Con il nostro lavoro tentiamo di suggerire un pensare elevato, cerchiamo di suscitare interesse verso i più ampi argomenti spirituali ma, soprattutto, di ispirare ad intraprendere un autentico “sentiero realizzativo”. Abbiamo intrapreso tale modalità (www.centroparadesha) da appena solo diciannove mesi per operare e siamo lieti dei riscontri ottenuti.
Quali sono i nostri messaggi? Sono quelli che fanno riferimento allo svelamento di verità di ordine intelligibile. Non cerchiamo di indurre verso una speculazione concettuale, né verso una acquisizione teoretica, né tantomeno verso una erudizione dottrinaria ma semplicemente ci rivolgiamo a quei cuori spirituali pronti a poter intraprendere i giusti passi verso la sfera della conoscenza realizzativa. Noi sosteniamo che la vera natura dell’uomo è divina, quindi la sua Anima è divina. Sosteniamo anche che c’è stata una “caduta” (una “scissura”) tutta da comprendere. La “Verità”, in questa realtà transitoria (piano della generazione, della frammentazione, della divisione; piano della forma-apparenza), si è capovolta: viene considerato reale ciò che appare, considerato, invece, falso ciò che realmente è. Il Brahman (Dio) è presente in ogni essere vivente. Nessuno ha bisogno, quindi, di essere salvato perché non c’è mai stata veramente una “condanna”. La vera condanna auto-inflitta è vivere nell’ignoranza (metafisica), indugiarvi e perpetuare l’allontanamento dal “Centro” (dalla propria vera natura divina senza cercare di ritornarvi). Il “Centro” non è in nessun luogo, perché non manifestato, ma il manifestato non sarebbe nulla senza di esso. Indichiamo evidenze metafisiche e iniziatiche. Il nostro dito non indica la luna lontana ma cose vicine in mezzo al quotidiano. Ci sono cose in mezzo al vivere quotidiano che non sono semplici fenomeni, non sono oggetti misurabili ma appartengono ad un ordine di realizzazione coscienziale di cui l’uomo ordinario, il profano, non riesce ad “accorgersi”. Lo scopo dell’Uomo è tornare alla sua Origine: Essa non è un luogo ma un Primordiale Stato di Coscienza. La Coscienza (Cit) non è localizzata e, quindi, non si trova in qualche luogo specifico ma semplicemente “È” … Coscienza-conoscenza; Coscienza-consapevolezza; Pura Coscienza … La PuraCoscienza è oltre tutto quello che può costituire oggetto di conoscenza. Indichiamo i veli con cui svelare la Coscienza del Sé. Nella Coscienza del Sé, trasformata in vero luogo di pellegrinaggio, tutto diventa Uno, si scopre l’Uno senza-secondo.
La Realtà trascende la portata delle parole.
Le tante “vie” non sono che vie di Coscienza che possono aiutare il ricercatore della verità a diventare Sadhaka per riuscire ad andare oltre l’individualità umana. Le diverse “vie” sono percorsi che differiscono soltanto per modalità ma poggiano su comuni fondamenti, cioè un unico filo conduttore lega i vari “rami” tradizionali.
Cerchiamo di far notare come molte espressioni della spiritualità si siano degradate e trasformate in superstizione allontanando gli individui dalle reali possibilità di risveglio. Innalziamo, per mezzo dei ritmi di alcune parole, i livelli contemplativi in cui indugiare per esperire uno stato di coscienza vibrante, anche solo per qualche istante, uno stato pioniere nell’immane foresta delle possibilità.
Sottolineiamo come il Sadhaka, dopo la “scelta” fondamentale, debba cercare di padroneggiare l’utilizzo delle proprie energie e dirigerle verso l’interno per riuscire a disidentificarsi dall’illusoria realtà transitoria e scoprirsi unito, da sempre, al divino. Nell’unione col divino si risolve il conflitto tra la materia e lo spirito, si eclissano le convinzioni e le paure. Il Sadhaka è vero che deve rifuggire dall’illusione di ciò che è mutevole ma anche dall’inganno di quanto tende a farlo resistere al cambiamento, alla trasformazione, all’evoluzione, al risveglio vero. Infatti necessita sì di movimento ma di quello della Sakti, l’energia della Coscienza. Per non resistere alla Verità sempre pronta a rivelarsi ci vuole il coraggio della verità di cui sono dotati coloro che riescono ad arrivare fino in fondo al “sentiero realizzativo”.
