L’uomo profano passa gran parte del suo tempo a parlar male di qualcuno, degli altri, di qualcosa. Egli sembra ricavarne una perversa soddisfazione. Con le sue maldicenze, i suoi giudizi, le sue etichette che dispensa in giro, non si rende conto dei “fili” che tira e ingarbuglia, facendo del male ai suoi bersagli e a se stesso. Aumenta la confusione nel mondo.
Questa forma di attività è purtroppo presente anche negli ambienti “spirituali”.
Nelle chiese, nei circoli, nelle associazioni, nei gruppi dediti alla spiritualità in molti cadono in questa spiacevole attività umana.
Per un ricercatore spirituale, per un Sadhaka tale debolezza è cosa grave, non sotto il profilo morale ma proprio in senso spirituale: intossicazione dei corpi interiori (sottili); risposte auriche alterate; cristallizzazione delle sostanze manasiche; attrazione dei pensieri-forma nocivi ecc. …
In un “centro spirituale” non può, e non deve, esserci posto per l’unione tra la Luce e le tenebre, non può esserci rapporto tra la giustizia e l’iniquità, non deve convivere la Verità con la falsità.
Non “fare la cosa giusta” per mancanza di coraggio di uno o più responsabili di una “Organizzazione”, specie se bloccati anche da un qualche rapporto interessato, significa usare la falsità, l’ipocrisia, cedere alle ambizioni dell’ego e non alle istanze del Sé, significa esercitare il Male, far spazio alle Tenebre, aprire fenditure per le Forze dell’Oscurità.
Un responsabile, che per interessi di diversa natura, non risolve un semplice evento grazie all’uso delle funzioni della propria carica e lascia sanguinare la questione nell’iniquità, nella speranza che si possa risolvere diversamente, è già un sepolcro imbiancato che ha permesso non alla Divinità ma agli Arconti di tenerlo sotto controllo: ha oscurato se stesso.
L’opera di manipolazione della spiritualità viene svolta per confondere-illudere-condizionare, creare degli asserviti facilmente orientabili nella direzione più utile agli scopi designati-prefissati.
Molti sono i parzialmente risvegliati che se vogliono possono effettivamente aiutare gli altri.