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133. Introduzione de “Il Parto della Vergine” di Giuliana Conforto

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Si vuole presentare, di seguito, la “Nuova Introduzione” di Giuliana Conforto al suo libro:

Il Parto della Vergine

 

*****

 

Crisi? No, rinascita.

Viviamo tempi di crisi profonda a ogni livello, umano, sociale, culturale, politico e naturale. I governi si preoccupano per l’aspetto finanziario che coinvolge anche i paesi avanzati, mentre vari autori indicano i veri padroni che dirigono i governi stessi. Sono i manovratori della ricchezza mondiale, compongono una “super-entità”, un manipolo di istituzioni in grado di determinare le scelte politiche ed economiche, decidere cosa devono mangiare, bere o fare miliardi di uomini. Le liste sono reperibili su Internet, utili a indicare i “nemici” dell’umanità, ma non a spiegare perché costoro riescono a conservare il potere e a dirigere i più diversi regimi politici da millenni.

Secondo la ricerca svolta in questo libro il perché è un culto di cui siamo tutti responsabili in un modo o nell’altro: il tempo. Unico ed eterno come un “dio”, il tempo sorregge fisica, economia, storia e politica, discipline che però non sanno che cosa è. Una volta ci dirigeva dall’alto dei cieli con i cicli astronomici, da metà del secolo scorso è scandito dagli orologi atomici molto precisi, dice la … pubblicità. Per chi si chiede perché la risposta è che gli atomi sono immutabili. Oggi la sorpresa: quelli dei metalli lo sono, mentre quelli organici sono mutevoli. Inoltre la radioattività del Carbonio 14, utilizzata per le datazioni è variabile. Oltre al presente, pieno di crisi, c’è un passato pieno di dubbi.

Il “dio” tempo, Saturno per gli antichi romani, Chronos per gli antichi greci, è un giocherellone; regna su quegli “dei” che sono piuttosto le idee dominanti della società: denaro e debito. Il tempo è denaro, si sa, ma solo il 20% è legato alla produzione reale; il restante 80% è virtuale, legato alle speculazioni finanziarie. Il debito cresce con il tempo.

Il tempo universale è basato sulla frequenza di un metallo (È chiamato UTC – Universal Time Coordinate – è una frequenza del cesio 137). “Gli uomini sono schiavi dei metalli” diceva Platone (400 a.C.); infatti questi hanno frequenze immutabili, utili alla forbice crescente tra i pochi potenti, che creano i debiti, e i tanti impotenti che li devono pagare. E questa sarebbe democrazia!?! È un sistema iniquo, cinico e astuto: tu credi di avere le “tue” idee, non sai che sono quelle inculcate da scuola e TV, dipendenti da una storia artefatta e, in fondo, dal potere temporale che dirige il mondo, cioè tutti i regimi politici da millenni.

Siamo indignati, dicono alcuni. Non c’è niente da fare, dicono altri.

Eppure la soluzione c’è ed è pacifica: è riconoscere che il re degli dei o delle idee, Saturno, è stato inventato dagli uomini, e non è destinato a regnare in eterno. La sua crisi precede l’avvento del nuovo re.

È Giove, simbolo di prosperità, gioia e liberazione dell’eros. È l’espressione di una nuova coscienza umana che si libera dalla fede cieca, mai verificata, nei “valori” del sistema e, tra questi, il tempo.

Ad esempio la paura della scarsità: è reale o virtuale? Bio e nanotecnologie suggeriscono un futuro prospero, i giacimenti di petrolio si stanno riempiendo di nuovo. Un problema è il suo costo, imposto dal mercato, e un altro è quello delle guerre, utili a conservare i profitti del mercato da cui dipendono tutti i governi di destra e di sinistra. Oggi assistiamo al patetico tentativo di “salvare” il paese, senza discutere le idee false, quelle del mercato globale che prospera grazie alla paura della scarsità ovvero di un futuro che i governi non possono garantire.

Il tempo è scaduto; possiamo smettere di venerarlo come un “dio” e di perpetrare la nostra schiavitù dai mercati o dai metalli. Il nuovo regno è quello della creatività, del mutamento e del rinnovamento; possiamo riconoscere che il culto è sorto da una divisione arbitraria tra tempo e materia, una divisione abituale in fisica, ma contraria alle sue stesse scoperte e clamorosamente smentita dalla biologia.

La materia è energia, dimostra Einstein, energia che tutti gli organismi producono dal nulla. Dai nuclei delle nostre cellule sgorga in forma di amminoacidi, informati dei processi che devono poi svolgere. Ciò in nanosecondi, ovvero a velocità miliardi di volte superiori a quelle delle azioni umane. L’estrema celerità di questo e di altri processi vitali indica la coesistenza di tempi diversi nel nostro corpo. Inoltre eventi ultraceleri coinvolgono il cielo e la terra: durante le eclissi la gravità e la rotazione della Terra cambiano! Misurati con il pendolo di Foucault in varie parti del mondo, questi fenomeni smentiscono le leggi della meccanica e i tre “pilastri” su cui poggiano: spazio, tempo e materia.

