La Scienza non da ai cittadini certezze scientifiche ma semplici opinioni: ogni cosiddetto “esperto”, dei vari comitati scientifici, dice infatti la sua in piena contraddizione con il parere degli altri e tutti fanno annunciazioni, per spirito di protagonismo, che hanno portato i cittadini ad una terribile confusione, a molte forme di paura, di insonnia, di ansia, di depressione.
Chi è responsabile di questo grande pasticcio?
Nessuno come al solito. Lo scienziato, il politico, i ministri, lo Stato, il governo se ne stanno ben lontani da ogni forma di irresponsabilità commessa.
Gli “esperti” proseguono con le loro incongruenze: mentre dicono, sempre con i soliti atteggiamenti terroristici, che in solo mese i casi della variante Delta sono aumentati dieci volte e che in autunno potrebbe verificarsi un altro disastro pandemico, nello stesso tempo aprono tutto, tolgono le mascherine all’aperto e inducono le persone a muoversi. Così ci sono già un’infinità di focolai.
Moltissimi indizi, ormai, dopo 18 mesi dall’inizio della pandemia, lasciano pensare, con molti punti di strane evidenze, che il virus sia frutto di una ingegnerizzazione in laboratorio di ricerca di Wuhan e non naturale.
Impressionante quello che dice lo scienziato Angus Dalgleish, che da giovane ha identificato la molecola Cd4 come recettore per l’Hiv: “Abbiamo scoperto ‘impronte digitali uniche’ sotto forma di ‘6 inserti’ creati presso l’Istituto di virologia di Wuhan. Senza dubbio”.
“C’è una zona della sequenza del virus della proteina Spike particolarmente strana da spiegare con un semplice passaggio naturale”. “E noi sappiamo da fonti certe che all’Istituto di virologia di Wuhan si stava lavorando da anni all’elaborazione in vitro di varianti di virus artificiali”. Varianti “che avevano un’aumentata capacità di infettare le cellule umane sia in vitro sia nei topi”.
A dire anche queste cose non è uno qualunque ma Guido Silvestri, infettivologo dell’Emory vaccine Centre di Atlante (Usa).
Molti virologi continuano a sostenere che si tratta di un virus naturale mutato (pipistrelli, pesci, fauna, ecc.) come la inaffidabile virologa Shi Zhengli dell’Istituto di Wuhan. Vuole convincere a tutti i costi, con delle dichiarazioni che non hanno nulla di scientifico, scrivendo su Scienze, degli oltre 2mila coronavirus dei pipistrelli.
Le diverse indicazioni scientifiche date ormai da importanti e attendibili scienziati, sul fatto che il Sars-Cov-2 sia nato in laboratorio è ben risaputo: una ricerca importante è pronta ad essere pubblicata ma del tutto ignorata da “Scienze” e da “Nature”.
Il fatto che Wuhan da molti anni fosse l’Istituto di virologia, centro-leader mondiale per la ricerca sui coronavirus, viene completamente sottovalutato, quasi ignorato volutamente.
L’opinione pubblica mondiale è stata fortemente plasmata per far credere in una emergenza naturale e questo fa sospettare un certo interesse in più direzioni. Infatti il 19 febbraio 2020 è uscita una lettera, sulla rivista medica Lancet, di un certo numero di virologi a sostenere: “Ci uniamo per condannare le teorie di cospirazione che suggeriscono che Covid-19 non avrebbe un’origine naturale”. I virologi della lettera sostengono che Sars 2 ha avuto origine nella fauna selvatica, una affermazione che di scientifico non ha nulla, eppure tra gli ideatori è presente Peter Daszak, il presidente della Eco Health Alliance di New York, la stessa organizzazione che ha finanziato la ricerca sul coronavirus all’Istituto di virologia di Wuhan. È lo stesso Daszak, membro del team di scienziati che ha concluso per l’Oms l’ispezione in Cina.
Noi, ovviamente, vediamo forti conflitti di interesse che non vengono presi in considerazione su Lancet e da nessun altro.
È così forte l’interesse a far credere che il Covid-19 sia di origine naturale che il 17 marzo 2020 viene pubblicata un’ulteriore lettera sulla rivista Nature Medicine da parte di un altro gruppo di virologi, guidati da Kristian G. Andersen dello Scripp Research Institute.
Nell’oggi, dopo 18 mesi di pandemia, possiamo vedere chiaramente, senza essere esperti, quali grandi interessi, di profitto e non solo, si sono mossi: una guerra tra vaccini, ad esempio, disdicevole.
Come può cambiare parere più volte il cts e in direzioni opposte? In tale modalità di comportamento e di comunicazione non vi è nulla di scientifico.
Può un vaccino (AstraZeneca) andar prima bene solo per le persone di 60 anni in su e poi cominciare a dire che va bene anche dai 50anni in su, e ancora sostenere e propagandare il vaccino anche per i giovani? Poi all’improvviso, di fronte ad alcune morti (come la ragazza di 18 anni) fare un isterico “Stop AstraZeneca” ai giovani dopo aver aperto ormai “open day” ovunque?
Un cts e un generale Figliolo, a guida di tutto, che si contraddicono continuamente sono del tutto inaffidabili perché non trasmettono ai cittadini la sensazione di potersi fidare perché quello che fanno non ha nulla di scientifico ma di prestidigitazione. Si preoccupano più a forzare le persone a vaccinarsi che a dare le spiegazioni scientifiche necessarie: i vaccini vanno venduti.
In queste ondate di isterismo comunicativo si ha l’impressione che si muovano non per cognizione di causa ma perché “qualcuno”, al di sopra di tutto, li sollecita da più parti, un “qualcuno” che vuole l’egemonia sugli evidenti interessi in ballo.
Adesso a luglio c’è l’isteria di mettere paura alle varianti Delta che aumentano vertiginosamente e l’apertura di tutto per interessi economici e non di salute.
Vaccini, vaccini, vaccini e 15 ragazze, ad esempio, rientrano dalla Spagna a Rosolini, contagiate e sanno solo dire che si tratta della variante Delta. A Malta 150 ragazzi italiani sono in quarantena perché 60 sono positivi isolati in un albergo.
Gli attuali dati del Covid sono 1391 positivi con 143.332 tamponi. Il pericolo è che sta salendo di nuovo il tasso di positività allo 0,9% e che possa verificarsi ciò che è accaduto l’estate scorsa.
Quanti sono i contagiati veri sin dall’inizio della pandemia? Quanti sono i morti veri?
Non si riesce a trovare una informazione precisa neanche nel sito del governo: giri di parole incomprensibili.