L’umanità sta vivendo una crisi profonda.
Il simbolo esteriore, della profonda crisi esistenziale che sta vivendo l’umanità, è la crisi mondiale cui stiamo assistendo a livello politico, sociale ed economico.
Questa crisi mondiale è dovuta alla mancanza di risveglio spirituale della maggior parte dell’umanità.
I governi di tutti i paesi del mondo eccedono, certi del loro operato, in termini di controllo, di manipolazione e di imposizioni, per sottomettere l’intera umanità ad una forma di “Impero Mondiale”.
Parte degli individui di questa umanità vive di risposte meccaniche e automatiche. La loro mente manifesta rigidità e cecità tipiche della mancanza di risveglio spirituale della coscienza, e questo fa sì che gli individui non si rendano conto di essere manipolati e ridotti a una schiavitù accondiscendente.
L’unica via di salvezza e liberazione sta nel risveglio spirituale delle coscienze.
È giunta l’ora per un risveglio spirituale di liberazione.
Occorre restaurare, nella cultura dominante, l’idea fondamentale dell’Unità Primordiale. Si tratta di un’idea che, se giustamente intesa, afferma la concezione spirituale dell’esistenza sulla natura della materia e del mondo.
È sopraggiunta, all’Unità Primordiale, la molteplicità che è diventata imperfezione, corruzione e disfacimento.
Siamo giunti ad un pericoloso “abbassamento” che è oscuramento.
Si è fatto necessario un miglioramento a cui pervenire con molteplici “azioni correttive”.
Come Società, siamo convinti che ciò che viene chiamata “giustizia” sia uno strumento in mano a chi detiene il potere per usarlo ai propri fini e mai per il Bene Comune.
Non coincidono mai gli interessi dei più deboli con gli interessi dei più forti e questo semplice fatto crea e perpetua ingiustizia.
Solo una visione spirituale dell’esistenza può ridurre, fino a eliminare, una tale ingiustizia.
Il mondo ha visto la monarchia, l’aristocrazia, la democrazia come anche il socialismo, il comunismo, il fascismo, il nazismo e non ha trovato ancora la giusta “Pace” e il giusto “Equilibrio”.
L’essere umano ragiona in modo divisivo, non riesce a vedere l’unità di tutte le cose. Questo è un problema per l’essere umano stesso e per l’intero mondo.
Questa cecità può condurre l’umanità verso il proprio annientamento.
L’uomo deve riuscire a sapere chi egli è realmente, e per questo deve recuperare la memoria di Sé, deve ricordare di essere il “Tutto” che coincide con la “Realtà del Tutto”.
Tutti siamo UNO. Nell’UNO ogni cosa è interconnessa; tutto è interconnesso.
L’uomo deve portare la Coscienza nella struttura sociale, politica, economica, educativa, fisica, scientifica, psicologica, religiosa perché possa far lievitare una società più evoluta ossia più degna della reale natura ultima dell’essere umano.
“Qualunque cultura uno possa acquisire, qualunque posizione di autorità possa occupare, per quanto grande possa essere, se manca di valori umani non può affatto essere definito “essere umano”. Che cos’è “umanità”? Essenzialmente significa unità di pensiero, parola ed azione; quando i pensieri sono in discordanza con ciò che si dice o si fa, si cessa di essere umani. Ciò che oggi l’uomo deve coltivare sono l’unità e la purezza nel pensiero, nella parola e nell’azione. Le qualità umane autentiche possono crescere soltanto in un cuore colmo di aspirazioni spirituali; il seme deve essere sparso sul suolo fertile e non sopra una roccia. Per sviluppare queste qualità, l’uomo deve quindi maturare la compassione e l’equanimità in mezzo ai fatti della vita.”
Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)