Depistare ancora, dopo 40anni, è un atto gravissimo che rivela la non-intenzionalità di far sapere la verità ben conosciuta da uomini come il senatore Luigi Zanda (sardo, Pd) e cercando di allontanare l’attenzione dall’Italia, dagli uomini traditori e colpevoli di aver favorito quanto è avvenuto a Moro. Non c’è stato solo uno scontro internazionale per ciò che Moro rappresentava.
Gli uomini della classe dirigente dell’epoca sono responsabili di non aver fatto delle scelte. La pista sovietica che paventano ancora non c’entra niente anche se è vero che certi fatti sono legati da un “filo occulto”: Enrico Berlinguer, incidente accaduto in Bulgaria (Sofia, dove sarebbe dovuto morire il 3 ottobre 1973), attentato (13 maggio 1981) al Papa Giovanni Paolo II (Wojtyla), Aldo Moro, sequestrato e ucciso. È pur vero che la presenza del Kgb in Italia era una costante.
Alti prelati, servizi segreti, e tanti italiani traditori con tanti buoni motivi per essere indagati ma non lo sono mai stati. Così ancora qualcuno continua a fare quello che ha fatto il Br Valerio Morucci con il suo Memoriale, intessuto insieme ai servizi segreti, a politici disonesti, a massoni della P2.
La Loggia P2 di Licio Gelli era tutta dentro alla faccenda, infatti basta ricordare l’allora ministro dell’Interno Francesco Cossiga che aveva piazzato tutti uomini della P2 a gestire ricerche, indagini, azionamenti e depistaggi (aveva formato un Comitato di piduisti).
Era l’epoca della Loggia Propaganda P2 di Licio Gelli, teleguidata dalla Superloggia Three Eyes, della struttura segretissima “Anello” con a capo Giulio Andreotti, della struttura segreta stragista “Gladio” con a capo Francesco Cossiga, tutti a servire i piani oscuri dei Superiori Incogniti.
È dagli Usa che hanno inviato un uomo per l’occasione e non dalla Russia, un certo Steve Pieczenick, mediatore, collaboratore di Henry Kissinger (che voleva Aldo Moro a tutti i costi morto), che ha avuto il compito di scombinare sempre le carte per impedire che Moro si potesse salvare.
I traditori dello Stato che sanno si decidano, una volta per tutti, a tirar fuori la verità.