La maggior parte dei “ricercatori della verità”, sul lungo sentiero spirituale di risveglio, si trovano posizionati in uno di questi tre processi naturali:
- Processo informativo
- Processo formativo
- Processo realizzativo
L’esoterico autentico, avendo conseguito tutti i possibili gradi del processo informativo e del processo formativo, nell’affrontare i complessi gradi del processo realizzativo, ha acquisito gli strumenti e le conoscenze per realizzare in autonomia le proprie sintesi misteriche.
L’esoterico ormai sa, per consapevolezza accertata, che alla base di tutte le religioni e di tutte le filosofie antiche c’è sempre stata, e c’è ancora, una “Dottrina Occulta”, conosciuta da pochi e insegnata a pochissimi.
L’Esoterismo, in ogni epoca, indica una “Conoscenza Segreta”; poi un “luogo” di riferimento della Luce (il “Centro Spirituale Supremo”); infine i “mezzi” adatti per realizzarlo.
L’esoterico autentico ha a che fare con una Verità (che discende da una rivelazione metafisica) Unica e Immutabile (Verità trans-storica – la “Tradizione Primordiale” – ), Superumana e Sovrarazionale.
Una “Dottrina Occulta”, insegnata nel Mistero, che si rivela essere il corpus di conoscenze di quella che viene chiamata la “Scienza degli Déi” (la “Scienza Divina”) custodita sin dalla notte dei tempi da appositi “Custodi” (“Fiamme della Salvezza” – i Maestri deputati a tale compito).
“Quanto” custodito è ciò che è finito sotto la sacra denominazione di “Tradizione Primordiale”, la “Tradizione Eterna”, la “Tradizione Unica” e quando si parla di Esoterismo ci si connette a quella superiore “Idea” di “Centro Spirituale Supremo” (il “Paradesha” dell’Età d’Oro).
Questa “Dottrina Occulta” è apparsa sempre sotto nomi e forme diverse a seconda della Scuola Custode.
In molti hanno creduto d’averne individuato l’origine, chi qui, chi là.
Qualcuno, orgogliosamente, ha creduto, senza ombra di dubbio, di averne colto l’origine nell’Apocalisse cristiana (Visione di S. Giovanni) dimenticando la Visione di Ezechiele. Due tradizioni religiose, quella cristiana e quella ebrea, che trovano una unicità esoterica nella Qabbalah.
Qualche storico e qualche esoterologo affermano, con sincera convinzione, l’origine di questa “Dottrina Occulta” nella religione di Mosè.
Il “Risveglio” dona la capacità di saper cogliere, oltre le apparenze fuorvianti, l’unità di tutte le cose; il saper “vedere”, in cose, persone, luoghi, situazioni, eventi, conoscenze e concetti diversi, l’invisibile filo conduttore che li unisce tutti.
L’autentico esoterico possiede tale capacità.
L’esoterico “vede” che i “quattro animali” della Visione del Profeta ebreo si fondono in un solo animale: la silenziosa Sfinge egizia con la sua testa d’Uomo. Ma in questo splendido riassunto esoterico-simbolico l’esoterico non individua la radice, la sorgente dell’Esoterismo. Quell’origine cercata dagli storici e dagli esoterologi non si trova in Egitto, anche se in molti lo credono.
Ciò che venne in essere da tutta la filosofia greca al seguito di Pitagora e di Platone non trova la sua culla in Egitto.
Le quattro “personificazioni” (gli animali riassunti nella Sfinge), ancor prima che la tradizione egizia con i suoi misteri prendesse vita, si trovavano riuniti nella dea indiana “Ada Nari”.
L’esoterico autentico vede scorrere sotto i propri occhi molti simili equivoci, nei riguardi di tutte le civiltà antiche, al punto da poter essere in grado di fornire agli storici in tal senso, profondi spunti di riflessione.
Esistono tracce ovunque di profeti ispirati che inneggiando ai divini abitanti del Mondo Superiore hanno rivelato agli uomini il segreto del Santuario Misterico (il “Centro Spirituale Supremo”), come l’origine dell’Esoterismo.
Tutti i culti nati sul pianeta Terra, da tempi immemorabili, non sono che delle emanazioni di una “Sorgente Unica” essenziale, quella Conoscenza-Coscienza-Unica che sotto la luce splendente dell’Età d’Oro si manifestava apertamente nel nome e nella forma del Regno di Paradesha (ma anche “Pairidaeza“, “Paràdeisos“, “Pardes”).