Il compito dell’uomo sulla terra dovrebbe essere quello di riportare se stesso a quel Mondo delle Origini (in senso metafisico e metastorico), illuminando ogni azione e rendendo ogni realizzazione non più ordinaria ma “spirituale”.
Dovrebbe, l’uomo, innalzarsi dalla mediocrità in cui è precipitato, invece persevera nelle azioni specifiche di un uomo decaduto in un mondo decaduto.
Ogni uomo ha il dovere di elevare il proprio livello di coscienza accedendo a livelli di conoscenza superiore.
L’uomo può accedere alla fonte di tutta la conoscenza e di tutti i poteri, e dovrebbe avere a cuore l’interesse del benessere di tutto l’universo.
L’uomo dovrebbe risvegliarsi e divenire un essere luminoso che riceve e trasmette conoscenza ed energia risvegliante quale benefica influenza spirituale verso cose, persone, situazioni ed eventi.
A monte della sofferenza vi sono i Guna: è il grande squilibrio dei Guna la causa della penosa condizione in cui vessa il mondo nella sua crisi epocale.
Il Guna Sattwa sostiene il mondo ma gli uomini non sostengono il Sattwa che sostiene il mondo. Se gli uomini non generano Sattwa il mondo rischia: il livello di Sattwa è sempre più basso per il vivere anti-tradizionale dell’umanità.
È l’azione anti-tradizionale ispirata da una potente influenza “non umana” che spinge gli uomini a vivere in modo da non sostenere il Guna Sattwa che sostiene il mondo.
Il decadimento “spirituale” è la causa dell’attuale crisi mondiale che non è una crisi economica ma una crisi esistenziale ovvero una crisi “spirituale”.
È stato avviato un vero processo distruttivo nascosto nelle varie operazioni mondiali della politica, dell’economia, della finanza, del mercato del lavoro. Dietro tutte queste operazioni mondiali di “necessità” c’è un colossale Piano-Azioni Anti-tradizionale.
Il processo distruttivo è stato innescato nel giro di molti decenni rendendo invisibile la sua vera volontà, ma facendo in modo che si autoalimentasse “dal basso”.
È in atto, mascherato, un inarrestabile “sovvertimento mondiale” le cui azioni occulte, del potere che sta alla regia, attuano in tutti gli ambiti della società umana un “rovesciamento” di tutti i valori, di tutti i riferimenti: si tratta di una vera e propria “iniziazione rovesciata” di massa. Si tenta di condurre una moltitudine di esseri verso stati di coscienza infernali.
Il decadimento spirituale in atto sembra facilitare l’irrompere dell’azione anti-tradizionale nella società in crisi.
Le città sono state trasformate in templi profani dove vengono svolti i quotidiani riti collettivi, i sacrifici, le processioni e dove i guru moderni fanno i loro incantamenti. Gli uomini sono letteralmente intrappolati senza possibilità di uscirne. Gli individui, ogni giorno, vengono costretti a vivere in un’orgia dissacrante dell’esistenza.
Tutti escono dalle proprie giornate stanchi, confusi, disorientati, offesi: resi impotenti in ciò che dovrebbero essere le normali reazioni per le libertà e i diritti sottratti.
Anche chi pratica o tenta di praticare una via spirituale non può fare a meno di provare un senso di smarrimento, uno sconforto nel rendersi conto dei livelli di tossicità dell’ego umano che operano nel mondo. In un mondo così ridotto, che è quello che circonda il Sadhaka, lo sforzo continuo di “trasformazione” personale richiesto è più che duplicato.
L’umanità sta attraversando un incredibile pericolo storico e sono in pochi a rendersene conto, mentre quelli al potere lo nascondono. In questo clima mondiale intossicato, gli individui sembrano impazzire ogni giorno sempre di più: basta vedere da cosa sono occupate le cronache quotidiane.
Tutti gli ambiti umani sono messi alla prova e quelli di ordine spirituale non sono da meno: infatti il confronto necessario lungo la Sadhana, fa emergere le difficoltà a sostenere la dura guerra interiore cui ogni sincero Sadhaka è chiamato a far fronte.
I discepoli spirituali di oggi si trovano a dover combattere con “qualcosa” che nei tempi passati non incideva ancora, come al giorno d’oggi, sui risultati del “lavoro spirituale”.
Pur essendo sempre le stesse problematiche, quelle che un candidato all’iniziazione deve affrontare, nell’oggi c’è “qualcosa” di più: una invisibile diabolica azione invasiva nelle coscienze umane che ancora “ignorano di ignorare”.
Si aggira tra le strade del mondo una azione invisibile virulenta che induce gli individui a continue risposte comportamentali e comunicazionali di natura illogica. Gli individui rispondono alle sollecitazioni dell’ambiente senza riflettere, senza pensare: guardandoli si ha l’impressione che non pensino ma che siano pensati (da “qualcosa” che programma il subconscio). I modelli umani di riferimento ai valori universali vengono messi in cattiva luce quali convenzioni senza vera importanza per le comunità umane. In nome di un progresso necessario vengono imposti squilibrati stili di vita: non è la libera scelta a guidare ma la necessità economica, gli orari di lavoro, il condizionamento delle tendenze (che qualcuno ha imposto per scopi precisi di manipolazione).
Quest’azione invisibile ha avuto e continua ad avere un peso (un’influenza) enorme nell’evoluzione della civiltà umana mondiale (che ha assunto gravi espressioni di “involuzione”). Le persone, dal canto loro, non dimostrano di aver compreso né la portata né la natura di questa involuzione ma incalzati dal disagio, dal malessere che provano, cercano attraverso innumerevoli espedienti o surrogati di compensarne o rifuggirne gli effetti aggravandone a loro volta, le proporzioni.
Per molti la scelta di indirizzarsi verso nuove soluzioni e condizioni ispirate ai valori dello Spirito, sarà determinata dalla gravità delle condizioni mondiali, piuttosto che dall’urgenza di “amare il prossimo”. L’individuo non è solo in questa battaglia ma servono dignità, umiltà e coraggio per ammettere la miserevole condizione di impermeabilità ai richiami di tutto ciò che si staglia oltre le rigide mura terrene. Ora o mai più, è arrivato il tempo di abbandonare la clava e il pellame dell’uomo primitivo e indossare armature, scudi, archi e frecce fatti di pura luce.
In una delle traduzioni dei Vishnu Purana, in riferimento al Kali Yuga, l’epoca attuale delle tenebre si legge:
«coloro che posseggono abbandoneranno l’agricoltura e trarranno i mezzi per vivere da professioni meccaniche, i capi, sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi…La moralità e la legge diminuiranno di giorno in giorno finché il mondo sarà totalmente pervertito e l’empietà trionferà tra gli uomini. Movente della devozione sarà solo la salute fisica, solo legame tra i sessi sarà la passione. La falsità sarà l’unica via al successo. La terra sarà venerata solo per i suoi tesori materiali. Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote. I matrimoni cesseranno di essere un rito e le norme che legano un discepolo ad un maestro spirituale non avranno più forza, Colui che possiederà e distribuirà più denaro sarà padrone degli uomini, i quali concentreranno i loro desideri nel procurarsi anche disonestamente la ricchezza. La gente avrà timore della morte e delle carestie e solo per questo conserverà un’apparente religiosità. Le donne … saranno egoiste, abbiette, mentitrici, volubili e si attaccheranno ai dissoluti. Esse diventeranno oggetto solo di soddisfacimento sensuale”.