Molti fatti indicano che Lei, la materia, si stia risvegliando da un sonno millenario. Sovente disprezzata, inerte come la bella addormentata nel bosco, sfruttata come supporto per ideali a volte nobili, sempre delusi, la materia normale è elemento cruciale della storia passata e la protagonista di una svolta epocale imminente. Non è una profezia, ma il risultato di una ricerca trasversale che comprende sia oggetti che soggetti, sia i dati scientifici che i modi di interpretarli. Allora si scopre che anche i tre “pilastri” - spazio, tempo e materia - sono virtuali, definiti da idee o ipotesi mai verificate fino in fondo.

“La realtà è il Messaggio Intelligente” sosteneva il grande matematico Leibniz (1646-1716). “Un’unica Forza, la Vita, lega infiniti mondi”, scriveva Giordano Bruno (1548-1600). “Sono il Messiah” è scritto nei Vangeli che tradotto è: “sono il Messaggio”. Con il primo Concilio di Nicea (325 d.C) i vescovi lo proclamano “dio” e poi chiamano “eresia” l’idea ovvia che tutti gli uomini sono in comunione naturale con il Messaggio.

Oggi si sa che forze, messaggi e campi sono sinonimi, indicano enti onnipresenti, tutti indipendenti dallo spaziotempo.

Ogni forza ha i propri messaggeri, i bosoni dicono i fisici che però non comunicano agli altri scienziati la notizia di una loro recente scoperta: l’unità tra il campo nucleare debole e quello elettromagnetico, il primo ultracelere e massiccio e, il secondo, illusorio ed evanescente. Chiamato “elettrodebole”, questo comprende una Luce “nuova” per le scienze, simile alla Luce vera, chiamata dai Vangeli e da Giordano Bruno, Vita. È la corrente nucleare neutra che può cambiare i moti delle macromolecole organiche e, quindi, i tempi fisiologici degli organismi; è impetuosa, ultracelere e copiosa, ha le note intelligenti e delicate da sempre cantate da saggi e poeti. Composta di bosoni Z massicci (Z indica zero carica: un bosone Z ha una massa 90 volte quella di un protone. Il numero dei bosoni Z è enorme, circa 10 miliardi di volte quello dei protoni), questa Luce può animare gli spin nucleari di un organismo, forse guarirlo o accelerare le sue funzioni, contribuire all’energia oscura che, da pochi decenni, sta accelerando l’espansione dell’universo e si manifesta anche nel cervello umano (L’energia craniale è stata misurata con un pendolo torsionale dal prof. J. N. Hansen; ciò dimostra che questa non ha relazione con il campo elettromagnetico); non ha effetti sui metalli.

Perché nessuno ne parla? Per vari motivi, tra cui uno che disturba tutta la “conoscenza”: è imprevedibile. Le scienze esigono certezze e quindi la escludono dai loro calcoli. Le religioni “devono” negare la sua opera, altrimenti emerge il loro millenario bluff: non rappresentano la Vita, né il “dio” assurdo che prima crea l’eros e poi lo proibisce. La medicina dovrebbe riconoscere che i farmaci non guariscono …

Sogni, bisogni, emozioni, eros, orgasmo … che ne sanno gli strumenti artificiali? La realtà osservata dipende dalla coscienza dell’osservatore, dice la fisica quantica: che cos’è la coscienza? La “conoscenza” non lo sa. Lo sa chi è cosciente, in comunione con tutti i campi, anche con la Luce vera, la Vita, l’unica Forza che lega vari generi di materia (Fig. 1 – La ricetta cosmica indica i vari ingredienti dell’universo. La materia normale, su sui operano i “quattro” campi noti - gravitazionale, elettromagnetico, nucleare debole e nucleare forte - è solo il 4% di tutta la massa calcolata; la materia oscura , indifferente a tutti i campi, eccetto che al debole, è molto più cospicua, il 22%. L’energia oscura è immane, il 74%, e non è sperduta negli spazi intergalattici, come si crede. Ha effetti sia sull’intero universo osservato, il 4%, sia sul cervello umano. Gran parte dell’energia oscura potrebbe essere la Luce vera, cantata dai saggi).

È Forza intelligente, come dicono i saggi? Apriti cielo! Se così fosse, l’intelligenza è in questo mondo, ma non di questo mondo: i “salvatori” non solo non ci salvano, ma ci vincolano a un inferno creato da idee false, “valori” virtuali che ci rendono schiavi.

