Un insegnamento iniziatico non è un insegnamento alla maniera profana, nulla ha a che fare con le modalità di ogni insegnamento profano.
Un insegnamento iniziatico di esteriore ha solo le necessarie espressioni per guidare ai mezzi di preparazione al lavoro interiore.
L’insegnamento iniziatico non è una filosofia che differisce nel metodo utilizzato. Non è neanche un differente modo di prolungare l’insegnamento profano. L’insegnamento iniziatico non sostituisce l’insegnamento profano, pur necessario. Quello usato dall’insegnamento iniziatico è un linguaggio che si differenzia moltissimo dal linguaggio ordinario perché è un linguaggio esperienziale dal valore universale e di ordine elevato.
L’insegnamento iniziatico non ha limite se non quello, da considerare, nel candidato durante la “trasmissione”: ciascun candidato ha il proprio livello e grado di coscienza e quindi il proprio livello di comprensione.
I candidati procedono da differenti punti di vista: la “visione” recepita dal loro livello di coscienza risvegliata.
Caratteristica del risveglio è la capacità di cogliere la rappresentazione sintetica della “visione” raggiunta: l’insieme delle “parti” di tutto, del Tutto.