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159. I livelli di tossicità dell’Ego

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Il mondo nel quale stiamo comunicando è quello del divenire: soggetto allo spazio e al tempo.

Il mondo del divenire fa parte di quanto viene definito “Immanenza”.

Gli esseri umani vivono e si muovono in questo mondo del divenire con la possibilità, quando ne colgono l’essenza illusoria, di “osservarlo”.

Essere giunti alla consapevolezza di poter essere “osservatori” dell’Immanenza e di quella che, universalmente accettata, viene chiamata “Natura”, in cui l’essere umano stesso è inserito, è e rappresenta una grande conquista, vista la condizione coscienziale in cui vessa la maggior parte dell’umanità. “Natura” dalla quale l’essere umano, una volta lasciatosi ingannare dall’Errore, ha pensato, convincendosene, di essere separato. Da quell’istante pensando, parlando e agendo con la convinzione della separazione dalla “Natura” che lo ospita, volente o nolente, ha creato una natura avversa a stesso. Quel senso innaturale di dominio provato nei confronti dei regni della “Natura”, minerale, vegetale e animale si è esteso allo stesso regno umano, con le drammatiche conseguenze che sono oggi sotto i nostri occhi (guerre, patricidi, fratricidi, figlicidi, ecc.). Non aver percepito il senso di relazione fra tutte le parti del tutto ha determinato la sua condanna a vedere ovunque un “nemico” per mezzo del quale giustificare sempre ogni proprio atto (di efferatèzza e irresponsabilità). Da quel momento il processo di degrado (a livello fisico, emozionale, sentimentale-etico-morale, mentale e spirituale) è stato per lo più inarrestabile; sono andate difatti perdute le poche conquiste ottenute nei periodi “più illuminati”, in cui il buon senso e il desiderio di giustizia, avevano guidato gli uomini verso scelte più assennate.

Osservare” significa modificare la natura della “cosa” osservata.

È quindi importante la coscienza di chi “osserva” consapevolmente la “Natura” (le cose che di Essa fanno parte).

Noi sappiamo che l’Immanenza, il mondo del divenire, è come un Gran Sogno, cioè una Grande Illusione (modificabile, dal livello di coscienza di chi osserva, sia nel bene sia nel male, cioè positivamente e negativamente).

Tanto maggiore è l’egoismo di cui è affetto l’individuo e tanto minore è il raggio di percezione (percepisci quanto è legato alla tua attenzione, al tuo interesse personale, escludendo quanto non sei in alcun modo interessato) del mondo circostante (cose, persone, situazioni, eventi, possibilità) al quale comunque è legato (il senso di separazione non è reale ma è solo una convinzione) da una non evitabile rete di connessioni vitali. Risultato? inverosimili risposte deleterie di massima egoicità.

Tutta la complessità umana (corpo materiale, corpo sottile, anima individuata) è fatta per “funzionare” in quanto divina, ma questa “funzione” essendo stata adulterata (per tutti-tutto) non riesce più a manifestare spontaneamente tutte quelle “risposte” che dovrebbero essere naturali, in nome di quel “potere del verbo creatore” ricevuto sin dalle Origini: quell’Uomo Primordiale che non è più (ha perso persino il ricordo di sé).

L’identificazione con la condizione limitata e mortale ha cancellato nell’essere umano, la cognizione della sua origine regale confinandolo alla  mera espressione zoologica animale (riflessi condizionati, automatici e meccanici) in perenne lotta per un immaginario predominio e disperata sopravvivenza.

L’essere umano vivendo, o sopravvivendo, di egoismo, ignoranza e paura ha aperto tutte le possibili porte al Male.

Un “potere oscuro” è penetrato in questo mondo per controllare, ostacolare ogni possibilità di risveglio spirituale e guidare l’intera umanità, mediante un sovvertimento mondiale, nella direzione di una spiritualità delle tenebre (nascita di fedi e pratiche oscure).

La vera realtà delle cose è molto diversa da quella che il “potere dominante” (controllato dal “Lato Oscuro del Potere”), propina per mezzo dei sistemi educazionali, dell’istruzione e dell’informazione, sistemi al completo servizio degli oscuri signori-padroni del mondo.

Le aree di miglior controllo e dominio sono proprio quelle dell’egoismo, dell’ignoranza e della paura. Quella dell’egoismo, fondamentalmente attivata dall’ignoranza e dalla paura, svolge un ruolo di primo piano.

Tutte le organizzazioni nel mondo sono basate su un sistema prettamente egoistico, un sistema che gioca con gli individui, come il “puparo” tira i fili degli ignari “pupi” che governa loro malgrado. Questo sistema di potere è elaborato, governato e controllato dagli oscuri signori-padroni del mondo (l’elite che governa segretamente il mondo). Tutto il potere economico-finanziario è stato scientemente progettato e realizzato  secondo un impeccabile sistema egoistico (dove l’equità promossa a gran voce è solo un inganno per le orecchie innocenti, dell’onesto popolo sovrano che non ha alcun margine di scelta). L’attualità (i professori dell’egoismo, della diseguaglianza e della sudditanza al “potere oscuro”) dei nostri giorni ne è la testimonianza inconfutabile.

