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138. Ritrovare lo “stato della pura semplicità” perduto

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L’”immanente” è certamente interessante da poter conoscere ma è illusione.

Il “divenire” è affascinante sperimentarlo ma è illusione.

La “Realtà Ultima”, quella oltre ogni illusione, è la ricerca più appassionante perché è il “punto” immobile intorno al quale si muovono tutte le illusioni.

L’esoterico suggerisce di non confondere i vari aspetti di una seria “ricerca della verità” e di ritornare allo “stato della pura semplicità”.

Nell’immanente (e quindi nel divenire) c’è tutto quel “conosciuto” che rende schiavo l’uomo attraverso l’ignoranza, l’indifferenza e l’egoismo.

Nel transitorio la scienza allarga i suoi orizzonti con un sapere relativo e dogmatico incoronato da invisibili interessi di parte (gli interessi del potere).

Ma quale scienza seria si interessa dell’attuale coscienza umana che ha toccato il fondo grazie ai rappresentanti, ufficiali e occulti, di tutti i Paesi del mondo?

Distanti sessanta milioni di anni luce da noi, nell’immanente e nel divenire, vivono delle “illusioni”. Anche in molte altre “distanze” vivono innumerevoli “illusioni”.

In un lontanissimo passato, la Terra è stata visitata da molte di queste “illusioni”. Anche nell’oggi sono presenti sulla Terra “illusioni” venute da molto lontano che non si sono manifestate ancora palesemente a livello planetario.

L’esoterico suggerisce che non è questa la ricerca e la conoscenza più importante su cui concentrare la propria attenzione; questa appare minoritaria se raffrontata a quella della “Realtà Ultima” (la “Realtà Assoluta”) risolutiva in eterno. La Scienza che libera da ogni forma di illusione, risvegliando e illuminando, è la più auspicabile.

È interessante sapere che i Lama del Kum Bum sanno della venuta sulla Terra, molto tempo fa, di “illusioni” viventi di Sirio; questi nascosero in alcune caverne del Tibet delle testimonianze perché venissero scoperte, facendo comprendere agli esseri umani (“illusioni” abitanti la Terra) l’esistenza di una Realtà parallela.

Infatti dodicimila anni fa la stella Sirio venendosi a trovare nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, favorì alcune “illusioni” viventi “siriane” a venire a vivere, diciamo in forma eterica, sul nostro pianeta.

Questi esseri sostengono che gli esseri umani quando risvegliano la supercoscienza (lo stato-condizione delle funzioni complete del risveglio della coscienza) sono in grado di emanare l’URIL, una potente energia che permette di raggiungere la stella di Sirio e tutto il cosmo.

Anche in molti siti della Cina e dell’India antiche, vi sono testimonianze della visita di molte “illusioni” viventi. Anche oggi, l’India e la Cina, vengono osservate, da un ampio territorio impervio (militarizzato dai due governi) da “illusioni” viventi provenienti da un’altrove.

Misteri? No, realtà dei mondi illusori.

Per comprendere correttamente tutte queste cose, e senza perdere di vista quanto è più importante, bisogna ritrovare lo “stato della pura semplicità” perduto.

L’esoterico infatti ispira il “risveglio” da tutte le illusioni e per questo suggerisce gli insegnamenti del Centro Spirituale Supremo tramite quanto viene indicato dalla “Tradizione”, Corrente Unica di trasmissione eterna ed immutabile.

La “Tradizione” è il Centro Spirituale Supremo nella forma di un corpus di conoscenze (“Dottrina Segreta”; i Misteri; ecc.).

La “Tradizione” vuole riportare l’uomo alla sua condizione originaria (“Stato Primordiale”) e per questo c’è una sola via, quella “stretta”, quella dell’”iniziazione”.

L’uomo, dall’allontanamento dell’Era Aurea in poi, è divenuto incostante, quindi irrimediabilmente irrequieto (espressione di un Ego caduto).

