I terremoti non sono solo fisici, ma anche psichici,
utili a comprendere l'INTELLIGENZA vera, quella della Natura,
l'OPERA che sta dando inizio a un nuovo ATTO
18 Gennaio 2010
La sensazione che la Natura ci comunichi la sua OPERA intelligente è sempre più netta. Il terremoto dell’Aquila, annunciato in diversi modi, ci ha detto che gli eventi si possono prevedere e le conseguenze tragiche evitare.
Quello devastante di Haiti appare un’operazione chirurgica che non ha toccato Santo Domingo a due passi. Anche questo era stato previsto, in parte, ma reso tragico dalla miseria estrema del paese e forse anche dalla sua storia. L'Opera Intelligente non è compiuta dal "buon Dio" che punisce l'uomo cattivo, ma dalla peculiare relazione che ognuno di noi stabilisce con i due campi nucleari, debole e forte, soprattutto con il debole, l'unico che unisce varie generazioni di materia e quindi vari mondi. L'intelligenza si manifesta nei diversi modi con i quali l'essere umano e l'Universo Organico sono in diretto contatto, senza bisogno di intermediari o presunti "rappresentanti" di Dio, modi che possono mutare in chi è disposto ad abbandonare i modi comuni di pensare e di agire.
C’è un altro terremoto in atto, ignorato perché senza vittime e tanto profondo da non provocare tsunami, ma tale da spostare le lunghe faglie del Pacifico (kharita.rm.ingv.it/Gmaps/weq/index.htm).
L'ipocentro è a 65 km di profondità, situato non nella crosta terrestre, bensì nel mantello sottostante, la zona più vasta del pianeta di cui i geofisici sanno pochissimo. Per la letteratura di tutti i tempi il regno dei "morti", in verità tutti vivi, solo privi del "costume di scena" il corpo fisico che ci rende capaci di agire in questo mondo. Il "regno" dei "vivi"? Non direi, ma una matrix, dove è sempre più evidente e insopprimibile la sete di ... verità.
C’è infatti un altro “terremoto” indolore, ma possente: riguarda la mentalità dominante che coltiva la paura e nasconde l’INTELLIGENZA della Natura tutta, il futuro straordinario al quale tutti possiamo partecipare, se vogliamo. Bio e nano tecnologie rinnovabili, limpide, fresche e dolci acque, rigenerate da piante acquatiche, trasporti elettrici non inquinanti e persino anti gravitazionali. E poi città organiche, capaci di accogliere ed esprimere la creatività umana, luoghi di incontri e spettacoli, alta tecnologia, consapevole della Risorsa infinita, la Vita, la Forza nucleare debole, che rende il tempo elastico, anima infiniti mondi e svela la nostra individuale eternità.
È energia intelligente che pullula dal “nulla”, si esprime in geometrie organiche e dinamiche, capaci di risuonare come casse armoniche al CANTO dell’OPERA che lega e co-muove i mondi. È il MESSAGGIO VITALE, il campo nucleare debole che ci consente di compiere il balzo nel tempo, balzo che la “conoscenza” ignora.
E perché lo ignora? Perché è la fine della “conoscenza” stessa, astuta miscela di mezze verità e mezze bugie, fondata su una tirannia inventata: il TEMPO LINEARE, il “dio” unico e immutabile delle scienze, l’interesse bancario dell’economia, il POTERE TEMPORALE esercitato dalle religioni che si sono appropriate di un’inverosimile eternità.
Usare il campo “debole” è compiere L’ALCHIMIA ORGANICA, acquisire una nuova percezione capace di sentire l’unità di infiniti mondi, tra i tanti, anche quello dei “morti”, tutti vivi, dotati di corpo eterico e privi del corpo fisico, spogli dell’abito, del “costume” utile per apparire sulla limitata scena visibile.
Chi usa il campo, modifica il campo, libera se stesso e tutti quelli, lontani o vicini, che vogliono un mondo giusto, prospero e felice. Compiere l’ALCHIMIA ORGANICA a Roma, può aprire una “porta” tra i mondi, finalmente aiutare a comprendere la vera eternità.
ROMA, “caput mundi”, può così rovesciarsi e diventare AMOR.
di Giuliana Conforto – Astrofisica, Docente di Meccanica Classica e Quantistica, e Donna Amante della Verità –
(www.giulianaconforto.it)