Achille Occhetto è un massone. Due massoni in missione segreta in America?
Dal 12 aprile 1991 al 23 novembre 2001 (un decennio) è Mario Draghi, nelle vesti di direttore generale del ministero del Tesoro, che attua le scandalose dismissioni e privatizzazioni italiane con premier e ministri sempre compiacenti (da destra, centro e sinistra): un immotivato smembramento con svendita incomprensibile a potentati privati di quanto, invece, apparteneva al popolo sovrano.
Dal 1997 al 2007 la premiership britannica viene insediata da un conservatore, neoaristocratico reazionario mascherato da laburista e progressista, il famoso Tony Blair, massone sovranazionale affiliato alla Superloggia Edmund Burke e nel 2000 affiliato alla terribile e diabolica Superloggia del terrore globale Hathor Pentalpha che ha dato vita ad Al Qaeda e all’Isis. Ideatore della cosiddetta “terza via” sposata anche dal presidente statunitense Bill Clinton. Alcuni affiliati alla Hathor Pentalpha: Recep Tayyip Erdogan, Abu Bakr al-Baghdadi il leader dell’Isis, Michael Ledeen, George W. Bush, Jeb Bush, Condoleezza Rice, Nicolas Sarkozy, gli israeliani Ariel Haron, David Klein, Stanley Fischer, Moshe Ya’alon, il sultano dell’Oman Qabus bin Sa’id Al Sa’id, l’emiro del Bahrein Hamed bin ‘Isa Al Khalifa, e moltissimi altri.
Il “tassello” che segue, fuori cronologia, ha il senso di far riflettere su una realtà come quella della Chiesa, del Vaticano e di un potere che in pochi mettono in discussione.
Il 28 ottobre 1958 viene nominato Papa Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, il supermassone e rosacroce iniziato presso la Superloggia Ghedullah e successivamente alla Superloggia Montesquieu di Parigi, che dà inizio ad una rivoluzione invisibile dentro il Vaticano dal 1958 al 1963, anno della sua morte. Roncalli si era fatto iniziare nel 1950 anche presso la Superloggia Ioanness e diventa un “fratello rosacroce”. Dopo la morte di Roncalli segue al pontificato Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini come Papa Paolo VI nominato il 21 giugno 1963. Quando era monsignore, questi fu arruolato dai servizi segreti americani come informatore privilegiato del Vaticano durante gli anni della seconda guerra mondiale. Doveva fornire le notizie utili sugli spostamenti dei tedeschi a Roma e raccogliere le “voci” che circolavano negli ambienti di Benito Mussolini e della Corona. Paolo VI è stato anche lui un papa supermassone che ha saputo nascondere bene i suoi intenti, fino a far risultare la cosa solo come un sospetto ma alcune cose lo inchiodano alla verità (ferree testimonianze, documenti e pennellate di vanità). Nel 1965, Paolo VI ricevette in Vaticano il Capo della Loggia P2, Licio Gelli, e in seguito, gli conferì la nomina a Commendatore: “Equitem Ordinis Sancti Silvestri Papae”. Dal 1971 in poi comincia ad operare molto attivamente la potente Loggia Ecclesia (costituita da ben quattro logge entro le mura vaticane) presente in Vaticano a diretto contatto con il Gran Maestro della Loggia Unita d’Inghilterra (il duca di Kent), ma estesa in tutto il mondo, nelle strutture cattoliche secolari e presso associazioni e movimenti cattolici laici ed ecclesiali. Vi appartengono più di cento affiliati fra cardinali, vescovi e monsignori di curia. Riescono a mantenere il più assoluto segreto, ma non troppo. Testimonia l’affiliazione di Paolo VI alla massoneria anche un interessante bassorilievo sulla porta di bronzo della Basilica di San Pietro, successivamente modificato, in cui si evidenziavano i simboli massonici sul dorso della sua mano, la famosa stella a cinque punte. Si aggiungono altri simboli massonici disegnati dallo stesso Montini come la squadra e il compasso, sovrastati da un triangolo, visibili nel sacello della propria madre a Verolavecchia, in provincia di Verona.
