La vera Conoscenza (Saggezza Spirituale) è il comprendere l’Unità che è alla base del Cosmo.
Tutte le sofferenze e i problemi della vita nascono dal senso di dualità.
Liberati dal senso dell’ ‘io’ e del ‘mio’ si ha coscienza dell’Onnipervadente Divinità.
L’errore di fondo in cui cadono molti uomini orientati spiritualmente, è proprio quello di credere ciecamente ai limiti mentali che si sono immaginati di possedere, e, nello stesso tempo, di dover eliminare questa loro mente perché vista come un ostacolo per il Sentiero Spirituale.
Ma come è possibile trascendere la mente se non la si è sviluppata ed esercitata al massimo?
La vera e propria Trascendenza è una delle ultime fasi del lungo Sentiero Spirituale.
Proclamare i propri limiti vuol dire ostacolare veramente le proprie possibilità.
Bisogna nutrire la mente di pensieri pieni di Infinito.
La sfera degli impulsi e delle emozioni, così come i mali fisici, sono il prodotto del potere inverso del pensiero, in quanto immagine duale.
La vita nasconde, in gran segreto dentro gli uomini quando nascono, tre “semi” da far sbocciare nell’arco della loro vita: il seme del “Bello”, del “Buono” e del “Vero”.
Sono i tre “semi” deputati a “misurare” le esperienze di vita: non i loro “nomi” e “forme” ma le “essenze” e le “qualità”.
Se Alberi nasceranno da questi tre “semi”, di che “natura” saranno? Cosa e chi nutriranno?
Da “i peggiori”, il più delle volte, questi “semi” sono soffocati dalle erbacce infestanti, o se in un qualche modo germogliano, sviluppano gli Alberi al “rovescio”, all’“opposto”; ovvero del “Brutto”, del “Cattivo”, del “Falso”.
Da “i migliori” (che non intendiamo affatto perfetti, geni, santi o simili) questi “semi” sviluppano, alberi, alberelli, alberoni che, in qualunque tipo di condizione umana, fungono da riferimento, da simbolo, da esempio, ispirando, illuminando, ognuno al proprio livello.
L’uomo, che ha attraversato il lungo cammino del risveglio facendosi devoto e poi discepolo iniziato, potrà diventare Maestro di Saggezza solamente uscendo pienamente dal materialismo, dalla crudeltà e dal conservatorismo spirituale.