In modo semplice può dirsi che il Tantra si esprime attraverso la forma della via Secca (mano destra) e la forma della via Umida (mano sinistra).
Il sistema del Tantra si avvale di una profonda conoscenza della vita e degli esseri e dell’occulta sapienza della Sakti e di Siva. Pratiche precise esprimono, a più livelli di realizzazione, il mistero del sesso in tutta la sua possibile graduazione: dalle dinamiche biologiche (sanguigne e ghiandolari) a quelle dell’erotismo (prettamente nervoso e psichico, con o senza eccitazione sessuale).
In molti credono erroneamente che la concezione Tantrika si muova all’interno del dualismo mentre invece si richiama alla dualità.
Si richiama alla dualità in quanto prende in considerazione la qualità tantrica della coppia inscritta in una unità: assoluto-manifestato; dio-dea; Siva-Sakti.
La potenza del Tantra sta nell’affermazione dei suoi principi mediante l’esperienza soltanto. Il Tantra è realizzazione tramite l’esperienza.
Il Tantra non si occupa di investigazioni intellettuali ma del come penetrare il mistero della vita oltre la forma che compenetra tutte le forme. Non si interessa di sapere cosa sia la Verità ma di come sperimentarla.
L’esperienza prende tutta l’attenzione del praticante del Tantra.
Non si può comprendere il Tantra se non lo si sperimenta. Il Tantra affronta ogni cosa in modo esistenziale.
Il Tantrico non spiega l’amore vive l’amore, fa vivere l’amore, non si addentra in elucubrazioni concettuali.
Il Tantra sostiene che solo chi è innamorato può spiegare cosa sia l’amore.
È l’esperienza che trasforma l’individualità umana.
Il Tantra dice: “se non fai non sai; resti lontano dal sapere”.
Il Tantra guarda la realtà delle cose non gli abiti che cambiano delle cose.
Il Tantra è innanzitutto una visione, una concezione dell’esistenza ed una presa in considerazione delle energie, delle forze e dei poteri potenziali che risiedono nell’essere umano.
Il Tantra vede la sacralità in tutte le cose e si relaziona con la potenza dei fuochi nel corpo.
“I veggenti e i saggi trascesero il buio dell’ignoranza e visualizzarono lo splendore del Divino. Essi cantarono i mantra, contemplarono la forma del Divino, officiarono gli yajña (i riti sacrificali) e acquisirono la pace e la beatitudine. Mentre officiavano questi riti, essi fecero uso dei mantra, del tantra e dello yantra , che assicurarono pace e prosperità alla gente del Tretâ Yuga . Con l’aiuto dei mantra, essi sterminarono i demoni e stabilirono il regno degli Dei.”
Sri Sathya Sai Baba
Discorso del 30 Marzo 2004
“Al di là della conoscenza scientifica, il mondo ha bisogno di conoscere il Dharma (i principi della rettitudine) perché viene detto: Dharmo Rakshati Rakshitah (se proteggete il Dharma, esso vi proteggerà). È il Dharma a proteggere il mondo; i suoi principi furono dati al mondo dall’imperatore Manu mentre il Saggio Gautama dette il sistema della logica (Nyaya Sastra) e da Chanakya abbiamo il sistema dell’economia (Artha Sastra). Tutte queste filosofie ebbero origine in Bharat. Bharat è anche il deposito di tutti i poteri dei Mantra, Yantra e Tantra.”
Sri Sathya Sai Baba
Discorso del 16 Giugno 1996