L’Esoterismo non è solo un modo di “pensare”, di “vedere”, di “sentire” ma è, soprattutto, molto più di quanto esprimibile.
Esso risiede in quella sorta di spazio ideale dove la “Sfera dell’Alto” e la “Sfera del Basso” si intersecano. In questo spazio ideale non è dato a tutti esperire quanto possibile e non perché vietato per un qualche motivo ma per l’incapacità dei molti a poterlo “percepire”, “intuire” e a volere accedervi.
Esiste una molteplicità di “luoghi della Coscienza” e naturalmente di corpi corrispondenti a cui l’esoterismo prepara.
L’esoterismo è, nei piani alti del suo edificio, Pura Conoscenza Luminosa codificata dalla Luce in forma di Immutabile Dottrina Segreta. Vi si accede da “risvegliati” e la si incarna da “iniziati”.
L’esoterismo nei piani inferiori del suo edificio è conoscenza da diffondere per adattamento alle logiche delle “ere” (i cicli cosmici, che inevitabilmente comportano delle limitazioni e delle restrizioni sulle possibilità individuali): compito degli iniziati predisporre linguaggi, simboli e immagini (antiche e moderne) e correnti di pensiero che possano ispirare i più a desiderare una via di autoconsapevolezza.
L’uomo, per poter percepire coscientemente un qualunque flusso di “energia” (sakti), deve aver avuto l’avvio sul processo di risveglio.
Un principio di “risveglio” è garanzia di esclusione di qualsiasi suggestione o effetto placebo.
Un “risvegliato”, probando “iniziato”, è in grado di riconoscere, al momento, un cambiamento di stato energetico: di “sentire” la direzionalità di un flusso energetico; da dove viene e donde va.
Per un iniziando stare sotto influenza spirituale (l’influsso non-umano mediante le energie – le Fiamme auriche – di un Maestro) è una grande benedizione.
L’uomo iniziando già “sente” nettamente ogni infusione e trasmissione di una qualsivoglia corrente energetica e a maggior ragione della Sakti Divina: viene reso più cosciente e più libero, più potenziato, spiritualmente più innalzato.
Un “risvegliato” più che con il Corpo Fisico lavora con il Corpo Sottile (Lingasarira).
Un autentico “risvegliato” non dovrà perseguire qualificazioni perché già le ha in ragione del suo stato di risveglio. Suo compito è togliere e non accumulare scorie che ricoprono i talenti. Un “risvegliato” non può giungere all’iniziazione senza animare le qualificazioni che rivelano il “signum” che gli è proprio. Le qualificazioni dipendono dalla struttura intima di un essere.
L’iniziando deve sviluppare ciò che già possiede: il suo progredire è in funzione di ciò che egli già è.
L’iniziando non può essere tale se non si pone nel “centro del Cuore” perché l’Atman, fuori del tempo-spazio-causa è lì. L’iniziando deve vivere con una presa di coscienza e di visione costanti e “sentire” di aver preso possesso di quel “centro” tanto da illuminare anche tutti gli altri centri (Cakra) scorrendovi in piena coscienza fino ad innalzarsi alla “Fonte” e ridiscendere nel “centro del Cuore” (pura pratica esoterica).
È, infatti, nel “centro del Cuore” che si forma l’autentico esoterico: partendo da una profonda motivazione interiore per la “ricerca della verità”.
Un individuo, infatti, quando toccato dal fuoco dello spirito, al momento giusto della propria maturazione karmica, viene spinto a cercare le ragioni di quanto egli sente “muoversi” dentro di sé, senza riuscire a definire. Cominciando a spigolare in cerca di risposte e di strumenti si fa, senza rendersene conto, “ricercatore della verità”. Molti, oggi, si trovano in tale situazione esperienziale. In tali circostanze bene sarebbe potersi imbattere nell’illuminante letteratura esoterica, porta d’ingresso di vaste possibilità.
