In quest’epoca di oscurità intellettuale e spirituale, in troppi hanno la pretesa di poter parlare dei Maestri, di come deve essere un Maestro, di come sono i Maestri moderni.
Tutti questi saccenti che spuntano ogni giorno come i funghi, in realtà, “ignorano di ignorare”.
Molta è l’ignoranza diffusa che fa credere che i cambiamenti siano per forza di cose migliorativi nella società.
I cambiamenti non sempre prefigurano un futuro migliore.
Non tutto ciò che viene fatto con rapidità è per forza migliore e la rappresentazione di un buon futuro.
Il mondo della ricerca spirituale non è esente dall’ignoranza di questi convincimenti.
Una spiritualità che ha subito i metodi del sistema profano del vivere adeguandovisi, accettandone l’influenza, cominciando a pensare, a parlare e agire secondo i canoni del sistema-mondo del business, dell’uso compulsivo della tecnologia, del mito delle prestazioni super, della velocità, dei continui cambiamenti, dovrebbe piuttosto preoccupare molto.
Vedere maestri ovunque che sfornano offerte, scuole, tecniche, percorsi speciali spingendo più allievi possibili a partecipare (senza parlare dei costi, in un’epoca dove i giovani stentano a trovare un lavoro), dovrebbe lasciare piuttosto perplessi.
Vedere maestri e allievi piuttosto concitati dal “fare” piuttosto che essere presi dall’“Essere”, non può che lasciare senza parole.
Maestri e allievi che saltano da un luogo all’altro a spendersi per una sempre maggiore manifestazione ad effetto, in cerca di palestre affollate lascia pensare: “realizzazione o egocentrismo?”
Molti di questi pseudo maestri sono solo ego-personaggi costruiti, saliti su un piedistallo non di luce ma di un “potere su” che intrappola i molti che soffrono, storditi dalla suggestione della ricerca.
Questi maestri della falsa conoscenza (mithyajnana) rubano la libertà degli individui anziché offrire la vera liberazione (moksa).
Un vero Maestro spinge il discepolo a trovare la luce della propria consapevolezza.
Un falso maestro e un discepolo ingannato si nutrono di illusione ambedue, rafforzando la loro prigione invisibile.
La spiritualità è in crisi, ha subito l’insidia del maligno e ha risposto con la devozione all’ignoranza che non aiuta nessuno ma partecipa a far precipitare il mondo nell’abisso oscuro.
Per ingannare vengono utilizzare parole inflazionate, recitate come mantra stereotipati che producono l’illusione nei tanti pellegrini confusi.
Questi sedicenti maestri non avendo nulla da offrire, nemmeno un’utile esperienza di vita, straparlano, stordiscono con le parole la mente già confusa dei ricercatori.
I veri Maestri parlano pochissimo perché l’insegnamento lo incarnano, lo trasmettono nel silenzio con l’esempio. Le poche parole che usano sono solo per risvegliare, quando riconoscono il momento.
Un vero Maestro non tratta gli allievi come “clienti”, non crea alcuna dipendenza, non utilizza suggestioni per ancorare a sé stesso chi cerca la “liberazione” (moksa).
Cosa ben diversa è il “sutra”, il “filo” esoterico che unisce un vero Maestro al suo discepolo, probando iniziato.
Un vero Maestro non dà al discepolo risposte ma una preparazione perché egli possa rispondersi da sé: è questo tipo di percorso che conduce il discepolo all’indipendenza, e alla liberazione finale (moksa).
Si potrebbe dire che il Maestro viaggia insieme al proprio discepolo, in un viaggio di poche parole e densi silenzi.
“Il Guru (Maestro) ispira e risveglia. Egli svela la verità e vi incoraggia a procedere verso di essa ma è il vostro anelito importante soprattutto. Il Guru è come un giardiniere che fa crescere diritta la pianta ma l'alberello deve germogliare prima che lui possa intervenire. Egli non aggiunge niente di nuovo all'albero, l'aiuta a crescere secondo il suo stesso destino, più svelto e completamente forse, ma mai contro la sua natura interiore.”
Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)
“Siate sempre più coscienti della Nostra presenza nella vostra vita.
Invocate il Nostro potere sulle vostre imprese.
Rallegratevi, voi che avete capito.
Vivete appieno una vita ricca di esperienza.
Quali che siano i vostri dubbi, li disperderemo nella vita -ma ascoltate!
Manifesteremo miracoli nei vostri giorni -ma fate attenzione!
Che il cuore sia il vostro giudice e la fede la vostra forza.
Attenetevi ai veri Consigli che sussurriamo al vostro spirito.
Amici! Avete scelto una via felice, che porta a Me.
Insegnate ad altri la ricerca del Mio Mondo -il Mondo dello Spirito che sa.
Persistete, aprite le Porte ai cuori che cercano.
Io so quand’è ora di aprire le Porte.”
Maestro Morya