A volere un papa massone, per la prima volta, è stato un potente gruppo di Superlogge sovranazionali: Ecclesia, Daath, Thomas Paine, Montesquieu, Chrisopher Columbus, Ioannes, Hiram Rhodes Revels, Ghedullah. Il progetto prevedeva la nomina di un papa massone (Roncalli) e l’elezione di un presidente degli Stati Uniti non massone ma progressista (J. F. Kennedy). Il conclave del 1958 incorona il massone e rosacroce Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963): Papa Giovanni XIII.
Un “tassello” che fa capire come il legame tra lo Stato e la Chiesa influisca, pesi a più livelli sui cittadini, con fede o senza.
L’azione contro-iniziatica prevista dal progetto United Freemasons for Globalization e sferrata da un vero e proprio esercito di massoni neoaristocratici reazionari ha colpito molti paesi, non soltanto l’Italia, tra i quali Regno unito, Irlanda, Belgio, Germania, Austria, Svezia, Finlandia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Grecia, Russia, Stati Uniti, Messico, Venezuela, Brasile, Egitto, Cina, Giappone, Corea del Sud, Indonesia.
L’insidia contro-iniziatica ha portato corruzione ovunque: un esempio è l’iniziazione alla Superloggia Three Eyes del giovane Osama bin Laden per mano del supermassone Zbigniew Brzezinski. Oppure l’ascesa di Michail Gorbacev affiliato alla Golden Eurasia, ascesa finita con il suicidio politico provocato da apposite azioni svolte dalle Superlogge neoaristocratiche reazionarie, i cattivi fratelli.
L’Europa è giunta fino ad oggi sotto gli attacchi oligarchici e tecnocratici dei massoni neoaristocratici reazionari delle Superlogge Pan-Europa, Babel Tower, Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum, Three Eyes, Edmund Burke, attacchi tesi alla cancellazione di ogni prospettiva democratica. Si tratta di una vera e propria feroce determinazione di alcuni supermassoni per portare a compimento il brutale smantellamento della cultura liberalsocialista e della destrutturazione del Welfare State.
In Italia, ad esempio, c’è più povertà ed è aumentata la tensione sociale e si può constatare uno smottamento del ceto medio passato dal 40% del prima pandemia al 27% di oggi.
L’Italia occulta, non quella libera, è fatta di potere massonico sovranazionale ma anche di mafia (Cosa Nostra), di politici, imprenditori e giudici corrotti, di ogni forma di criminalità, di una democrazia gravemente ferita.
In Italia, quarant’anni dopo la scoperta della Loggia P2 di Licio Gelli sono in tanti a parlarne e scriverne ripetendo, in forme sempre diverse, le cose che si conoscevano sin dall’inizio della scoperta e quelle raccattate lungo il corso degli anni fino ad oggi, tra bugie, inganni, depistaggi, cattive interpretazioni e soprattutto mancanza di conoscenza dei “poteri occulti” che hanno l’abilità diabolica di creare leggende depistanti. Idem per la strage di Piazza Fontana (Banca Nazionale dell’Agricoltura in quel momento legata a Moro per aver fatto stampare banconote direttamente dallo Stato come una volta, risparmiando) il 12 dicembre 1969, l’assassinio di Aldo Moro il 9 maggio 1978 e la strage della Stazione di Bologna il 2 agosto 1980. Eventi legati e intrecciati che danno un “punto di vista” su cui investigare approfonditamente.
I tanti che scrivono fiumi di parole ancora si chiedono se il capo della Loggia P2 fosse davvero Gelli, oppure Andreotti, oppure Ortolani, oppure Cosentino, oppure Cefis. Scrivono ma non hanno alcuna capacità di penetrare le cose, di guardare dietro e attraverso di esse, non hanno, forse non sanno cos’è, una prospettiva esoterica per leggere le questioni dei “poteri occulti”. Esulano da questa considerazione quelli che in malafede, pur sapendo qualcosa, recitano il perseguimento di linee investigative che non esistono e che stanno al servizio di editori sospetti. Non si diventa esperti di cose occulte scrivendone. Nessuno pensa, o forse non hanno il coraggio, di guardare attentamente in Alto.
Noi scriviamo per tutti perché sappiamo che i “pronti” si istruiscono, e si fanno più saggi, mentre gli “ignoranti” e i “malvagi” restano tali e confusi ulteriormente. Cerchiamo di usare un linguaggio per chi è disposto a capire, a percepire un più ampio spettro di possibilità oltre i fatti visibili. Quello che cerchiamo di fare con i nostri scritti è seminare le condizioni favorevoli perché possa crescere la consapevolezza nell’opinione pubblica, far comprendere chi crea sopra le teste umane un destino non dovuto. Non si tratta di essere contro qualcuno in particolare, ma contro l’inganno, la falsità. Siamo per la Verità e la Realtà. I “tasselli”, utilizzati come esempi, ci servono a dimostrare e spiegare l’azione di questa oscura “mano invisibile” dei “poteri occulti”.
