“Massoneria s. f. Associazione segreta di lontana origine anglo-germanica, caratterizzata da un proprio contenuto etico d’ispirazione illuministica (lotta all’ignoranza, liberazione da ogni pregiudizio e fanatismo religioso, aspirazione alla fratellanza universale), e da un particolare simbolismo ispirato all’arte muraria / fig. Consorteria di persone legate da comuni interessi e protette da un geloso riserbo”.
da: “Vocabolario della Lingua Italiana” Devoto-Oli
La cultura dominante si esprime così, senza troppo far capire, con quanto sopra appena detto da uno dei vocabolari più moderni e aggiornati della lingua italiana.
“MASSONERIA-E – Una delle cose che più spesso si rimprovera alle società segrete, ed in particolare alla Massoneria, è l’obbligo che esse impongono ai loro membri di prestare un giuramento (Théos., 1921, 148). Se ci si pone dal punto di vista storico, è troppo comodo, e pure troppo semplice, parlare della Massoneria in generale come una sorta di entità indivisibile; bisogna invece sapere fare le distinzioni necessarie e dire di quale Massoneria si intende parlare, qualunque sia l’opinione che si può avere sui rapporti o l’assenza di rapporti tra le diverse Massonerie tra di loro (id., 244). Nella Massoneria il legame originario con il mestiere si è sempre mantenuto (Cons., 1946, 140). – Massoneria irregolare – La Massoneria irregolare, molto poco conosciuta dal gran pubblico, comprende delle organizzazioni della natura più varia, di cui parecchie legate strettamente all’occultismo (Théos., 244). Una delle figure più curiose della Massoneria irregolare fu l’inglese John Yarker, il quale professava delle idee tutte sue particolari e sosteneva, tra le altre opinioni bizzarre, che il Massone iniziato è ‘prete di tutte le religioni’. Creatore o rinnovatore di molti riti, egli era in pari tempo ricollegato ad una molteplicità di associazioni occulte, a pretese iniziatiche più o meno giustificate (id., 245). – Massoneria mista – Una Massoneria che accoglie le donne al medesimo titolo degli uomini e su di un piede di completa eguaglianza è un qualcosa di contrario ai princìpi massonici generalmente riconosciuti: era la Massoneria mista, fondata in Francia nel 1891 e conosciuta sotto la denominazione di Diritto Umano (Théos., 1921, 247). Indipendentemente da ogni intervento teosofi stico, la Massoneria mista è stata a poco a poco condotta, dalla forza delle cose, ad intrattenere rapporti con la maggior parte delle organizzazioni massoniche ‘irregolari’ pure con quelle che avevano più pronunciato il carattere occultista (id., 251)”.
“MASSONICO – Iniziazione massonica – l’iniziazione massonica, riferendosi essenzialmente ai Piccoli Misteri, al pari di tutte le iniziazioni di mestiere, conduce al grado di Maestro, la cui completa realizzazione implica la restaurazione dello Stato Primordiale (Mac., 1964, II, 39)”.
da “Pensieri sull’Esoterismo” di René Guénon
La Massoneria rappresenta in pieno quanto esotericamente si intende con il termine “Mescolanza”: l’unione di cose che dovrebbero essere separate, la Luce separata dalle Tenebre.
L’iniziato dovrebbe essere colui che ha separato, in sé stesso, la Luce dalle Tenebre ed opera perché, quanto in lui è stato possibile trasformare, lo si possa ugualmente realizzare nei fratelli umani.
La Massoneria ha, alle sue spalle, tracce di odio, di persecuzione, di timori, di vere e proprie paure, sentimenti di orgoglio, accuse di infamia, sete di potere, complotti, manipolazioni, eccetera.
Il Settecento è ricco di accuse a suo carico riguardo l’abuso del potere politico ed economico per complotti di varia natura ma anche nella sua storia recente (del prima e del dopo le due guerre mondiali fino ad oggi) è ricca di zone oscure che sarebbe stato il caso di illuminare.
La Massoneria, purtroppo, come ogni profana organizzazione umana ha offerto, ed ancora offre, il triste spettacolo di sementi pure e sementi torbide “mescolate”. Buon motivo per non potersi permettere di essere guida, un faro nella notte del male in cui è caduta l’umanità.
La Massoneria dovrebbe essere un “ordine iniziatico” ma è divenuta solo un ordine che ha disatteso un sacrosanto e preciso scopo: prendersi cura del “perfezionamento dell’umanità” alla luce dell’autentica Saggezza. Non è più così in luce quell’aspirazione “educatrice” nei confronti di tutti i popoli e nazioni.
