Perché l’uomo non è consapevole dell’unità essenziale e materiale dell’essere umano?
L’uomo è confinato nello stadio inferiore differenziato di mondi mentali che lo illudono. La sua coscienza è ottenebrata e quindi incapace di avere la visione dell’Unità: non riuscendo a scorgere alle diverse parti dell’Intero (l’UNO) come ad una sola Unità non può concepire realmente, nel proprio cuore, il senso della Fratellanza Universale.
È auspicabile che ogni uomo arrivi a comprendere di appartenere alla medesima origine spirituale e dunque fisica (sui piani logico, filosofico, metafisico, scientifico): tutti gli uomini possiedono, perché vi appartengono, una stessa e unica essenza increata, eterna ed infinita. In mancanza di tale “sentire” questi non può sperimentare l’Unità della Vita. La sua mente è confusa: confonde gli effetti con le cause e abbraccia le apparenze invece della Realtà. Vive con la convinzione di essere “parte” separata da tutte le altre “parti” e dall’Intero (l’UNO, il Tutto) e si muove afflitto costantemente da un senso di incompletezza che lo snatura fino ad esercitare, nei confronti delle altre “parti”, astute strategie di dominio per il libero sfogo di interessi egoistici (subordina e sottomette le necessità del prossimo ai propri desideri) ampliando, ovunque, ignoranza e paura. L’uomo è prigioniero della materializzazione della propria coscienza. Risvegliare quel “sentire” nel quale tutte le molteplici “parti” si scoprono un Tutto unico indiviso, fa scaturire quel prezioso sentimento che chiamiamo “Fratellanza”: è uno stato dell’essere che si percepisce con la divina potenza interiore, la quale spontaneamente ci fa riconoscere, tutte le altre “parti”, quali fratelli.
Ma nella spiritualità, più che in ogni altro ambito della ricerca umana, si rischia di imbattersi in illusioni pericolose. Il mondo della spiritualità è il più minacciato dagli agenti del Lato Oscuro.
Il “ricercatore della verità”, ai suoi primi passi, viene stordito dalle molteplici offerte variopinte che lo invitano a “salvarsi”, spesso soggiogandolo.
Molti sono i ricercatori che si imbattono in “iniziatori” che troppo facilmente aprono la porta dell’iniziazione: fatto che dovrebbe insospettire (ma invece gratifica l’ego del neofita scelto). Senza comprendere molto, perché sotto incantesimo, si avviano in senso contrario rispetto alla vera iniziazione. Questi ingenui creduloni vengono avviati verso un processo che dà loro l’illusione di essere parte attiva di un processo iniziatico, perché incontrano simboli, formule, tecniche gratificanti e allettanti promesse. Viene instillata loro, in modo astuto, la negazione dell’Unità Suprema, rafforzando in loro una irriducibile dualità, nefasta per un autentico risveglio iniziatico.
L’Unità Suprema è al di là di tutte le opposizioni, la sola visione che un candidato all’iniziazione dovrebbe perseguire.
La Verità Metafisica è sempre lontana dai luoghi dove si spacciano pretese iniziazioni, le quali bendano anziché svelare i Misteri sacri.
Quella cui ci stiamo riferendo è l’”Opera di Contro-iniziazione” che non è una delle tante invenzioni umane.
La “Contro-iniziazione” è un’opera di spiritualità al “rovescio”. È una degenerazione che prende vita da una volontà che, procedendo dalla “Fonte Unica” (alla quale si ricollega ogni iniziazione), manifesta nel mondo un elemento oscuro “non-umano”: l’azione dell’”Errore” primordiale. Questa Contro-iniziazione è l’iniziazione deviata e snaturata che allontana invece di avvicinare ogni essere dalla Fonte Unica, dall’Unità Suprema, dall’UNO senza secondo.
La rivolta (atto di ribellione) delle origini (origini soprattutto in senso metafisico) contro l’UNO (l’Autorità legittima) ha causato l’Errore, un’alterazione profonda che è sfociata in un processo “inverso”.
L’Errore fu la causa della perdita di contatto diretto con la “Fonte”, il quale determinò l’impossibilità di attingere in maniera spontanea e naturale, agli stati sovra-umani.
Gli “Esseri Luminosi delle Origini”, ciascuno dotato del “potere del verbo creatore” e del libero arbitrio secondo il volere dell’Autorità legittima, di fronte alla ribellione e quindi all’Errore fecero la loro “scelta”.
Nacquero il senso della separazione e della differenza che si espanderono mediante coloro che abbracciarono la rivolta (il consenso all’Errore), i quali materializzarono il “senso del sé separato”: separazione da tutti gli altri esseri non-ribelli e quindi dal Tutto-UNO (Dio).
Le proiezioni dell’Errore hanno assunto forma e dimensione senza luce vera.
Necessita, dopo tanta caduta (scissura), un processo di risveglio, che innalzi, elevi, edifichi fino al vertice di un’iniziazione autentica, lontana dai “rovesciamenti”, lontana dai poteri inversi, che ridia luce allo stato originario.
L’”Essere Luminoso delle Origini” grazie al “potere del verbo creatore” ricevuto, era in grado di “creare” dal nulla, a immagine e somiglianza del “Padre-Creatore” (Dio).
La prima manifestazione del “potere del verbo creatore” fu quella della creazione della luce dal nulla:
“Dio disse: ‘Sia la Luce!’. E la Luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre …”.
