Offriamo, di seguito, la presentazione dell’Associazione Vidya Bharata al libro di Premadharma “Satya Sai Baba e il Vedanta Advaita”.
La presentazione è stata tratta dall’interessante sito www.pitagorici.it
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“La Divinità, o meglio il Principio divino, si esprime mediante un corpo umano abbastanza perfetto. A questo livello gli individui, finalmente, vedono e toccano la Divinità. Dio cammina in mezzo agli uomini svelando un suo particolare attributo: l’Amore, la Sapienza, o la Volontà Divina. Il più delle volte, però, i fedeli e gli stessi discepoli di quella Incarnazione non s’innalzano al Principio, ma si fermano alla individualità del semplice mediatore. In tal modo nasce il culto e l’idolatria dell'individualità”.
“Il termine avatara significa discesa e figuratamente: colui che compie la discesa. Un avatara incarna un Principio più o meno perfetto, che è di ordine impersonale. Le Intelligenze superiori sono sempre a livello impersonale e aformale, anche se si esplicano nell'ambito della manifestazione. Ci sono avatara a diversi stadi e con diversi compiti che possono esprimersi non solo tramite un’incarnazione fisica, ma in svariati altri modi. La loro saggezza, tra l'altro, può dirigersi verso:
1) La stimolazione delle coscienze degli uomini per risvegliare la natura del Sé.
2) Il raddrizzamento del dharma di un popolo, di una razza …
3) L’istituzione di un particolare dharma all’avvento di un nuovo ciclo. È ovvio che in tutti questi casi, nell’ambito collettivo, lentamente o istantaneamente avviene un capovolgimento di valori e di indirizzi coscienziali. Dharma, in fondo, significa modo di essere e la particolare natura di un essere ne indica la modalità esistenziale” (Raphael, Commento alla Bhagavadgita).
Il Buddha, Lao-Tze, amano, Krishna, Shankaracarya, Gesù, Satya Sai Baba devono essere considerati degli avatara.
Premadharma presenta un cammino spirituale, che si svolge nelle prescrizioni del Vedanta, per come esposto secondo l’insegnamento di Satya Sai Baba.
Questo libro ha una triplice funzione:
1 Presentare Satya Sai Baba a chi non lo conosce, attraverso il suo insegnamento vedantico.
2 Introdurre i devoti di Satya Sai Baba al Vedanta Advaita.
3 Mostrare un possibile percorso interiore che si può sviluppa all’ombra di un riferimento spirituale.
Premadharma illustra un percorso spirituale di autoconoscenza che iniziando dalle tipiche domande su chi si sia, accompagnandosi alle parole di Satya Sai Baba, esplora le vie disponibili nel Vedanta (azione, amore e conoscenza, per arrivare alla non dualità del Vedanta Advaita. Affrontando i temi cari all’Occidente, mente e libertà, introduce il prezioso rapporto col Maestro, per quei pochi che hanno accesso a questa possibilità, spiegando la differenza fra Maestro, Avatara e Purnavatara.
L’insegnamento vedantico di Satya Sai Baba viene mostrato attraverso cinque elementi, che Egli chiama “Valori Umani”: Satya, Dharma, Prema, Shanti, Ahimsa. Per Satya Sai Baba la Verità, l’Equanimità, l’Amore, la Pace e la Non-violenza sono gli elementi attraverso cui l’uomo del terzo millennio può e deve vivere sé stesso e la società moderna per realizzare la propria natura divina. Premadharma li affronta ognuno con un capitolo, mostrandone l'applicazione secondo le proprie predisposizioni.
L’opera si conclude esaminando e spiegando concetti come Karma (legge della causalità), Siddhi (poteri occulti), Satsanga (compagnia dei saggi), Seva (servizio, volontariato), Educazione, Ritualismo, Devozione; tutti argomenti con cui ci si confronta avvicinandosi alle tradizioni indiane.
Abbiamo inserito questo libro nei testi ad indirizzo Jnana, nonostante il titolo si richiami al Vedanta Advaita, perché riteniamo che sia un libro completo, utile ad ogni ricercatore che voglia avere una visione d’assieme del Vedanta.
tratto da www.pitagorici.it