Dal vocabolario della lingua italiana “Devoto-Oli” al termine “esoterico” si ricava soltanto:
esotèrico agg. (pl. M.-ci). Destinato esclusivamente ai discepoli o agli iniziati: libri e.; insegnamento e.; linguaggio e.; incomprensibile (o quasi) ai più (contrario di essoterico).
esoterismo s. m. Carattere esoterico.
Invece la seguente esposizione del significato di “esoterismo” è tratta da un importante Lessico di René Guénon dove viene presentata una summa sapienziale che espone l’idea di una Verità Assoluta e Primordiale, da cui derivano le verità relative ai vari ambiti umani. Si tratta di una bussola offerta per orientare il neofita che si accinge verso il complesso mondo del sapere.
“ Esoterismo – L’esoterismo più profondo e d’ordine più elevato si rivolge solo a chi è preparato in modo speciale a capirlo (Int., 1921, 134). Esistono persone che non possono sentire pronunciare la parola esoterismo senza immediatamente pensare all’occultismo o ad altre cose dello stesso genere, nelle quali di vero esoterismo non vi è la minima traccia (Or. Occ., 1924, 215-216). L’esoterismo è essenzialmente una cosa diversa dalla religione e non è neppure la parte interiore della religione come tale, anche quando prende la sua base ed il suo punto di appoggio su di essa (Cons., 1946, 41). È mediante l’esoterismo che si unificano tutte le dottrine tradizionali, oltre le differenze, del resto necessarie nel loro ordine, delle forme esteriori di esse. L’esoterismo, anche quando prende per appoggio, come mezzo di espressione e di realizzazione, la religione, non fa altro che collegarla effettivamente al suo principio (id., 104). L’esoterismo è veramente, in rapporto all’exoterismo religioso, ciò che lo spirito è in rapporto al corpo (id., 105). La negazione dell’esoterismo si presenta come prima tappa obbligata di qualsiasi tentativo di semplificazione (Regno, 1945, 99). – Esoterismo e Exoterismo – L’esoterismo sviluppa e completa, dandogli un senso più profondo, quanto l’exoterismo espone in forma troppo vaga e semplificata (Int., 1921, 134). Si potrebbe parlare dell’esistenza di un esoterismo e di un exoterismo, in qualunque dottrina, distinguendone la concezione e l’espressione, la prima del tutto interiore, di cui la seconda non è che l’esteriorizzazione: si può dire che la concezione rappresenta l’esoterismo e l’espressione esoterismo (id., 136). Nelle dottrine orientali la distinzione tra esoterismo ed exoterismo non può essere applicata allo stesso modo o, in certi casi, non può essere applicata del tutto (id., 139). La distinzione tra esoterismo ed exoterismo non si è punto mantenuta nella filosofia moderna (id., 145). “.
tratto da “Pensieri sull’Esoterismo” di René Guénon – KeyBook
Viene detto da J.M.Riviere in Storia delle dottrine esoteriche (Ed. Mediterranee) che il termine esoterismo è collegato al verbo greco eisotheo, letteralmente “faccio entrare”. Significa permettere di far penetrare dal di fuori al di dentro. Il termine ha assunto anche il significato di “riservato”, di “segreto”.
L'esoterismo è “una dottrina segreta, un'iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un consesso scelto, isolato dall'esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale“ – Jean Marques-Riviere – .
Nella “Guida Internazionale Dell’Età Dell’Acquario” – Bresci Editore 1975 – Bernardino del Boca nel Capitolo: Occultismo, Esoterismo, Ermetismo, Magia, Alchimia, Cabala, Tantrismo dice:
“ Verso la fine del 1973 è stato pubblicato postumo il libro di René Guénon ‘Apercus sur l’Esoterisme et le Taoisme’ (Gallimard, Paris 1973), in cui sono analizzati alcuni aspetti dell’esoterismo islamico (del Sufismo) e della tradizione taoista cinese. Questo è forse l’ultimo libro del genere che sarà pubblicato sull’esoterismo. Ora le forze distruttrici del Kali-Yuga non permetteranno di vedere nell’esoterismo altro che il lato culturale.
L’occultismo vero si basa sul nuovo esoterismo. L’occultista ricerca, sulla trama infinita dei volti della gente, sull’incontro dei simboli, sui fenomeni del momento, il MESSAGGIO DELL’AVATARA DEL MOMENTO. Sui volti dei diciassettenni si può scoprire Krishna e l’avatara Chaitanya, Sakyamuni e Gesù, Tevcosin e Vanassierac, Astica e Mavini, l’attimo prezioso della Bellezza e il soffio momentaneo dell’Incerto, la breve stagione della Spontaneità e il giorno dorato dell’irripetibile Amore. La vera Magia della Vita è soltanto in queste cose, in questi attimi in cui l’individuo si sveglia e la Natura si compiace di sé stessa.