L’esoterismo, antica sapienza divina, non essendo una religione né una filosofia può aiutare lo stato d’animo di chi anela a sapere, a voler comprendere, a sentirsi in un vasto campo di possibilità: in una via di libertà per la liberazione del condizionato (l’anima condizionata). Tale “ricercatore della verità” potrà intravedere, in tale direzione, una vera e propria via di consapevolezza interiore capace di condurre alla dimensione meditativa, fondamentale premessa per un possibile volo iniziatico. Il sincero “ricercatore della verità” cercando l’”inspiegabile” conquista quei gradi di risveglio che lo fanno un Sadhaka praticante le cui pratiche, svolte in purezza di intenti, rallenteranno, man mano, il flusso di pensieri ostacolanti (prodotti dai klesa), fatto che avvicina all’arresto delle modificazioni della mente ed apre realmente a quello “stato d’essere” esoterico che eleva concretamente ad una nuova posizione coscienziale: quella in grado di intuire quanto viene realmente dalla “Sfera dell’Alto”.
L’esoterismo, rivolgendosi all’individuo (sia ordinario sia ricercatore), parla non solo il linguaggio della ragione ma soprattutto quello del cuore dell’essere.
La letteratura esoterica risveglia nell’individuo immensi spazi di riflessione, sentimenti profondi di fratellanza che aprono spontaneamente una grande visione non dogmatica dell’esistenza e indirizzi inusitati per conoscenze superiori.
L’esoterismo, lontano dalle fiamme di un’emotività incontrollata, prepara ai diversi volti assunti dall’ignoranza che potrebbero svelarsi. Fa conoscere quanto è complessa la via dell’autoconsapevolezza e di quanto l’essere umano, in generale, ignora di ignorare.
I primi graduali risvegli riguardano l’accorgersi di come funziona, ed ha sempre funzionato (al di là del proprio attuale risveglio), il mondo in cui sono inseriti gli esseri: una realtà profonda dove ogni cosa, microcosmica o macrocosmica, è interconnessa al tutto in ogni minimo particolare aspetto. Tutte le “cose” e tutti gli “esseri” comunicano tra loro a diversi livelli di realtà. Quando chi si risveglia crede di cominciare a comunicare in modi mai sospettati prima si è, invece, in quel momento, accorto di come le cose hanno sempre funzionato. Quelle credute, all’improvviso, facoltà nascenti o addirittura “poteri” non sono altro che lo scoprire di come funziona il PENSIERO (che è Divino): il PENSIERO è Non-Locale, è, cioè, nell’OVUNQUE. Risvegliarsi a tale livello di realtà accelera il processo intrapreso.
Tutta la Realtà, nella “Sfera dell’Alto” e nella Sfera del Basso”, è intessuta di PENSIERO dai più segreti Misteri, pronti ad essere offerti ai “pronti”.
La maggior parte degli esseri non è consapevole di quanto riguarda l’impulso originario a livello cosmico: solo il superamento dell’ordinario livello di consapevolezza lo permette.
Innumerevoli sono le vie comunicazionali nella Realtà-PENSIERO.
Senza troppo sforzo, i discepoli dei nuovi tempi, hanno a disposizione, per la comprensione di certe realtà in forma simbolica, linguaggi e strumenti del moderno mondo tecnologico quali la digitalizzazione, il cyberspazio, la rete (creazione di mondi iconici, interattività, ipertestualità, cybergeographi, ecc.). Strumenti interessanti ma che rischiano di assumere ruoli e proporzioni inusitate se non utilizzate con discernimento. Rischiano di condurre verso errate convinzioni sui mondi reali del regno spirituale.
Nell’antichità, l’esoterismo, formulava quanto era da “trasmettere” in un sistema basato su due fasi del processo di risveglio, organizzate in quelli che tradizionalmente, nell’antica Grecia, vengono chiamati:
1 Piccoli misteri (corrispondenti nella loro realizzazione allo “stato primordiale” o “stato edenico”)
2 Grandi Misteri (corrispondenti agli “stati superiori dell’essere” che fanno ottenere la “Liberazione”).
I Mystes apprendevano i “misteri minori” per poi poter accedere, quali Epoptes, ai “Misteri Maggiori”.
L’esoterismo, da sempre, si serve della “parola illuminante” che “accende”, di “simboli” e di “immagini” che “risvegliano”.
Dietro il metodo esoterico c’è una profonda conoscenza dei diversi “veicoli” dell’essere e dei loro organi, sistemi e apparati. Viene grandemente utilizzato il fatto che il cervello si comporta come fosse un “grande occhio” (una propensione naturale): viene sfruttato il “senso della vista” (esterna o interna).