L’Italia libera non c’è mai stata, l’Italia occulta sì: noi vorremmo ritrovare però il volto dell’Italia vera, quella della Bellezza.
“(…) Stiamo correndo un gravissimo pericolo, che si preannuncia con le pressioni per aumentare a dismisura la sicurezza, posta nelle mani di chi è ansioso di espanderla sino al limite della censura ufficiale e dell’occultamento (…) Siamo osteggiati in tutto il mondo da una cospirazione monolitica e spietata che si avvale principalmente di mezzi occulti per espandere la propria sfera di influenza attraverso l’infiltrazione piuttosto che l’invasione, la sovversione piuttosto che le elezioni, l’intimidazione piuttosto che la libera scelta, la guerriglia notturna piuttosto degli eserciti diurni. È un sistema che ha investito molte risorse umane e molti materiali nella costituzione di una macchina efficientissima e perfettamente oliata che combina operazioni militari, diplomatiche, d’intelligence, economiche, scientifiche e politiche. I suoi preparativi non vengono resi pubblici, ma occultati. Ai suoi errori non vengono dedicati i titoli di testa, ma vengono nascosti. I dissidenti non sono elogiati ma messi a tacere. Nessuna spesa viene messa in questione, nessuna indiscrezione pubblicata, nessun segreto svelato. In poche parole, la guerra fredda viene portata avanti con una disciplina di guerra che nessuna democrazia si augurerebbe o desidererebbe mai eguagliare”.
John Fitzgerald Kennedy
Estratto dal discorso del 27 aprile 1961
Libri Consigliati
Governi occulti e società segrete, Serge Hutin, Mediterranee 1996
Ricognizioni, Serge Hutin, Mediterranee 1974
Massoneria e sette segrete …, Ephifanius, Editrice “Ichthys”
La Repubblica Invisibile, Marcus Greil, Arcana 1997
Misteri d’Italia, Fabio Tamburini, Longanesi, Milano 1996
Poteri forti, Ferruccio Pinotti, BUR
Opus Dei segreta, Ferruccio Pinotti, BUR
La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi, Anna Vinci, Chiarelettere
Loggia P2. Il Piano e le sue regole, Giuseppe Amari e Anna Vinci, Castelvecchi
Loggia P2. Una storia unica, Mirko Crocoli, A. CAR
Licio Gelli. Vita, misteri, scandali, Mario Guarino e Fedora Raugei, Dedalo
Gelli e la P2. Fra cronaca e storia, Aldo A. Mola, Bastogi
Riflessioni di un giudice, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Il papa nel mirino, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Il quarto livello, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Berlusconi – inchiesta sul signor TV, Gianni Ruggeri e Mario Guarino, Kaos
Trame atlantiche, Sergio Flamigni, Kaos
Dossier Gladio, Sergio Flamigni, Kaos
Massoni, Gioele Magaldi, Chiarelettere
Dalla Massoneria al terrorismo, Giovanni Francesco Carpeoro, Revoluzione
Italia oscura, Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, Sperling & Kupfer
Il Golpe Inglese, Mario Josè Cereghino e Giovanni Fasanella, Chiarelettere
Il complotto, James Hepburn, Nutrimenti, Roma 2012
Il Patto, Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci, Chiarelettere
Lo Stato Parallelo, Andrea Greco e Giuseppe Oddo, Chiarelettere
L’intrigo …, Giuseppe Oddo e Giovanni Pons, Feltrinelli
Il banchiere di Dio, Rupert Cornwell, Laterza
Storia del Banco Ambrosiano …, Carlo Bellavite Pellegrini, Laterza
Vaticano SpA, Gianluigi Nuzzi, Chiarelettere
L’affare Telecom, Giuseppe Oddo e Giovanni Pons, Sperlin & Kupfer
