È esistito un mito dell’Androginia.
Si trattava di un “pensiero” che esprimeva il concetto della coppia di opposti in termini metafisici (essere-non essere) o in termini teologici (trascendente-immanente) esprimendolo con metafore biologiche: la bisessualità.
Naturalmente è esistita una Androginia primordiale e le coppie divine del mito ne sono spesso l’involuzione tardiva.
La mitologia indù è un esempio di questa evoluzione dell’Androgino.
I miti più arcaici presentano un androgino che viene separato. Vishnu compie la prima separazione con la coppia Cielo-Terra.
La separazione di una divinità indifferenziata maschile-femminile in due metà sessuate permane nella mitologia più tarda.
Nelle Upanisad la divinità maschile-femminile Prajapati si separa per generare gli esseri umani e diventa la vacca da latte variegata e il toro dal buon seme o, in altre versioni, la cavalla feconda e lo stallone.
Nella mitologia shivaita si presenta un’androginia riconquistata rappresentata da Siva: le statue di Siva, nell’isola di Elefanta, rappresentano la fusione tantrica con la sposa Parvati.
Nel museo di Delhi Siva è presentato bisessuato con un viso femminile ed uno barbuto.
In Grecia, a Cipro, si adorava Venere il fecondo, maschio-femmina; in Caria si adorava Zeus con sei mammelle sul petto, disposte a triangolo.
Dioniso era per eccellenza il dio femmina-maschio.
Zervan, il dio iranico era androgino; la divinità cinese delle Tenebre e della Luce era androgina.
In Grecia, dal VI secolo a.C. in poi, ebbe gran rilievo la divinità Ermafrodito che legava simbolicamente la sfera di Afrodite, di Dioniso, di Eros, di Demetra e di Priapo.
Per gli antropologi l’origine del culto resta oscura ma gli esoterici veri hanno altri occhi.
C’è stato un tempo in cui attraverso il rito dell’androginia gli esseri umani hanno tentato la possibilità di riacquistare la condizione perfetta delle origini, del tempo mitico in cui i due sessi coesistevano negli umani come nella divinità (nella fisicità come nella psiche).
Dietro il rito si nasconde la ricerca della totalità, ritrovare l’unità del cosmo, ritrovare l’integrità primordiale.
Nel rito, come nel mito, l’androginia è sacra, è una pura visione dello Spirito.