L’Umanità vive la propria realtà socio-culturale alienandosi sulla “Cultura dominante corrotta”. L’individuo non pensa più ma prende quanto deciso dai media. È così che si sviluppa una “non cultura”: vive suggestionato di “immagini” e di “suoni”, tutte informazioni che lo tengono distratto impedendogli di potersi interiorizzare per davvero. Un esempio è quello che si sono inventati corsi di Yoga e di Meditazione online, qualcosa che uccide l’autentico spirito Yoga che è basato tutto sulla completa interiorizzazione mentre con questi corsi la persona sta sempre esteriorizzata, mai completamente interiorizzata, lontana dalla pace che ricercava.
L’individuo con una cultura massificata (“non cultura”) pensa solo a comprare e a consumare così come vogliono gli ingegneri sociali della manipolazione che lo lasciano in un atroce vuoto interiore, con un tossico egoismo e un narcisismo senza precedenti.
Il Potere fa circolare tanta Informazione facendo credere ai più che questa li possa rendere “formati” ma così non è.
Il disorientamento che c’è a livello mondiale degli individui è dovuto all’eccesso di “informazioni”, l’espandersi di una “falsa comunicazione”, provocato dal fenomeno della Globalizzazione che ha fatto diventare il mondo che prima era molto grande molto piccolo.
Gli individui corrono, vivono di eccessi per poi passare alla depressione: il vero problema è che l’”Assoluto” è stato sostituito con il “relativo”.
La Verità, che andrebbe ricercata da tutti, è il “senso della relazione” con l’esistenza a livello etico-esistenziale: ogni persona dovrebbe conoscere-sperimentare consapevolezza e compartecipazione. I più vivono di sensazioni insignificanti e frammentarie.
In questa confusione epocale, creata strategicamente, gli individui confondono il “trasmettere” con il “comunicare”: la coscienza non si forma sul solo sapere. La “Formazione” e la “Comunicazione” rappresentano insieme la strada verso la Saggezza per trovare la “Verità”. Purtroppo gli individui di questa umanità vivono pieni di limiti e di iper-simbolizzazioni che disorientano per l’acquisizione di una concezione della vita che guarda all’”esperienza”.
