Il Divino vuole la reintegrazione degli esseri spirituali “caduti” e dimentichi della loro natura originaria. Per questo ha strutturato un “dominio spirituale” ponte tra la vita caduca (il piano grossolano) e la Vita spirituale Immortale.
L’Assoluto è Infinità, Eternità, Immortalità. L’Assoluto è Non-duale, Immobile, Sempre-esistente, Onnipresente, Onnisciente, Onnipervadente, Onnipotente: questa realtà divina è dentro l’ente planetario (che usufruisce di una natura multidimensionale ma di cui non è più consapevole) e fuori di esso, oltre la manifestazione grossolana, sottile e causale, nella realtà trascendentale oltre il Quarto stato (Turiya). L’ente planetario quale essere disceso-caduto-incarnato, dimentico delle proprie origini divine, deve cominciare il suo viaggio di ritorno nella manifestazione grossolana (la maya percepibile da tutti indistintamente) dove vive inconsciamente (da coscienza addormentata) il mistero del sangue e della carne.
Il Lato Oscuro vuole quegli esseri spirituali intrappolati nelle maglie della maya, sprofondati nell’ignoranza (avidya), non vuole che si risveglino alla loro origine divina e per questo ha strutturato quella che viene chiamata la “contro-iniziazione”, l’“anti-tradizione” che favorisce una “Spiritualità a Rovescio” per devoti-inversi nel basso e per iniziati-inversi nell’alto oscuro, i sacerdoti del Grande Arcano Nero.
Tutta la Storia Universale è stata condizionata dalla lotta fra la “Luce” e l’“Ombra”, fra due grandi gruppi di Esseri Invisibili.
Anche la storia umana, sul pianeta Terra, è stata, ed è tutt’ora, condizionata da queste due gerarchie di Esseri che ne detengono il reale governo.
È dal “dominio spirituale” strutturato dal Divino che viene quella che è chiamata Tradizione Universale o Primordiale, che risale alla notte dei tempi: Tradizione custodita e resa disponibile solo ai meritevoli (i “qualificati”) da quel “centro” che vien detto “Centro Spirituale Supremo” (Shambhala, Paradesha, Tula, ecc.) dove sono impegnati un certo numero di esseri con a guida il Cakravartin (Sanatkumara, Melkitsedeq). Questi esseri formano una gerarchia di funzioni, formanti nel grossolano alcuni “centri di luce iniziatici”.
La Grande Fratellanza Bianca, la Loggia della Luce, sostenuta dal Centro Spirituale Supremo, opera secondo certe linee che meglio si adattano ad ottenere un più vasto e diffuso risveglio delle coscienze.
Opera per realizzare una Civiltà Illuminata fatta di individui capaci di esprimere nella vita pensieri e comportamenti in grado di produrre Luce.
Realizzare una Civiltà della Luce perché i suoi membri hanno sviluppato il Culto della Luce, nel suo Punto più Alto.
La sera sta scendendo nel mondo.
Breve è la Sera seguita dalla lunga e interminabile Notte.
Lontana è la Nuova Aurora dalla nera Notte.
Prima che la Nuova Aurora sorpassi la nera Notte, come sempre, ci saranno uomini che avvertiranno e comprenderanno il “cambio”, e questi saranno i sopravvissuti per la Nuova Era, per la Nuova Umanità, e a loro appariranno gli “Istruttori della Luce”.
Un Nuovo Ciclo è alle soglie. Il suo avvento non sarà indolore ma di certo sarà una grande opportunità per molti.
“Il silenzio può brulicare di voci e l’oscurità essere soffusa di luci. Pertanto, chi considera lo Spazio come vuoto non può conoscere la vita possente che si esprime nel silenzio come suprema Parola cosmica, né l’invisibile come Occhio universale. La legge del Cosmo è inviolabile e persino l’uomo ha riconosciuto la Vocedel Silenzio. Dove le parole sono insufficienti, la voce del cuore afferma il silenzio. Nel silenzio, il Cosmo esprime il linguaggio del cuore, e se ne può udire la Voce. Sensibilitàe vigilanza favoriscono l’ascolto della Voce del Silenzio.
La bellezza del Cosmo appare nel silenzio. La bellezza del silenzio si palesa in tutte le migliori manifestazioni della vita. Imparate ad ascoltare il silenzio! È l’infinità del Cosmo che lo crea.”
Il Maestro Morya
da “INFINITO” dei testi Agni Yoga
