È indiscutibile il fatto che la vita dell’uomo è governata dai simboli.
I simboli cosiddetti profani collegano l’uomo all’oggettività delle cose mentre i simboli cosiddetti esoterici-spirituali-religiosi collegano alla parte soggettiva, più profonda dell’essere.
Comprendere il linguaggio dei simboli significa, per l’uomo, comprendere meglio sé stesso e gli altri.
I simboli, di qualunque natura, raffinano i livelli comunicazionali, sia nel bene sia nel male.
Nel bene, i simboli hanno la funzione di elevare, illuminare, liberare.
Nel male, i simboli hanno la funzione di abbassare, oscurare, legare e manipolare la coscienza, sia di superficie sia di profondità.
Il concetto esoterico del simbolo è la riunificazione di due elementi fondamentali nella manifestazione binaria della natura. Un simbolo, infatti, contiene spesso due significati diversi, addirittura opposti.
L’uomo moderno è totalmente immerso in un oceano di simboli dettati da una necessaria convenzione: simboli matematici, geometrici, tecnico-scientifici, segnaletici, compresi gli oscuri simboli subliminali della manipolazione occulta esercitata sull’umanità ignara.
Un simbolo luminoso può aiutare a rendere visibili i legami e le corrispondenze tra ogni cosa e gli esseri dell’universo, rivelare la profonda unità di tutte le “parti” del Tutto e far comprendere la legge di armonia che opera dietro ogni cosa.
Un simbolo oscuro può essere la chiave di condizionamento per suscitare negative risposte comportamentali e comunicazionali, per ostacolare il risveglio spirituale delle coscienze.
I simboli, correttamente utilizzati, possono “trasmettere” quanto non possono fare mille parole ben scelte: far ripercorrere i gradi di involuzione dallo spirito all’Anima fino alla Materia e il ritorno dell’inferiore al Superiore. Si tratta della “caduta” dalla Luce all’ombra e l’auspicabile ritorno alla Luce.
Un simbolo solo se vissuto nella pienezza del suo significato può attivare il centro psichico dell’uomo per farlo ricongiungere a quel “Tutto” dimenticato (perduto, smarrito).