L’iniziazione permette alla Luce della “Sfera dell’alto” di irradiarsi in alcuni esseri perché la Tradizione (Primordiale e Universale), di era in era, continui ad essere trasmessa. L’iniziazione porta al superamento dello stato individuale umano e rende effettivo il passaggio agli stati superiori dell’essere: l’iniziato non è più un’Anima condizionata.
Seguiamo e indichiamo la Verità tradizionale che non è una questione di opinione. L’ago della bussola che indichiamo è direzionato verso il Nord, ovvero la Tradizione Primordiale. Nei nostri escursus presentiamo l’unità essenziale e fondamentale di tutte le tradizioni dal momento che la Tradizione ammette tutti gli aspetti della verità, non opponendosi a nessun adattamento legittimo. L’origine della Tradizione Primordiale è non-umana. Il “Centro” della Tradizione è il punto fisso, immobile intorno al quale ruota ogni cosa. La Contro-Tradizione non può che essere instabile, effimera ma purtroppo temibile in quanto il suo apparente trionfo si esprime, ingannando, nel regno della Spiritualità a Rovescio. Noi confidiamo, perché sappiamo, sulla “trasmissione” della Tradizione Primordiale e, in quella Contrada Suprema che la rappresenta.
Con amore cerchiamo di insistere sul fatto che non contano il nome e la forma, neanche quelle dei Maestri (perché conta soltanto quello che “trasmettono”).
Tentiamo di stimolare alla conoscenza-realizzazione del Sé non specificando, come una ricetta, una precisa Sadhana (disciplina spirituale) fatta di fasi successive e di pratiche mirate ma suggerendo di osservare le prove di evidenza, leggere gli scritti più indicati, considerare certe “grandi affermazioni” (sentenze operative che scuotono) e passare attraverso il fuoco di certe deduzioni logiche in modo che il ricercatore possa avere un riconoscimento immediato della Realtà, una presa di consapevolezza di quanto costituisce l’essenza di tutto ciò che è.
Agli amanti della Verità, che bandiscono le illusioni e gli inganni, un eterno, impersonale abbraccio, augurando loro un “Buon Lavoro”.
Dedichiamo il nostro “Lavoro” alla memoria di tutti coloro che nel corso della Storia umana ricercheranno instancabilmente la “Tradizione Primordiale” (Unica e Universale, sempre eterna ed immutabile, fuori dello spazio e del tempo), non per orgoglio intellettuale o per desiderio di esercitare potere, ma per Amore disinteressato della Verità, della Bontà e della Bellezza.
il Centro Paradesha
tratto da “Il Sentiero Realizzativo” di Rosario Castello (su: www.amazon.it)
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Yoga – Piccola guida per conoscerlo
Il Volto del Male – Mistero e Origine
Il Sole D'Oro - Una Via per Shambhala
L'invisibile identità del potere nascosto
Tradere – Per le Stanze dell’Esoterismo Volume I
Tradere – Per le Vie immateriali dell’Esistenza Volume II
Tradere – Per le immortali Vie dello Yoga Volume III
Alcuni libri consigliati:
Glossario Sanscrito
a cura del Gruppo Kevala, Edizioni Asram Vidya
Il Sentiero della Non-Dualità
Raphael, Edizioni Asram Vidya
La questione delle dottrine non scritte e l’esoterismo di Platone
Carmelo Muscato, Edizioni Asram Vidya
La Scienza dell’Amore
Raphael, Edizioni Asram Vidya
Il libro dei Simboli
Archive Research Archetypal Symbolism, Taschen Edizioni
L’Enciclopedia dei Simboli
Chevalier e Gheerbrant, Bur Edizioni
Considerazioni sulla Via Iniziatica
René Guénon, Gherardo Casini Editore
La Tradizione e le Tradizioni
René Guénon, Ed. Mediterranee
La dottrina sufica dell’Unità
Leo Shaya, Ed. Mediterranee
I Maestri di Saggezza
J.G. Bennett, Ed. Mediterranee
Gnosis (etudes et commentaries sue “La tradition ésotérique de l’Orthodoxie orientale”)
Boris Mouravieff, Prix Victor-Emile Michelet de Littèrature esoteique, 1962
Orientamenti Iniziatici
Paolo M. Virio, Ed. Sophia – Roma
La Tradizione Esoterica Giudaico-Cristiana,
Paolo M. Virio, Bastogi Editrice Italiana
Mistero e Origine del Male alla luce della Tradizione
Jean Phaure, A.L.F.
La scienza iniziatica
Al-Qaysari, Edizioni Il leone verde
La Scala di Luce
As-Sulami, Edizioni Il leone verde
Il mistero dei Custodi del mondo
Ibn’Arabi, Edizioni Il leone verde