L’opinione pubblica generale ha una visione della Massoneria macchiata dalle azioni degradanti di cospiratori contro lo Stato, di uomini dei Servizi Segreti deviati e devianti, di uomini delle istituzioni corrotti, di faccendieri del malaffare, di imprenditori egoisti, di politici narcisisti, di uomini del potere finanziario arroganti, di mafiosi affiliati, di uomini che prendono decisioni governative che umiliano la dignità dei governati, di uomini che ridicolizzano la propria affiliazione.
Dov’è finita l’elevata visione massonica che tiene conto del fondamentale equilibrio da realizzare e mantenere, tra la visione umanitaria e quella individuale, ovvero tra la ricerca del perfezionamento dell’umanità e quella di una società giusta?
Un “centro di Luce” oscurato è un “centro dell’Ombra” che serve la Contro-iniziazione.
La Massoneria continuando a non illuminare (a chiarire le zone e i legami oscuri) lascia pensare, per forza di cose, di essere entrata nell’oscurità del mondo del male.
Non servono opere filantropiche interessanti, convegni ben organizzati, interviste dotte, testi storici a favore, per riprendere la originaria e luminosa posizione nell’opinione corrente, nell’immaginario collettivo perché solo una reale trasformazione all’interno, dai contorni ben definiti e illuminati alla luce del sole, con solari risposte comportamentali e comunicazionali, espresse nella concretezza dei fatti, nella società civile può fare il miracolo di una fiaccola massonica capace di condurre l’umanità, ridotta in brandelli, verso un nuovo piano di coscienza in grado di costruire una società umana più illuminata, più giusta e più felice.
Quali motivazioni si possono addurre ad una popolazione ormai vittima (di soprusi, di violazioni, di espropriazione dei propri legittimi diritti in presenza dello svolgimento dei propri doveri) di chi se ne sta in alto, protetto da ignobili e immeritati privilegi, con l’effige di fratello massone?
Siamo lontani dalle scomuniche dei papi cattolici ma molto vicini agli affari innominabili tra uomini massoni e uomini potenti della chiesa con lo Ior.
Certo c’è stato il fascismo che ha bandito la Massoneria distruggendo delle sedi ma è anche vero che in nome della Mescolanza sia gerarchi sia uomini di rilievo del regime erano massoni (vedi Achille Starace, Alberto Beneduce, ecc.).
Non è più un segreto che molti dei presidenti degli Stati Uniti d’America sono stati massoni, compreso l’attuale. Massoni sono stati, in Italia, Sindaci, Presidenti del Consiglio, Presidenti della Repubblica, Ministri, Senatori, Parlamentari, Alti Prelati, Capi dei Servizi Segreti, eccetera.
La Francia, la Germania, la Gran Bretagna e l’Olanda non sono da meno.
L’uomo della strada se lo chiede: come mai con uomini massoni (iniziati) in così tanti posti di rilievo e di potere, oltre che una evidente forte compenetrazione tra la Massoneria e le Istituzioni (economisti, finanzieri, banchieri, politici, imprenditori, dirigenti d’industria e degli apparati pubblici, commercio, professionisti, supermanager di multinazionali, giornalisti, scrittori, religiosi, scienziati, medici, ufficiali delle diverse armi, magistrati, avvocati, alti funzionari pubblici, ecc.), in tutto il mondo, l’umanità è precipitata nell’attuale disastrosa crisi mondiale (crisi economica, crisi di valori, crisi esistenziale)?
Perché così tanti massoni sono legati ad altri club potenti come il Bilderberg e la Trilateral Commission che decidono molte delle cose che riguardano il destino dei molti?
Eppure, ai nostri giorni, gran parte della Massoneria (italiana) sembra occupata dal fatto che in Italia essa compia tre secoli di esistenza nel 2017, piuttosto che preoccuparsi di un Paese vessato nei suoi peggiori giorni dell’era moderna e ai giovani italiani, cui una certa casta privilegiata, ha sottratto loro il futuro.
Si tratta probabilmente di misteri misterici che solo una certa elite può comprendere dall’alto vertiginoso dell’arcana sapienza (dei mediocri).
Essere iniziato non significa essere indifferente all’umana sofferenza e sordo al grido di bisogno dei più, guardando con sorrisi di sufficienza i giovani precari o i disoccupati sostenendo che il lavoro non è un diritto.
