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1058. La Chiesa di Cristo contro la legge Zan

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La Chiesa di Cristo si è pronunciata contro la legge Zan evocando la violazione del famoso “Concordato”.
Il “Concordato” è quello che regola i rapporti tra lo Stato Italiano (laico) e la Chiesa Cattolica. Fatto da Benito Mussolini l’11 febbraio 1929 e revisionata dal Presidente del Consiglio Bettino Craxi il 18 febbraio 1984.
Forti sono le pressioni della Cei: una Chiesa oltranzista, supportata dalla Lega per interesse, che come mentalità è ancora ferma ai roghi del passato di cui sembra avere nostalgia.
Con quale diritto la Chiesa pretende di poter fare ingerenza nello Stato Italiano e decidere cosa devono pensare, credere e fare tutti i cittadini italiani, laici e credenti.
Fortunatamente questa faccenda ha diviso la Curia.
La Chiesa vuol far passare l’idea che si voglia attentare alla libertà di pensiero dei cattolici mentre è lei, in modo evidente, che vuole castrare i gay nel loro diritto di esprimere la loro tendenza sessuale e la loro identità di genere. Eppure dovrebbe preoccuparsi di ben educare i gay al suo interno, che sono tanti, formandoli a non praticare sesso ma a votarsi alla castità secondo quello che dice l’ordine del sacerdozio.
La Chiesa è quella che dovrebbe salvare le anime in Cristo mediante la bontà, la carità, la solidarietà ma si è dimostrata la Chiesa degli affari, della politica, del massimo profitto, del potere materiale e non spirituale.
La Chiesa con i suoi prelati dovrebbe dire a stessa di comportarsi come si dovrebbe, moralmente, eticamente, religiosamente, spiritualmente.
Da molti anni, fino ad oggi, si è vista una Chiesa sempre più corrotta: basta ricordare il famoso monsignor Marcinkus, che gestiva come un padrone lo IOR, iscritto alla P2 di Gelli, legato al famoso mafioso-piduista Michele Sindona, al piduista Roberto Calvi e alle masse di denaro che faceva confluire a Cosa Nostra, facendovi grandi affari, nazionali e internazionali.
Esiste una Chiesa che predica bene e razzola male. Non paga, infatti, le tasse allo Stato Italiano come fanno tutti gli altri cittadini italiani e ogni volta che viene sollecitata a pagare per legge non risponde. Non paga imposte sulle migliaia di immobili che possiede, sulle tantissime attività commerciali e imprenditoriali come alberghi e simili. Tale arroganza è inaccettabile.
È inaccettabile che la Chiesa di Cristo faccia investimenti e affari con fabbriche e industrie di armi.
Subire l’ingerenza della Chiesa come quella sulla legge Zan quando dietro le spalle nasconde le ombre di tutte le vittime di pedofilia (destini rovinati), di abusi sessuali di uomini e donne, comprese moltissime suore innocenti e molto altro è una vergogna indescrivibile.

È apprezzabile il coraggioso pronunciamento di Don Zito, a Palermo, sostenitore del ddl Zan che considera legge necessaria per uscire dall’oscurantismo.
Così come è apprezzabile la posizione di Alessandra Mussolini a favore della legge Zan che considera giusta e a favore dell’amore a cui tutti hanno diritto e per questo si è vestita di arcobaleno.

Pensiamo alle tante belle frasi di Papa Francesco che restano belle parole d’effetto irrealizzate.
La Chiesa è tale e quale a prima del suo avvento. 

Perchè la Chiesa non vuole che gli uomini siano realmente liberi e fa di tutto per controllarli?

E' bene precisare che gli uomini nascono liberi in quanto uomini e membri della "razza" umana. Gli uomini sono quindi liberi a prescindere se ciò viene affermato nell'Articolo 3 della Costituzione italiana o nella Carta Universale dei Diritti dell'Uomo.

 

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