Opus Dei: il segreto dei soldi, Giuseppe Oddo e Angelo Mincuzzi, Feltrinelli
Il caso Mattei, Vincenzo Calia e Sabrina Pisu, Chiarelettere
Poteri selvaggi, Luigi Ferrajoli, Laterza
Manifesto per l’uguaglianza, Luigi Ferrajoli, Laterza
Palermo, Antonio Ingroia, Melampo
Poteri forti, Ferruccio de Bortoli, La nave di Teseo
Il complotto, Marco Zoppas, Mamma Editori
Rivelazioni non autorizzate, Marco Pizzuti, Edizioni Il Punto D’Incontro
È Stato la Mafia, Marco Travaglio, Chiarelettere
Intoccabili, Marco Travaglio e Saverio Lodato, Bur Rizzoli
Viva il Re, Marco Travaglio, Chiarelettere
Ad Personam, Marco Travaglio, Chiarelettere
Promemoria, Marco Travaglio, Editore Promo Music 2010
B. Come Basta, Marco Travaglio, Paper First
La trattativa mafia e Stato, Maurizio Torrealta, Editori Riuniti
Una lunga trattativa, Giovanni Fasanella, Chiarelettere
Dossier Dell’Utri, Gianni Barbacetto, Kaos
Onorate società, Piero Messina, BUR
Trame atlantiche. Storia della loggia P2, Sergio Flamigni, Kaos
Ebrei di Mafia, Rich Cohen, Baldini & Castoldi
Collusi, Nino Di Matteo, BUR
Indicativo futuro: le cose da fare, AA VV, Editore Giusti
Dalla Chiesa, Andrea Galli, Mondadori
Da Gelli a Renzi, Aldo Giannuli, Ponte alle Grazie
Classe Dirigente, Aldo Giannuli, Ponte alle Grazie
La strategia dell’inganno, Stefania Limiti, Chiarelettere
Complici, Stefania Limiti, Chiarelettere
L’Anello della Repubblica, Stefania Limiti, Chiarelettere
L’Italia dei poteri occulti, Philip Willan, Newton Compton
Quel terribile ’92, Aaron Pettinari e Pietro Orsatti, Editore Imprimatur
Università futura tra democrazia e bit, Juan Carlos De Martin, Editore Codice
Il Segreto, Antonio Ferrari, Chiarelettere
Il Grande Ignoto, Raymond Bernard, Sugar Editore
Complotti vecchi e nuovi, Maurizio Blondet, Il Minotauro
Adelphi della dissoluzione, Maurizio Blondet, Effedieffe
Sragione di Stato, Camillo Arcuri, BUR
Libro Nero della finanza internaz., D. Robert e N. Backers, Nuovi Mondi Media
Il padrone dei padroni. Enrico Cuccia, Giancarlo Galli, Garzanti
L’assassinio di Roberto Calvi, Giuseppe Ferrara, Massani Editore
La grande truffa: il caso Calvi …, Charles Raw, Mondadori
Il Disubbidiente, Francesco Pazienza, Longanesi
La paga dei padroni, Giorgio Meletti, Chiarelettere
Non è lavoro, è sfruttamento, Marta Fana, Laterza
Guardare la Mafia negli occhi, Elia Minari, Rizzoli
L’altra faccia di Carlo Marx, R. Wurmbrand, Edizione Uomini Nuovi
L’Èglise occupée, Jacques Ploncard d’Assac, Edizioni de Chiré, Vouillé 1983
Storia della finanza internazionale, Larry Neal, Editore Il Mulino
Oligarchia per popoli superflui, Marco Della Luna, Koinè Nuove Edizioni
Oltre l’agonia, Marco Della Luna, Arianna Editrice
Sacco Bancario, Vincenzo Imperatore, Chiarelettere
Kalergi, la prossima scomparsa degli europei, Matteo Simonetti, Nexus
Il disobbediente, Andrea Franzoso, Paper First
L’inganno della Mafia, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, Rai Eri
Dall’omertà al social, Enzo Ciconte, Editore Santa Caterina
Utopia per realisti, Rutger Bregman, Feltrinelli
Ingiustizia globale, Branko Milanovic, Luiss University Press
Le forze occulte della sovversione, Curzio Nitoglia, Effedieffe
Fiumi d’oro, N. Grattieri e A. Nicaso, Mondadori
Geometria del Male, Sigismondo Panvini, Edizioni Il Punto D’Incontro
Il gioco grande del potere, Sandra Bonsanti, Chiarelettere