C’è un legame tra gli eventi naturali e quelli umani e sociali? Si, è la materia normale che può avere relazioni deboli ma intense, solo se è organica. Il nuovo regno è il “nuovo” paradigma suggerito dai saggi e dagli umili che hanno sentito la Forza; è fatto di relazioni che riportano l’essere umano, le sue azioni e convinzioni al centro dell’universo. Il 99,99% di ogni corpo è materia nucleare, non visibile nelle immagini, non riconoscibile nelle parole dei politici, nelle speculazioni finanziarie e, sovente, nemmeno nei modelli scientifici. Basterebbe questo per riconoscere che la schiavitù è dettata dalla mente comune, credente a idee false e alle immagini trasmesse dal campo elettromagnetico in frequenze ottiche. In altre frequenze, immagini, forme e, in alcuni casi, anche le leggi fisiche sono diverse (Fig. 3 – L’Universo Bambino è la “plasmasfera”, la stessa Terra, vista con le sonde spaziali in estremo ultravioletto; ha forma embrionale ed è senza gravità. Il cerchio nero disegna la Terra conosciuta, vista in frequenze ottiche; è sferica e soggetta alla gravità. È importante notare che non ci sono confini tra le due immagini: sono unite e dipendono dalla nostra percezione e la disponibilità a discutere la “realtà”. Crediti Hena instruments).

Le risorse fossili si sono formate milioni di anni fa e sono in esaurimento, le energie nucleari sono elevate, ma pericolose. Ne siamo sicuri? I vulcani eruttano oggi lave credute “estinte” e utili alla genesi del petrolio (Fig. 2 - Il vulcano sommerso West Mata, nell’Oceano Pacifico, sta eruttando lave credute estinte milioni di anni fa e utili alle genesi del petrolio. È un indizio che il petrolio non è una risorsa fossile, ma un prodotto continuo del mantello terrestre e che la sua scarsità è falsa. Crediti NSF e NOAD). La corrente nucleare debole non comporta pericoli. Allineando gli spin nucleari dei nostri corpi la corrente neutra può accelerare i moti dei fluidi, dilatare il sangue, provocare l’erezione del pene negli uomini e accrescere il calore interno nelle donne. Il nucleare forte è mille volte più lento: attrae, concentra e paralizza i moti, favorendo così divisioni interne che si riflettono nei comportamenti esterni.

La mia tesi è che i due campi nucleari, debole e forte, sono ciò che sentiamo come eros e thanatos, il bene e il male che religioni e politica tendono a dividere. Oggi è facile riconoscere che, invece, sono sempre uniti, distinti nei rispettivi moti ed effetti, ma non divisi. La lotta tra il bene e male allora è tutta virtuale, inventata dal potere perché serve a creare schieramenti e a far combattere gli uomini tra loro. Il vecchio paradigma è dato da una mente bipolare che crede al male fuori, perché non sa usare il bene dentro, la Vita che compone infiniti tempi.

La libertà deriva dalla prosperità, dall’infinita risorsa che gli organismi possono usare in modo cosciente, cioè tale da riconoscere che i confini e i limiti sono tutti falsi, che la ricchezza è frutto delle opere umane e non dai “valori” virtuali del potere temporale che alimenta i mercati.

Oggi liberarsi del paradigma dominante è facile perché Lei - la materia nucleare normale – mostra segni di crescente “anormalità”. Le scienze con più finanziamenti la bombardano ad alte energie, mentre le religioni con più seguito, quelle cristiane, chiamano “miracolo” la sua mutazione, la resurrezione del corpo. È invece il processo naturale che ci può liberare dalla schiavitù e persino dalla gravità, come vedremo.

Lei sta cambiando le Sue relazioni con tutti i campi tra cui il più celere, il “debole”, che mostra le Sue incredibili doti: è gravida – cioè pregna di Luce nucleare - ed è stata finora vergine, ovvero avvolta dal campo elettromagnetico che abbaglia la nostra vista e cela la Sua natura (La materia nucleare è composta di quark che sono buchi neri, fili invisibili che collegano all’istante ogni essere vivente al Cuore cristallino al centro della Terra).

Il Parto della Vergine è l’Evento che la svela.

Questo libro si propone come una “preparazione” al Parto.

Quando? Non il 2012, secondo me, ma forse poco dopo, considerati i giochi dei vari campi; è già in atto per chi sente l’accelerazione dei tempi, il bisogno di giustizia, di pace reale e libertà da ogni potere.

L’Evento dipende da Lei, la materia nucleare normale, Madre o Matrice di ogni corpo e dalla Sua relazione con … il Padre. Scoperto in “cieli” insospettati, il Padre è presente in ogni essere come Volontà suprema: il bene di tutto e tutti, nessuno escluso.

Il Parto dipende anche dal Figlio, l’Universo Bambino, oggi osservabile in estremo ultravioletto (vedere originale fig. 3).

La Sua immagine è stata per me una grande emozione.

Mi auguro che susciti anche la tua.

di Giuliana Conforto

– Astrofisica, Docente di Meccanica Classica e Quantistica, e Donna Amante della Verità –

(www.giulianaconforto.it)

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