Se invece l’individuo si fermasse solamente a riflettere per un momento sull’utilità dell’altruismo come miglior bene sia del singolo sia della collettività, l’intera umanità si avvierebbe sulla strada luminosa del cambiamento consapevole.

Bisognerebbe pensare, parlare e agire in questi termini e in tale direzione, verso l’altruismo assoluto, e si godrebbe del più sano degli egoismi, con la risoluzione veloce dei problemi di tutta l’umanità.

Nel giro di poco tempo questo pensare, questo parlare, questo agire innalzerebbe l’intera umanità ad un tale livello di coscienza molto prossimo a quello che era il manifesto stato di coscienza ai tempi del Regno di Paradesha dell’Età d’Oro.

L’avviamento di un processo formativo che ponesse come questione centrale la diminuzione dell’egoismo in ognuno, risveglierebbe  quel fondamento etico e spirituale che pone nelle corrette proporzioni sia i Diritti sia i Doveri di ognuno. Ripristinare la cultura della responsabilità, attraverso lo svolgimento dei Doveri di ognuno non potrebbe che rafforzare il riconoscimento dei Diritti di tutti. Non esiste, e non può esistere una parte (una casta) dell’umanità che celebrandosi, legittima i propri privilegi come “diritti”, a detrimento di un’altra parte d’umanità.

La vita è partecipazione e condivisione e mai dominio da parte di una o più parti dell’intero.

In questo mondo del divenire la “Realtà” vuole fondamentalmente per l’essere umano il “Risveglio”, il ritorno a ciò che era prima delle reincarnazioni: il vero Uomo Primordiale.

Quale complessità umana (corpo materiale, corpo sottile, anima individuata) l’Ente si incarna nei Guna (sattva – equilibrio – ; rajas – attività – ; tamas – passività – ) originando, nel mondo del divenire, un ego-corpo-personaggio karmico. I Guna, essendo alla base della manifestazione (sia nel piano orizzontale – orizzonte degli eventi, effetti – sia verticale – gerarchia delle cause –  ) caratterizzano l’intera complessità umana offrendo la possibilità di comprendere, con l’auto-osservazione, la natura illusoria del mondo del divenire che è in grado di permettere la possibilità del “Risveglio”.

Colui che è identificato in ciò che non è non può essere libero di ritornare alla Fonte da cui ha creduto di potersi distaccare. Prigioniero di una convinzione che ha obliato il ricordo di ciò che è realmente. Deve liberarsi da una convinzione che lo fa credere mortale: solo un processo di risveglio lo può liberare dai limiti che lo tengono prigioniero. Questa memoria divina dimenticata è mancanza della consapevolezza di Sé.

I veleni ostacolanti che rendono difficoltoso un Sentiero Spirituale (Sadhana) vengono dall’egoismo, dall’ignoranza e dalla paura perché intossicano i canali per le risposte comportamentali e comunicazionali.

I pensieri, le parole e le azioni possono essere illuminanti o oscuranti: è la natura del sentimento che li muove che lo determina. I pensieri, le parole e le azioni si trasformano in potenti simboli dinamici che fanno muovere gli esseri umani in una direzione piuttosto che in un’altra; tirano innumerevoli fili nella profondità della subcoscienza umana; creano pensieri-forma che influenzano l’aura dello stesso emittente e attraendone innumerevoli altri simili, e della stessa natura, che vengono a rafforzare uno stato d’animo o addirittura a determinarne una risposta improvvisa nell’immediato. Un individuo non molto consapevole di sé stesso subisce negativamente queste dinamiche perché la sua complessità umana non è disciplinata da un addestramento di autoconsapevolezza. Non è la maggioranza ma solo una minoranza nel mondo che ha affrontato la questione fondamentale dell’autoconsapevolezza. Non è questione di essere un barbone, un contadino, un operaio, un dirigente, un politico, un banchiere, un imprenditore, un vescovo, un sociologo, un filosofo, un artista, un antropologo o un giornalista. È questione di aver capito, essersi accorti di quanto è fondamentale “essere” e non “apparire” e però muoversi di conseguenza in tale pratica direzione. Non basta aver capito e parlarne: in molti si fermano a fare gli intellettuali senza mai passare alla pratica. Passare alla pratica significa cominciare a inchiodare ogni giorno, uno per uno, le varie personali risposte di egoismo, ignoranza e paura. Diminuire, di volta in volta, sempre più egoismo, ignoranza e paura (naturalmente i pensieri, le parole e le azioni che li rappresentano).

Come funziona l’essere umano?

