La Creazione ha trasmesso all’Uomo una “Visione”, che è stata chiamata “Tradizione” (Conoscenza di origine non umana), per tramandarla con uno spirito immutabile.
L’Uomo per Origine e per Natura è Spirituale.
L’Uomo Primordiale è Spirituale, sveglio e senza “sonno”.
La Creazione ha originato un Mondo Perfetto con una razza primordiale di esseri perfetti. Si trattava di una razza, che ha prodotto molti popoli, non soggetta ad alcuna natura limitante.
Quella razza ha prodotto naturalmente un “regno perfetto” basato sulla consapevolezza dell’unità di ogni essere.
Il regno era strutturato sulla consapevolezza delle diverse parti costituenti il Tutto e di come il Tutto fosse contenuto in ogni parte, e la coscienza dell’unità fungeva da motore di ogni cosa.
La struttura del regno era basata sull’idea di un “Centro” che corrispondeva a uno stato interiore, a un modo d’essere. Questo “Centro” immobile esprimeva la stabilità spirituale, al pari della nozione indù del Cakravarti (Signore Universale; Signore del Mondo) corrispondente all’idea del “volgitore della Ruota”. Questa idea è anche rappresentata con il simbolo della ruota del samsara, la corrente del divenire sul piano della necessità. L’idea è quella di un moto ordinato intorno a un motore immobile. Il “Centro” ha, infatti, una visione di tutte le cose che partecipano del divenire.
Quel regno è stato il Supremo Centro del Mondo descritto in varie forme da diverse tradizioni. Quel regno, dopo la deviazione della corrente evolutiva dell’uomo, si è ritirato per continuare a svolgere, indisturbato, la sua Suprema Funzione. Dopo il “Regno Perduto”, o dimenticato, ogni autorità si è trasformata in tirannide, sia sacerdotale che regale.
Il più alto grado del Principio di quell’antica Tradizione Primordiale ha cercato di guidare e di ispirare, lungo le varie ere, sia il singolo uomo sia l’intera umanità, con quello stato-condizione primordiale.
L’umanità si è enormemente allontanata da quel “Centro” e da quelle “Altezze” primordiali, conducendo più volte la propria storia sulle strade della dissoluzione.
Ancora una volta l’umanità si trova a un “punto di squilibrio critico”.
Non è più certa la riuscita di una salvazione basata su pensieri, parole e azioni correttive dell’ultimo momento, che non possono fermare, né arretrare, l’acqua e il fuoco della devastazione.
Noi diciamo, comunque, che la “Via” è sempre, potenzialmente, aperta.
La Forza e la Luce del “Centro” sono sempre a disposizione di ogni singolo uomo che abbia avvertito in se il richiamo dello “Stato Primordiale”. È indispensabile una “Scelta”.
La “Realtà Suprema” è l’Uno
e tutte le cose,
emanazioni dell’Uno,
devono aspirare il ritorno all’Uno.
L’Uno è la perfezione assoluta.
Allontanandosi dall’Uno
la perfezione gradualmente diminuisce,
fino a diventare altro.
L’Uno resta l’Uno
anche espandendosi all’infinito perché
non perde mai nulla di sé.
tratto da “Il Volto del Male – Mistero e Origine” di Rosario Castello (su: www.amazon.it)
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