Il canto della libertà, Sandra Bonsanti, Chiarelettere
Il crollo: Andreotti, Craxi e il loro regime, Bellu-Bonsanti, Laterza
La storia di Roberto Calvi, Piazzesi-Bonsanti, Longanesi
Stabile organizzazione occulta, Valente-Vinciguerra, Ipsoa
Il golpe di Via Fani, Giuseppe De Lutis, Sperlin & Kupfer
La libertà dei servi, Maurizio Viroli, Laterza
Il sultanato, Giovanni Sartori, Laterza
Ahi serva Italia …, Roberto Petrini, Laterza
Noi soggetti umani, Alain Touraine, Il Saggiatore
Educare alla cittadinanza, Milena Santerini, Carocci
La scuola della cittadinanza, Milena Santerini, Laterza
Educazione morale e neuroscienze, Milena Santerini, Editore La Scuola
Educazione civica, Massimo Drago, Alpha Test
Saper stare al mondo, Barbara Balconi, Junior
La democrazia nel futuro, Vannino Chitti, Guerini e Associati
Senza lavoro , Manfredi Alberti, Editore Laterza
Lo spirito delle leggi, Charles-Louis de Montesquieu, UTET
Elogio dei giudici, Piero Calamandrei, Editore Ponte alle Grazie
Non c’è libertà senza legalità, Piero Calamandrei, Laterza
Questa nostra Costituzione, Piero Calamandrei, Bompiani, Milano 1995
Il buongoverno, Luigi Einaudi, Laterza
Collusi, Nino Di Matteo, Rizzoli
Dialogo tra un filosofo e un opinionista, G. Mollo e P. Coletti, Morlacchi Editore
Pedagogia sociale, G. Mollo-A. Porcarelli-D. Simeone, Morlacchi Editore
La civiltà della cooperazione, Gaetano Mollo, Morlacchi Editore
Lady Etruria, Davide Vecchi, Paper First
La corruzione. Una storia culturale, C. A. Brioschi, Edizioni Guanda
Il boss, A. Beccaria e G. Turone, Castelvecchi
Il Grande Fratello. Strategie del Dominio, Gianni Lannes, Editore Draco
Vaccini: dominio assoluto, Gianni Lannes, Nexus Edizioni
L’età della rabbia, Pankaj Mishra, Mondadori
Populismo sovrano, Stefano Feltri, Einaudi
L’Utopia sostenibile, Enrico Giovannini, Laterza
Calamandrei, Alessandro Galante Garrone, Effepi Libri
Il vecchio avanza, Peter Gomez, Chiarelettere
Di padre in figlio, Marco Lillo, Paper First
Un Paese senza leader, Luciana Fontana, Longanesi
Introduzione alla psicologia del lavoro, Guido Sarchielli e Franco Fraccaroli, Il Mulino
I segreti di Renzi 2 e della Boschi, M. Belpietro, Amadori e Borgonovo, Sperling & Kupfer
La globalizzazione difficile, Mario Giro, Mondadori
Pagare o non pagare, Walter Siti, Nottetempo
Il bene possibile. Essere giusti nel proprio tempo, Gabriele Nissim, De Agostini
Un atomo di verità, Marco Damilano, Feltrinelli
Aldo Moro, Lettere dalla prigionia, Miguel Gotor, Einaudi
La criminalità servente nel caso Moro, Simona Zecchi, La Nave di Teseo
Il puzzle di Moro, Giovanni Fasanella, Chiarelettere
Il lato oscuro del potere, Giuseppe De Lutiis, Editori Riuniti
Homo premium come la tecnologia ci divide, Massimo Gaggi, Laterza
Manifesto dell’uguaglianza, Luigi Ferrajoli, Laterza
Contro l’Europa. Tutto quello che … di Maastricht, Ida Magli, Bompiani
La libertà dei servi, Maurizio Viroli, Laterza
Etica dei servi ed etica del comando, Maurizio Viroli, Laterza
La Repubblica delle Stragi, Salvatore Borsellino, PaperFist
Colpevoli, Bonsanti-Limiti, Chiarelettere
Il gioco grande del potere, Sandra Bonsanti, Chiarelettere
Questo è Cefis, Giorgio Steimetz, Effigie 2010
Profondo nero, Lo Bianco-Rizza, Chiarelettere
L’Italia occulta, Rosario Castello Editore (pubblicato agosto 2018)