Egli parte da un atteggiamento dualistico, per mezzo di proiezioni, dovute all’elaborazione di quanto ha recepito il sistema dei cinque sensi. La coscienza, dal livello e grado in cui si trova, aderisce alla proiezione identificandovisi. Vivendo questa identificazione non significa “conoscere” quanto con cui ci si è identificati, ma il più delle volte si viene a conoscere solo quanto invece si è immaginato (e creata una “convinzione”).

Che cos’è Egoismo? Che cos’è Ignoranza? Che cos’è Paura?:

  • gli stipendi di Palazzo Chigi cresciuti nel 2010 mentre il popolo italiano, nelle sue fasce più deboli, passava cattivi giorni di sopravvivenza economica …
  • promuovere, per farla digerire agli italiani, la manovra finanziaria come necessità assoluta per il salva-Italia, e ribellarsi vergognosamente al tentativo di toccare gli stipendi e il vitalizio dei parlamentari e dei senatori …
  • avere già una pensione d’oro, guadagnare copiosamente in consulenze, ostentare un falso sacrificio e incassare più di 20.000 euro da senatore …
  • colpendo, con la manovra finanziaria, i più deboli e lasciando impuniti i responsabili dei disastri, di cui è disseminato il Paese, accumulatisi in molte “alternanze” …
  • fare una lezione morale ai cittadini su ciò che sarebbero obbligati a fare per legge e subito dopo fare, personalmente, esattamente il contrario di quanto asserito-imposto per gli impotenti cittadini (pagare in contanti migliaia di euro che la legge vieta perché senza tracciabilità) …
  • un ministro che invece di trovare “idee” e “mezzi” che aiutino i cittadini si preoccupa come occultare i finanziamenti illeciti a lui destinati …
  • un sindacalista a livello nazionale che sfrutta il proprio status con auto, autista e scorta (elevando il tenore-qualità di vita) utilizzando tutto ciò impropriamente per ciascun membro della sua famiglia, dopo aver concorso alla precarizzazione di migliaia di giovani lavoratori che hanno visto la propria esistenza abbassarsi ad una mera sopravvivenza …
  • le speculazioni finanziarie di chi approfitta, per far profitti, dell’attuale crisi economica mondiale …
  • effettuare esternalizzazioni aziendali non per salvare o migliorare l’azienda ma per licenziare, in modo mascherato, i lavoratori …
  • non far rispettare le “sentenze” emesse dal Tribunale di uno Stato di Diritto e lasciare disattesi i diritti dei cittadini-contribuenti …
  • prendere una pensione da non vedente vedendoci benissimo ed utilizzare la vista per guidare e svolgere attività varie …
  • pretendere le strade pulite e gettare “cose” dall’automobile, lasciare sporchi i bagni pubblici, lasciare sacchetti di immondizia nei boschi, cospargere di cicche di sigarette le spiagge o i vasi di piante davanti agli esercizi pubblici …
  • avere bisogno di steccati, siepi, inferriate, porte corazzate, casseforti, videosorveglianza, sistemi di allarme, password …
  • sfruttare i vizi e le debolezze delle persone per trarne profitto …
  • giustificare o proteggere il bullismo, senza ricercarne le cause, sminuendone l’entità …
  • eccetera, eccetera …

 

Non si può ignorare l’esistenza di questo circolo vizioso fatto di una dinamica incatenante senza apparente soluzione: quello dell’egoismo, dell’ignoranza e della paura.

La paura, sotto qualunque forma (anche quella dell’aggressivo, del bullo, del mite forzato, ecc.), porta all’egoismo e inevitabilmente a svariate forme di ignoranza.

Tutte le risposte comportamentali e comunicazionali subiscono, nel loro espletamento, l’intossicazione dell’egoismo, dell’ignoranza e della paura.

Un percorso di autoconsapevolezza è certamente un percorso di risveglio (una Sadhana) che consta di mezzi e di modalità che devono agire sui Guna che riflettono la condizione coscienziale. Sono, infatti, la qualità, la caratteristica e la stabilità o instabilità dei Guna a determinare il livello e la condizione coscienziale.

La complessità umana per innescare un vero processo di risveglio deve accendere tre fuochi fondamentali:

  • il fuoco del corpo fisico grossolano
  • il fuoco del corpo sottile
  • il fuoco del nous (intelligenza suprema)

 

Questi tre fuochi devono prima accendersi e in ultimo estinguersi.

Questi fuochi si accendono per poter incenerire quanto impedisce ancora di risvegliarsi, quel tot, differente per ognuno, di zavorra fatta di un insieme di egoismo, ignoranza e paura, vera potente miscela frenante, ostacolante e bloccante della possibilità del risveglio.

L’essere umano credendosi finito e corruttibile impedisce a sé stesso di risvegliarsi e di ritrovarsi immortale.

L’identificazione con l’ego-corpo-personaggio karmico deve essere bruciata.

Il primo passo per ben cominciare: bandire, anche gradualmente, egoismo, ignoranza e paura che intossicano l’Ego.

L’essere umano vede solo l’ombra della Realtà finché non si risveglia.

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