Occultismo, esoterismo, ermetismo, magia, cabala, tantrismo, ecc., non sono altro che termini per indicare le ricerche ‘coscienti’ oltre le illusioni della materia. La Vita spinge certi individui, che non ne hanno merito né demerito, ad essere attirati dall’altra realtà, e questi, da millenni, hanno costruito speciali strutture mentali per definire ciò che può essere soltanto intuito. A noi, poveri diciassettenni, la Vita sta consegnando la fiaccola con cui dar inizio agli incendi distruttori delle illusorie impalcature del mentale. Ma è quest’uomo diciassettenne sufficientemente maturo per distruggere solo ‘ciò che non è mai esistito’?
Jakob Boehme (1575-1624), nel suo ‘Mysterium Magnum’ ha detto: ‘Devo esortare i lettori di queste righe di fare buon uso della Magia, con vera fede e umiltà verso Dio: e a non toccare la TURBA MAGNA altro che per la più grande gloria di Dio e per il bene degli uomini’.
L’occultismo è quella strana parte dello scibile umano che spinge l’uomo a cercare poteri che, quando li ha ottenuti con enormi fatiche, non potrà mai usare, perché è divenuto cosciente della mirabile perfezione e giustizia del creato, e del pericolo di alterare il fluire armonico della vita.
Ma ciò che l’uomo della strada riesce a conoscere, non è questo genere di occultista, di saggio mago, ma solo gli pseudo-occultisti, i maghi invidiosi e malefici che chiedono denaro.
Una delle riviste più intelligenti di questo mondo, l’americana Harper’s (che dal 1850 offre ottime letture), nel suo n. 1485 del febbraio 1974, ha affrontato il tema del ‘segreto’: ‘semplice, sinistro e sublime’. Da un intelligente collaggio di idee sulle diverse nature del segreto, ci appare un aspetto del segreto che generalmente ignoriamo. Il segreto è soprattutto un ‘paravento’ dietro cui si nascondono i patiti dell’occultismo, della magia, dell’esoterismo, per celare la loro impotenza, la loro confusione mentale, il loro auto-inganno e, spesso, anche la loro malafede. Leggendo, parlando, con il solo voler credere o far credere non si diventa occultisti.
È perciò difficile sapere, di ciò che qui elenchiamo, ciò che è veramente genuino da ciò che è solo un ‘segreto’ che nasconde il vuoto. C’è però un semplice modo per sapere chi è veramente un occultista: l’occultista non accetterà mai denaro, sotto ogni forma. Tuttavia anche tutto ciò che non è valido ha il compito di portare avanti, di trasportare quelle nozioni che, seminate in un terreno adatto, sono l’origine di vere forme spontanee di occultismo, di magia, di esoterismo.
Nel campo dell’occultismo ci si può soltanto offrire, con semplicità, serenità e fiducia. Si può soltanto tendere una mano. Dipende poi da Qualcosa o da Qualcuno del Quarto livello mentale di accettarci. E per essere accettati, per trovare la mano che ci può guidare oltre le nebbie dell’individualismo e delle illusioni mentali, è soprattutto necessario saper intuire. Lo ha compreso, anche se tardi, John Ronald Reuel Tolkien, il filologo inglese morto a 81 anni nel settembre del 1973, che ha ricostruito il mondo lontano dei folletti e degli orchi, delle silfidi e dei gnomi. Nel suo libro ‘Il Signore degli Anelli’, l’indimenticabile protagonista Frodo Baggins dice: ‘Prenderò l’anello, anche se non ne conosco il modo’. L’intuizione guiderà Frodo a vincere le forze malefiche di Sauron, il Signore tenebroso di Mordor.
L’intuizione usa la fantasia, non ha legami con l’immaginazione mentale … “.
di Bernardino del Boca
tratto da “Guida Internazionale Dell’Età Dell’Acquario” – Bresci Editore 1975
Nel libro “Che cos’è L’Età Dell’Acquario” – Bresci Editore 1991 – nel Capitolo “Dizionario” viene scritto:
“ Esoterismo
È così detto, dal greco esoterikos = interiore, un orientamento spirituale riservato a poche cerchie di eletti, avente per strumento tecnico uno o più rituali d’iniziazione e per fondamenta dottrinarie assunti e linguaggi per lo più di carattere simbolico.
