Come molti lettori sapranno, nella notte tra l’8 e il 9 Marzo 2024 in India e più in generale nel mondo induista, si celebra Mahashivaratri “La Grande Notte di Shiva”. Si tratta di una festività al centro della quale c’è il Dio Shiva, adorato come colui che distrugge l’ignoranza in coloro che si affidano a lui.
É, quella di Shiva, la manifestazione di un potere divino salvifico che dissolve l’oscurità e con essa l’ignoranza. Shiva è colui che, nella letteratura sacra indiana, distrugge gli Asura (Demoni) e le loro tre città costruite da Maya in oro, argento e ferro; metalli simboli di determinati stati coscienziali che si riflettono nei singoli individui come nella coscienza collettiva dell’umanità in determinate ere. Shiva è colui che per salvare il mondo, beve e assorbe il veleno che da esso scaturisce (simbolo dell’opera catartica che il potere spirituale esercita sull’oscurità). È il Dio, mediatore tra l’umano e il divino, che con la sua danza interviene per salvare il mondo dalla distruzione quando Brahma concede a un Rakshasa che gli era devoto (uno spirito malvagio), questo potere.
Stiamo parlando ovviamente di un aspetto del divino che il pensiero umano ha antropomorfizzato per renderlo familiare e poter entrare più agevolmente in relazione con esso.
In questa notte, coloro che partecipano ai riti, si sottopongono a delle austerità che riguardano gli aspetti fondanti di una sadhana spirituale. L’autocontrollo dei sensi che simboleggiano la mente (tramite il digiuno) e la vittoria della persona sul sonno della coscienza (i praticanti restano svegli tutta la notte in parte intonando mantra dedicati al Signore Shiva). I riti propiziatori, che vengono compiuti e ripetuti in questa notte sacra, richiamano sulla comunità dei devoti e sul sincero praticante, benedizioni che lo aiutano a liberarsi dall’ignoranza metafisica e a progredire nel proprio percorso spirituale.
Sotto gli auspici di Mahashivaratri e delle forze che questa ricorrenza celebra, quest’anno il “Centro Paradesha” ha deciso di aprire un proprio canale su YouTube. Il primo video che troverete è stato realizzato con un’autobiografia che Rosario Castello, Maestro e fondatore del “Centro Paradesha” stesso, prima di morire ha scritto sulla visione che lo ha guidato e ispirato durante tutta la sua vita. Questo documento era destinato, inizialmente, a uno dei suoi libri. In realtà il testo non venne mai pubblicato cosicché oggi lo presentiamo ai lettori in una veste inedita, così come egli lo scrisse.
Nell’ampliare i mezzi e gli strumenti attraverso i quali far conoscere il pensiero di questo Maestro, crediamo si possa contribuire a quel rinnovamento delle coscienze di cui questa società ha urgentemente bisogno. Il sito e i tanti visitatori che ci seguono, ci scrivono, ci leggono ci fa scorgere all’orizzonte, nonostante i miasmi di questa età oscura, i bagliori di un bisogno profondo di rinnovamento che inizia timidamente a palesarsi attraverso diversi indizi. Questo trova degli echi, ancora pallidi, anche nel desiderio di pace, giustizia e verità che le persone sentono come impellente.
L’inconscio collettivo sta rigurgitando tutte le nefandezze condite di falsità e violenza che le società hanno volutamente evitato di vedere o affrontare. I fallimenti prodotti da questo modo sbagliato di concepire il cosmo, la vita e le relazioni si palesano in tutte le emergenze (sociali, politiche, sanitarie, geopolitiche, umanitarie, ambientali, etc..) cui stiamo assistendo. L’altro volto di questa crisi epocale è però quello di una grande opportunità di ricostituzione, di rinascita, di libertà che passa attraverso la scelta consapevole, tra queste macerie, di riesumare quei valori che abbracciano una visione ampia, profonda, altissima della vita tutta. Principi chiamati a guidare uomini e donne di buona volontà, al servizio di un nuovo modo di concepire la vita e le forze che la sostengono. Dove la giustizia, la pace e le verità dello Spirito, sono poste come fondamenta e argini ineludibili della felicità, dello sviluppo, dell’accrescimento, del benessere e della libertà di ogni creatura.
Diffondere gli insegnamenti dei grandi Maestri e di tutti coloro, fratelli in spirito maggiori o minori, che hanno lavorato instancabilmente affinché si realizzi questa nuova opportunità, significa patrocinare questa trasformazione. Per questo motivo il “Centro Paradesha”, come tante altre realtà che hanno a cuore la libertà e la felicità del genere umano, continuerà a riproporre e a ricordare gli insegnamenti della Tradizione Primordiale di cui Rosario Castello è stato un grande interprete. Non c’era niente di esclusivo nel suo insegnamento, niente che altri Maestri prima di lui non abbiano rielaborato adattandolo all’epoca e alla mentalità del tempo in cui hanno operato. Egli, come chi lo ha preceduto, ha ripreso dei fili, antichissimi, riproponendone la straordinaria attualità attraverso un linguaggio adatto agli individui contemporanei. Del resto, il problema centrale della vita umana di ogni secolo “è” e “sarà” sempre il medesimo, il mistero che si cela dietro la sua incompletezza e che si manifesta nelle soluzioni, spesso sbagliate, individuate per colmare quel vuoto.
Proprio per questo motivo, in questa notte di Mahashivaratri, attraverso le parole stesse del fondatore del “Centro Paradesha”, proposte in una nuova veste, continueremo a dare voce e risonanza al suo lavoro lasciato in eredità e a disposizione di tutti (tra l’altro, per buona parte accessibile gratuitamente). Affinché la forza che queste verità contengono e che prescindono, è bene ribadirlo, dai personalismi o dalla personalità dell’autore che è sempre stato solo un umile mezzo, possano riversarsi su ogni pellegrino e dimostrargli che la soluzione alla sua inesauribile sofferenza, alle sue paure più o meno recondite esiste ma aspetta solo di essere conosciuta.
Canale Youtube
www.youtube.com/@CentroParadesha-qu7vb
Link Video
https://www.youtube.com/watch?v=iVPm0EJ7DXk&t=13s