L’uomo deve ritrovare la sua “natura costante”, quindi la bellezza e la felicità; essere libero naturalmente senza dover combattere lo stato di schiavitù (l’Ego vittima dell’ignoranza, dell’egoismo e della paura); ritrovare l’attitudine alla “virtù naturale”.

La semplicità del vivere e del pensare è la dote del risvegliato e dell’illuminato; l’uomo deve ritrovare lo “stato della pura semplicità” perduto.

L’uomo ritrovando lo “stato della pura semplicità” perduto potrà fondare una società umana illuminata e felice: niente contrasti né divisioni tra gli uomini perché ciascuno avrà naturalmente appreso che tutti gli individui sono uguali, in quanto tutti egualmente divini.

Nel Regno di Paradesha, durante l’Età d’Oro, tutti gli uomini sapevano di essere divini ma soprattutto in grado di riconoscere e di amare il divino in ogni sua forma.

Il riflesso della miseria in cui è caduta l’umanità attuale parla chiaro a tutti.

Può sembrare difficile rintracciare le radici di questa situazione mondiale ma non lo è: servono solo onestà e assenza di egoismo.

È la forte presenza dell’egoismo nella società umana che non permette di risolvere i grandi problemi che attanagliano il mondo.

Il singolo individuo è guidato ciecamente dalle oscure trame dell’egoismo, è plagiato dall’egoismo, viene corrotto dall’egoismo, non sa pensare o creare nulla (alcun sistema, organizzazione o processo) che non contenga le istanze dell’egoismo, quasi questo fosse consustanziale alla sua originaria natura.

Le critiche dimensioni del debito pubblico trovano ragione nell’egoismo diffuso in tutte le espressioni della società cosiddetta moderna.

Il sistema economico e finanziario mondiale è basato su motivazioni fortemente egoistiche.

La crisi mondiale è una crisi socio-politico-economica-finanziaria motivata esclusivamente da fattori egoistici. Nessuno vuole guardare veramente attraverso le lenti dell’etica, della morale, del sociale e della spiritualità perché un tale guardare va contro gli interessi egoistici di tutti. Se l’economia permette all’illegalità, a qualunque livello e grado della sua esistenza, di divorarla è sempre e solo una questione di egoismo diabolicamente diffuso e incancrenito.

L’egoismo ha creato una casta di privilegi per una casta di individui privilegiati in gran parte per diritto di nascita, per gruppo di appartenenza o classe sociale.

La casta, con arroganza, afferma solo i parametri convenienti alla propria posizione privilegiata sottostimando tutto il resto.

All’egoismo, all’ignoranza ed alla paura (in tutte le sue forme e manifestazioni) si deve l’imperare della mediocrità della classe dirigente di tutti i Paesi del mondo.

Le istituzioni offrono ogni giorno lo squallido spettacolo di una inettitudine e incapacità inaudite.

La politica è un micro-cosmo di egoistici interessi personali (immunità, favoritismi, tangenti, affari, appalti, ecc.) lontano dai problemi reali dei cittadini che dovrebbe rappresentare.

I tribunali fanno prevalere l’ingiustizia lasciando impuniti aggressione, violenza, violazione, corruzione, speculazione, sottrazioni indebite, l’illegalità nelle sue molteplici forme.

Le chiese e i loro enti sono uno sbalorditivo esempio di egoismo efferato.

I dipartimenti dell’Educazione e dell’Istruzione sono formatori di mediocrità.

I sindacati si sono ridotti ad essere facilitatori di precarietà.

L’economia e la finanza si orchestrano a produttori di povertà e a custodi e protettori degli interessi della casta.

I mass-media sono ispiratori e promotori di volgarità, di consumismo, di banalità per rendere una umanità più facilmente manipolabile al servizio dell’elite che segretamente governa realmente il mondo.

Il protagonista dei disastri mondiali è l’egoismo che l’uomo ha reso una autonoma deità dominatrice innominata.

Il “risveglio” e il ritorno allo “stato della pura semplicità” perduto ci potrà salvare.

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