Genesi 1, 3-4
L’uomo decaduto ha smarrito quel “potere” manifestando soltanto limitate invenzioni umane imperfette, frutto di un pensare errato.
L’uomo può risvegliare quel “potere” delle origini (quale naturale espressione della propria natura divina) risvegliandosi spiritualmente e ponendo l’attenzione sul reale valore che questo risveglio può avere sulla consapevolezza e sulla coscienza, aprire le porte nuovamente alla sua libertà interiore, quel libero arbitrio (non libertinaggio) snaturatosi con la “caduta”.
La Contro-iniziazione non può condurre l’essere oltre lo stato umano, né è sua vera intenzione tentare di farlo. Essa illude l’incantato (il ricercatore incappatovi) nel processo dell’ordine inferiore facendoglielo credere un ordine superiore. L’incantato della Contro-iniziazione si preclude il possibile legame con il “Centro” (il “Centro Spirituale Supremo”) perché senza l’”influenza spirituale” necessaria non si può parlare di iniziazione possibile.
Le iniziazioni effettuate dalla Contro-iniziazione, praticate da un’influenza d’ordine inferiore (cioè “psichica” e non “spirituale”) sono del tutto inefficaci. Quando nel candidato “incantato” c’è del buon potenziale gli viene risvegliata una certa componente psichica che lo trasforma in uno “spigolatore” della magia (inferiore) o della stregoneria. Al contrario, coloro in cui manca una qualsivoglia capacità anche solo potenziale, restano inconsapevoli devoti dell’ignoranza al servizio inconscio del Lato Oscuro.
L’iniziazione della Contro-iniziazione assume un carattere “oscuro” (diabolico, satanico, luciferino) perché mancante dell’elemento trascendente che può assumere il controllo.
In molti cadono vittime dell’inganno esercitato dalla perfetta imitazione dell’influenza spirituale le cui manifestazioni esteriori soddisfano, senza discernimento e discriminazione, gli ego dei candidati.
Sull’autentico percorso iniziatico non si dovrebbe mai dare troppa importanza ai fenomeni che potrebbero manifestarsi lungo l’esperienza dei lavori dell’iniziando: si ribadisce continuamente come fenomeni in sé stessi identici possano differire riguardo alle loro profonde cause; un fenomeno, per quanto spettacolare possa rivelarsi, non è detto provenga dalla pura spiritualità.
Il percorso iniziatico autentico (risveglio, informazione, formazione e realizzazione) consta di due grandi stadi del lungo processo chiamato “Misteri spirituali” (la qual “Conoscenza” è ottenibile solo tramite l’iniziazione):
1 “piccoli misteri”;
2 “Grandi Misteri”.
La Contro-iniziazione può esercitare la sua opposizione solo nei confronti dei “piccoli misteri”: le sue imitazioni, i suoi inganni, le sue trappole, le sue illusioni possono trovare campi fertili di possibilità solo in tale ambito.
La Contro-iniziazione non ha alcuna possibilità di esercitare opposizione nei confronti dei “Grandi Misteri”: è l’opposizione che non può esistere nel dominio dei “Grandi Misteri”, ambito degli stati sovra-umani.
Nel percorso iniziatico autentico i “piccoli misteri” preparano l’accesso ai “Grandi Misteri”.
Lungo le molteplici vie della “cerca” sono molte le varietà di forme che riveste la Contro-iniziazione per la “pesca” dei molti ingenui itineranti: suo scopo è frenare, se non arrestare, la corrente ascendente esoterico-spirituale del risveglio delle anime, con una spietata opposizione che favorisca, sempre di più, il sovvertimento mondiale.
Far progredire la semina per il male cosmico è fra i principali scopi della Contro-iniziazione e, per questo, favorire il costituirsi di “centri” (non “spirituali” ma “psichici”) ricollegabili ad organizzazioni appartenenti alla Loggia Nera (la Contro-iniziazione). Questi “centri” assumono l’apparenza esteriore di autentici centri spirituali.
Sullo scenario umano si trovano molti centri ed organizzazioni, antiche e moderne, molto lontane dalla vera azione diretta di un principio d’ordine superiore.
Nelle fila dei catturati dalla Contro-iniziazione si evidenziano fortemente “confusione” e “incoerenza” che verranno condotte in ogni luogo di loro frequentazione. Essi saranno emissari inconsci di quel potere, e opereranno per la lotta contro i veri centri spirituali.
La lotta, che si svolge esclusivamente contro il dominio dei “piccoli misteri”, può esistere solo grazie alla presenza dei livelli di coscienza in cui l’uomo si è confinato.
Un innalzamento dal livello di coscienza (focalizzato sul “senso del sé separato” che significa divisione, differenza, opposizione, contrapposizione) che alimenta tale lotta, bandirebbe questo corridoio del male.
I Signori della Contro-iniziazione sono evoluti, molto potenti ma non tanto da conoscere la vera natura del “Centro Spirituale Supremo” (“inaccessibile alla violenza”) che è la vera fonte e principio d’ogni iniziazione.
Esiste, quindi, un mondo di associazioni che sotto pretese iniziatiche si fregiano di titoli e di elevate appartenenze ma si tratta di pura vanità, tutta a vantaggio della Contro-iniziazione.
Si accorga, il sincero ricercatore (mòndo da velleità egoiche), della differenza esistente fra la verità intatta (pura, incontaminata) e la verità apparente (che pare ma non è), ovvero fra l’iniziazione reale e le sue innumerevoli possibili contraffazioni.