La Coscienza per esprimersi in questo mondo materiale ha una base organica: il sistema nervoso centrale con cento miliardi di neuroni per ogni essere umano. Questo sistema nervoso è composto di “cellule gliali” che traducono i “moti nucleari” in suoni e di “neuroni” che trasformano i suoni in luci.
La grande mole di conoscenze riguardanti la Stanza dei “piccoli misteri” del Tempio Esoterico viene rilasciata attraverso l’uso cosciente della orale “parola illuminante” (la parola che “accende”, nella mente del discepolo, l’immagine o la sequenza di immagini illuminanti).
L’esoterismo si esprime:
1 in modo semplice e letterale
2 in modo simbolico e figurativo
3 in modo sacro (vedi geroglifici).
La “parola illuminante” può assumere:
1 il senso proprio della parola stessa
2 il senso figurato
3 il senso trascendentale.
L’esoterismo usa le leggi fondamentali dell’Analogia e delle Corrispondenze.
Dietro l’uso del Triplice senso dell’esoterismo c’è il cuore che prende in considerazione il semplice fatto che la “Verità” non è, e non può avere, lo stesso peso per tutte le spalle.
L’esoterico sa che la massa profana (ignorante e superstiziosa) si accontenta, perché non in grado di capire, oltre il senso materiale.
Il senso spirituale non è per le moltitudini ma per quanti hanno dischiuso certi livelli di sensibilità e si sforzano di mantenersi coerenti con quanto percepito.
Il senso esoterico propriamente detto è per un numero ristretto di individui che mantengono riservato il loro percepire.
L’esoterismo in realtà non è una raccolta di concetti organizzati e di conoscenze scritte selezionate ma è “Qualcosa” che si “Trasmette” e, per questo, è giunto fino a noi attraverso la parola “Tradizione”.
La “Luce” tenta, sin dall’antichità, con i misteri iniziatico-esoterici (“piccoli misteri” e “Grandi Misteri”), mediante i metodi di trasmissione della “parola illuminante”, dei “simboli” e delle “immagini” di “accendere”, nella mente dell’iniziando, la “Visione”, cioè la capacità di leggere la lingua dello spirito fatta di quella Luce che illumina e unifica.
Utilizzando una propensione naturale del cervello umano, il fatto che il cervello si comporta come fosse un grande occhio, con l’ausilio della consapevolezza si offre all’uomo la possibilità di “vedere di nuovo” e riprendere il contatto con il Regno Spirituale (“vedere” mediante l’interno illuminato – la vista interiore – ).
L’uomo può riprendere, cercando con la visione interiore, l’”Immagine” e la “Somiglianza” divina primordiale.
Nella trasmissione la “parola illuminante” segue ritmi precisi a seconda delle risposte sensibili dell’iniziando. Sapientemente pronunciata “accende” simboli e immagini (o sequenze di immagini).
In primis emerge il senso della vista ma tutti gli altri sensi lo seguono aggiungendo la propria presenza nell’esperienza.
Lo scopo è preparare, prima, e accendere, poi, il senso della visione nella mente dell’iniziando per riprendere quel contatto primordiale perduto della Divina Presenza.
La “trasmissione” assume la consistenza di una “forza” che, contenendo dei codici, viene trasmessa accendendo, nella mente dell’iniziando, una “immagine” o una “sequenza di immagini”: praticamente
una “Visione”. Viene a manifestarsi un vero “processo informativo” basato sulla trasmissione di parole-forme-simboli = Visione già dentro l’iniziando.
Molte delle figure geometriche piene di simmetria utilizzate riflettono l’ordine interno dell’iniziando, in connessione perfetta con l’invisibile ordine universale.
Solo un ente autorevole (un membro della gerarchia iniziatica, Maestro o Scuola) può condurre un candidato “pronto” verso quei passi risolutivi atti a sperimentare, sia uno stato psichico sia uno stato spirituale, al di sopra di quella che può chiamarsi condizione normale: è l’introduzione in un “mondo superiore” (la “Sfera dell’Alto”).
