gototopgototop
Registrazione

Centro Paradesha

SEI QUI: Home / Articoli / 258. Il Male di Paolo M. Virio
A+ R A-

258. Il Male di Paolo M. Virio

E-mail Stampa PDF

Non si può analizzare in una formula l’esistenza del male ma bisogna approfondire il suo abisso e la origine della natura del male.

È necessario unificare il problema del male metafisico e il problema della imperfezione di ogni essere, quello della natura del dolore nel mondo, e quello del male morale nelle azioni dell’uomo: l’uno è causa, l’altro è conseguenza.

Il male si presenta come un reale mondo dell’oscurità, libero, esistente in , che indipendentemente, cioè a prescindere dalle azioni delle creature, l’uomo come essere finito lo subisce nella sua parte inferiore ed imperfetta, fino a tanto che non riconsegne la sua unione con l’infinito.

Quando l’uomo con il peccato ha infranto la sua unione col mondo divino, ha reso libero ed isolato il male.
Perché ciò che viene separato violentemente da una unione, costituisce un male morale. Il peccato separa ciò ch’è unito.
Quando l’uomo opera il male, gl’influssi dei mondi superiori si ritraggono verso Dio e si separano dall’uomo e dal mondo.

La separazione è la base della colpa di Adamo: in quanto il frutto fu separato dall’Albero; o l’Albero della Vita fu separato da quello della Conoscenza, fusi e uniti da una unica Radice.

I Kabbalistici definiscono il male: come un falso legame, o come una mescolanza di semi di diverse specie, semi che dovevano e debbono stare separati.

La causa profonda del Male va però ricercata nello stesso fondamentale Mondo divino: processo teosofico, in quanto non tanto l’azione di Adamo è causa prima del male, ma la causa va ricercata nel processo stesso della Vita nascosta; il male esiste come residuo del Mondo originario (cioè mondi precedenti alla creazione del mondo attuale) che fu da Dio distrutto nell’atto stesso della creazione.

Anche la dottrina gnostica ricerca la causa del male nella struttura del mondo; e nella separazione di Sophia che con lo scindersi dalla unione della Luce positiva è causa del sorgere del male.

Lo Zohar ritiene che il male sia un residuo o un detrito del processo organico della vita nascosta di Dio.

Residuo, chiamato corteccia dell’Albero cosmico; guscio della noce; lato sinistro; ma il residuo è più propriamente considerato come la irruzione nel Mondo della Luce divina di qualcosa di illegittimo.

Le forze amorfe del male e le loro personificazioni, i demoni, sono chiamate Keliphoth, cioè le coperture, gli invogli, gli aspetti esterni grossolani, inferiori ed imperfetti di tutte le cose esistenti.

Questi gusci del male, forze amorfe, coperture, invogli, chiamati Keliphoth esistevano già prima della rottura dei vasi, le sue profonde radici iniziarono dalle scorie dei Re primordiali, erano mescolate con le Luci delle Sephiroth (la mescolanza).

Quindi il sorgere delle Keliphoth ebbe origine ancor prima della rottura dei vasi: la primitiva sua origine deriva dalle scorie che i Re primordiali lasciarono nella loro caduta.

Il Reshimu è il residuo dell’En Soph nello spazio primordiale, dopo la Scaturigine di Sé, un residuo rimase, come scarto del processo stesso di emanazione: quindi lo scarto è un rifiuto esistente nel processo vitale della emanazione delle Sephiroth; quella che è intesa come l’illegittima tenebra nel mondo della Luce.

La necessità di purificare la Luce, cioè di separare la Luce delle Sephiroth, dalle Keliphoth, causò la frattura.

Dal processo di selezione delle scorie dei Re primordiali mescolate in origine agli elementi delle Sephiroth, avvenne la rottura dei vasi.

Nella separazione sorse l’identità e la forza del Male: l’Infinito assume attributi di finito!
Il finito, cioè sorse la Tenebra del Chaos primitivo, il Male: perché il finito sta all’ultima estremità della emanazione divina.

Lo Zohar ritiene che il Male possieda una sua entità e risieda in un luogo prestabilito; come Entità Male e detrito del processo vitale, sia inattivo, ha vita opposta a Dio soltanto dal peccato dell’uomo.

Nel pensiero di molte scuole Kabbalistiche si considera che l’origine del male, Keliphoth, abbia le sue radici nel Mondo dei Punti.
Le Luci puntiformi non raccolte nei vasi ma disperse, crearono il mondo della confusione e del disordine; nel riattivarsi e riformarsi nella Luce delle Sephiroth, molte son cadute nelle parti più basse dello Spazio primordiale, costituendo la profondità del grande Abisso.

Avviene quindi la caduta delle scintille di Luce, dal Regno divino, alla profondità dell’Abisso (le scintille di Luce da redimere, processo di restituzione, per mezzo del Tiqqhun).
Idea analoga al frammentarsi dell’Anima Universale, i cui frammenti alcuni si incorporarono, altri caddero nell’Abisso inferiore.

Ma anche dai residui dei vasi rotti, nei quali ancora permaneva qualcosa delle scintille di Luce, derivò il mondo del male, come residui annidati.

Il male, corrispondente alle scorie o scorze, ricettacoli vuoti, e collocati all’ultimo grado di esteriorità e inferiorità, chiamato anche astralità demoniaca, raffigurata dal grande drago, si suddivide in quattro scorze o sfere demoniache.

La prima scorza simbolizza il vuoto e viene espressa dal Tohu; la seconda scorza viene figurata ed espressa dal Bohu della Genesi, entrambe Tohu e Bohu formano il Chaos, l’inanis et vacua; la terza scorza viene figurata dalle Tenebre e dal Fuoco, l’Abisso, l’Araboth; la quarta scorza viene figurata dalle Acque del Serpente.

Ma, si suppone che esistano negli inferi del male sette Inversioni Tenebrose.

tratto da “Lo splendore della Kabbalah” di Paolo M. Virio – Edizioni Amenothes –

 

testi di Paolo M. Virio (Paolo Marchetti 1910-1969) Consigliati:
Lessico esoterico comparativo – Ed. Amenothes
Insegnamenti e dottrina – Ed. Amenothes
Cosmo. Prospettive esoteriche – Ed. Amenothes
La sapienza arcana.. tempio nascosto – Ed. Amenothes 1982
La tradizione esoterica Giudaico-cristiana – Ed. Bastogi 1993
Esoterismo cristiano e amore – Ed. Simmetria 1997
La Gnosi – Ed. Simmetria 1998
Orientamenti iniziatici – Ed. Simmetria 1999
Il Vangelo esoterico di Marco – Ed. Simmetria 2011
Corrispondenza iniziatica. Le lettere e la vita di Paolo Virio e Luciana Virio – Ed. Simmetria 2000

 

Centri Consigliati

centri consigliati

Libri consigliati

Libri consigliati

Riviste consigliate

Riviste consigliate

Link consigliati

Link consigliati