Si distingue dal misticismo in quanto il primo pone l’accento sulla conoscenza o gnosi, laddove il secondo s’infiamma d’una emotività che trova sorgente e foce in specifiche ed esclusive visioni.
Va d’altro canto ricordato che lo stesso esoterismo può assumere volti diversi: l’uno di carattere più religioso, il secondo maggiormente attento alle implicazioni filosofiche della dottrina, ma senza che si creino fratture o dissomiglianze all’interno della corrente. Carattere esoterico ebbero i misteri miceneo-ellenici, codificati in età classica nei misteri Eleusini, i misteri isiaci e osiridei d’origine egiziana, e la grande religione iranica del Mithraismo, disvelantesi ai propri adepti attraverso una ben congegnata scala di svariati gradi (sette, per lo più), ma riservata ai soli uomini.
A partire dal II sec. d.C., in ambienti ellenistico-romani, si sviluppò, in maniera tutt’altro che uniforme, il grande movimento esoterico della gnosi. In sintesi, si può affermare che, da un lato, vi fu una gnosi dotta, fiorita ad Alessandria d’Egitto, nonché in cenacoli siriaci e di cui i massimi rappresentanti furono Basilide, Valentino e Bardesane; dall’altro, si ebbe il proliferare di sette ‘volgari’, propense ad attribuire al processo di conoscenza delle ‘sublimi cose’ conseguenze sociali e politiche … “.
tratto da “Che cos’è L’Età Dell’Acquario” – Bresci Editore 1991 –
Nell’Encyclopedia of Religions (17 volumi) Mircea Eliade dice:
“l’esoterismo è una gnosi che offre l’illuminazione (della coscienza) come conoscenza dei legami che si crede leghino l’individuo al mondo del divino, … “.
“Per lo storico delle religioni ogni manifestazione del sacro è importante; ogni rito, ogni mito, ogni credenza, ogni figura divina riflette l’esperienza del sacro, e di conseguenza implica le nozioni di essere, di significato, di verità. ‘È difficile immaginare – facevo già notare in altra occasione – come lo spirito umano potrebbe funzionare senza la convinzione che nel mondo vi sia qualcosa di irriducibilmente reale; ed è impossibile immaginare come la coscienza potrebbe manifestarsi senza conferire un significato agli impulsi e alle esperienze dell’uomo. La coscienza di un mondo reale e dotato di significato è legata intimamente alla scoperta del sacro. Mediante l’esperienza del sacro lo spirito umano ha colto la differenza tra ciò che si rivela reale, potente, ricco e dotato di significato, e ciò che è privo di queste qualità: il flusso caotico e pericoloso delle cose, le loro apparizioni e le loro scomparse fortuite e vuote di significato’ (La Nostalgie des Origines, 1969, p.7 e ss.). il ‘sacro’ è insomma un elemento nella struttura della coscienza, e non è uno stadio nella storia della coscienza stessa. Ai livelli più arcaici di cultura vivere da essere umano è in sé e per sé un atto religioso, poiché l’alimentazione, la vita sessuale e il lavoro hanno valore sacrale. In altre parole, essere – o piuttosto divenire – un uomo significa essere ‘religioso’ (ibidem p. 9). “.
(Storia delle credenze e delle idee religiose – Vol. I – Sansoni 1999 – p. 7)
Mircea Eliade
Mike Plato, nella sua rubrica “Il Vigilante”, nel mensile “Fenix” – n°. 39 Gennaio 2012 – nell’ultima parte (di otto) di un interessantissimo excursus sull’esoterismo dice:
“ Sigillerei il lungo excursus sull’esoterismo, trattando il tema critico dell’evidente incapacità quasi universale di approcciare l’esoterismo – l’andare dentro le cose e i fenomeni, intuire le analogie dentro-fuori e micro-macro – e l’ancor più evidente rifiuto dell’esoterismo da parte dell’umanità quasi per intero. Dico questo perché coloro che hanno la vocazione a cercare i piccoli e grandi misteri dell’esistenza (mondo noumenico) sono una proporzione infima rispetto al totale delle anime che vagano su questa sfera terracquea, tutti dediti alla sopravvivenza, all’accumulazione o alla riproduzione, quindi vocati al mondo fenomenico … “.
Mike Plato
Perché, quindi, l’Esoterismo è da sempre una Via intrapresa da pochi e vissuta realmente da pochissimi?
“ Noi siamo prigionieri della nostra mente. Capire ciò è il primo passo sul cammino della libertà “.
Ram Dass