I Misteri esoterici realizzano, se vissuti correttamente, il passaggio dell’individuo dallo stato inferiore (di essere umano) allo stato superiore (di essere spirituale).
Tale esperienza dischiude una indicibile “potenzialità” illuminante.
In taluni ambiti esoterici viene presentato un percorso di superamento di “prove” in cui è prevista una “pre-iniziazione” (o iniziazione virtuale, non effettiva) quale trasmissione di un “seme” (un codice di luce – un programma di germinazione per terzi – ), che non costituisce di per se “trasmissione di conoscenza” ma una “trasmissione di possibilità” dove dipenderà dal successivo lavoro interiore dell’iniziando farne una iniziazione effettiva.
Un individuo che riceve il “seme” diventa portatore delle possibilità in esso contenute con la qualificazione di poterle trasmettere anche nel caso che la propria iniziazione virtuale non fosse diventata effettiva.
La “trasmissione” dell’influenza spirituale della “Sfera dell’Alto” è un atto Non-umano reso possibile dal circuito rituale che funge da ricettacolo.
La veridicità di un ente iniziatico non si vede da quante cose impeccabili dice e da quali pratiche più o meno valide suggerisce ma da ciò che “È” realmente: un faro di luce collegato alla “Sorgente”, una pantomima d’invenzione umana o l’oscura mano della Contro-iniziazione?
Il mondo e la sua umanità hanno conosciuto la “Presenza” e l’intervento delle “Strade Alte” della Vita non solo nei momenti critici della storia ma nella discrezione di ogni loro giorno. Esse si manifestano attraverso quegli esseri chiamati “Maestri” (la Gerarchia delle “Fiamme della Salvezza”) che portano l’equilibrio e stimolano le vicende umane perché favoriscano la Grande Opera di Risveglio delle Coscienze.
Si muovono nel Non-Forma mediante la modulazione dei codici universali della Luce o incarnandosi normalmente nel mistero di un corpo di carne e sangue, nel materiale regno umano.
La Realtà Universale si manifesta attraverso molte dimore ma Tutto resta sempre UNO.
La “Parte” e il “Tutto” hanno la stessa importanza perché nella “Parte” è contenuto anche il “Tutto”. Tutte le “Parti” che costituiscono il “Tutto” sono sempre “UNO”.
Ai primordi ogni “Parte” era non solo consapevole di sé stessa ma, contemporaneamente, consapevole di tutte le altri “Parti” e del “Tutto-Uno”: coscienti dell’UNO senza secondo.
Nello stato primordiale tutti gli “Esseri Luminosi delle Origini” erano pienamente coscienti dell’Uno-Tutto e il loro vivere entro le varie “Parti” del Tutto non era pregiudicato ancora dal “senso del sé separato”, della separazione dal Tutto-Uno (Dio).
Dopo l’avvenuto “Errore” e la devozione all’Errore da parte di un gran numero di “Esseri Luminosi delle Origini”, il senso di separazione dalla Fonte li obbligò ad una fatale scelta.
L’Errore divenne Tenebra e la “Luce” si separò dall’”Oscurità”.
I devoti all’Errore divennero “Esseri dalla Luce Imperfetta” votati al caos, alla ribellione, al sovvertimento: dei contro-Dio.
Il mondo in cui vive l’uomo terrestre è solo una delle tante “Parti” che costituiscono il “Tutto”.
In ogni “Parte” del “Tutto-Uno” possiamo osservare la combinazione, l’aggregazione di Energia, Materia e Coscienza che funzionano in un insieme perfetto. Questa è la combinazione che ha dato origine al mondo che ciascun essere umano può sperimentare al proprio livello di coscienza.
L’esoterismo illumina su tutti gli aspetti della Realtà della “Sfera dell’Alto” e della “Sfera del Basso”.
Guardare all’UNO come diviso in “DUE” e dare adito e credito alla “Dualità”, solo perché le “forze” che si muovono e si manifestano nella Sua Unità Costitutiva alcune “attraggono” e altre “repulsano”, significa veramente prestarsi all’Errore.
Non si può dare un significato e un valore morale ad una forza che “attrae” e ad una forza che “repulsa” e dare, a ciascuna di loro, un’importanza autonoma, visto che sono le costituenti dell’UNO.