Essere iniziato massone, posizionato in un “posto di potere”, non può significare soltanto svolgere quella funzione richiesta, godere i privilegi di quella posizione, fare qualche favore ad un fratello e non manifestare alcuna azione concreta alla luce della coscienza massonica a beneficio del “perfezionamento dell’umanità”. Quella di un massone iniziato dovrebbe essere luce trasformata in azione concreta, quale esempio evidente per il sommo bene di tutti. L’azione di un massone dovrebbe essere motivo di ispirazione per quanti stanno cercando una via dell’”essere” per “fare”. La Massoneria dovrebbe stimolare la tolleranza, praticare la giustizia, aiutare i bisognosi, promuovere l’amore per il prossimo e cercare tutto ciò che unisce fra loro gli uomini ed i popoli per contribuire alla realizzazione della fratellanza universale. La Massoneria dovrebbe “iniziare” soltanto uomini di buoni costumi, senza distinzione di razza o di ceto sociale.
Pregevole certamente, rispetto al passato, l’iniziativa di un primo Museo pubblico massonico italiano che aprirà i suoi portali a partire dalla primavera del 2013 a Roma (in Via S. Nicolò, 3) ma non sufficiente per quell’opera di purificazione necessaria, se i misti elementi della Mescolanza perdurano. Far sapere al pubblico le controverse vicende della luce e delle tenebre nella Massoneria è lodevole e merita per questo, un sincero ringraziamento la Gran Loggia d’Italia che lo ha allestito.
La Gran Loggia d’Italia, detta Obbedienza di Piazza del Gesù (per la sua sede storica mentre la sua sede attuale è Palazzo Vitelleschi) è la maggiore organizzazione nazionale di massoni (è una Obbedienza mista perché accettano donne e uomini; 520 Logge e circa 10 mila affiliati) assieme al Grande Oriente d’Italia – G.O.I. – di Palazzo Giustiniani, Obbedienza che accetta solo uomini. Esiste anche la Gran Loggia Regolare degli Antichi, Liberi e Accettati Muratori d’Italia (G.L.R.I.): è un ordine ed una giurisdizione massonica fondata il 17 aprile 1993 a Roma da alcune Logge che seguirono l’allora Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Giuliano Di Bernardo, che, in occasione dell’inchiesta Cordova, decise di uscire dal G.O.I. La G.L.R.I. è l’unica Obbedienza massonica italiana riconosciuta dalla UGLE (Gran Loggia Unita D’Inghilterra), Gran Loggia “Madre del Mondo”, dalla quale sono gemmate (direttamente o indirettamente) tutte le Logge di tipo inglese della Massoneria mondiale.
Segue ancora la Gran Loggia Phoenix degli ALAM e la Federazone Italiana dell’Ordine Massonico Misto “Le Droit Humain” che è la costola italiana del “Droit Humain”, la più antica delle Obbedienze miste di Francia.
L’iniziativa di questo Museo è già stata presentata dal Gran Maestro Luigi Pruneti, dallo storico Aldo Alessandro Mola e dalla curatrice dell’esposizione Annalisa Santini.
Chi non ne è al corrente scoprirà i nomi di illustri personaggi che hanno lasciato le loro impronte nella Massoneria: Giuseppe Garibaldi, Giovanni Pascoli, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Salvatore Quasimodo, Giosuè Carducci, Paolo Ungari, Ettore Ferrari, Giuseppe Zanardelli (Ministro della Giustizia del Governo Francesco Crispi – massone anche lui – ), Ernesto Nathan (sindaco di Roma), Goffredo Mameli, Giuseppe Verdi, Giovanni Giolitti, Giuseppe Leti, Antonio de Curtis (in arte Totò), Gino Cervi, Paolo Stoppa, Hugo Pratt, Vittorio Valletta (direttore Fiat di Torino), Luigi Mascherpa (ammiraglio), Ugo Cavallero (il maresciallo d’Italia), Serafino Mazzolini, Edmondo Rossoni (sindacalista), Angelo Annaratone (prefetto), Curzio Malaparte (scrittore), eccetera, eccetera.
Quando i lavori di restauro e di catalogazione proseguiranno correttamente oltre gli anni Ottanta e cioè fino all’oggi, il cittadino che vorrà rendersi conto ulteriormente di alcuni pezzi di storia italiana invisibili ne seguirà i “fili” attraverso nomi e fatti divenuti simboli, nel bene come nel male, incontestabili.
“ ... Insomma, se si vuole realmente intraprendere la ‘rivivificazione’ della Massoneria non si può che cercare di restaurare ciò che essa fu un tempo in quanto Massoneria operativa; tutto il resto non sarebbe che fantasia e rischierebbe anche, alterando il suo carattere specifico, di farle perdere il valore iniziatico che essa conserva nonostante tutto”.
piccolo stralcio di una Lettera del 10 novembre 1946 di René Guénon
tratto dal N. 54-55 Rivista di Studi Tradizionali Gennaio-Dicembre 1981
www.grandeoriente.it
www.granloggia.it
www.granloggiaregolareitalia.it
www.ritoscozzese.it
www.memphismisraim.it